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San Galdino a cura di Ermes Dovico

Vita e bioetica


La ventilazione "dannosa" non riguarda Charlie
COSA DICE LA SCIENZA

La ventilazione "dannosa" non riguarda Charlie

Vita e bioetica 08_07_2017

La ventilazione invasiva è dannosa quando non fa quello che dovrebbe fare, oppure quando procura un tormento maggiore del sollievo arrecato. Nel caso di Charlie non sussistono le condizioni che identificano la ventilazione come un accanimento terapeutico, altrimenti non si capirebbe questa proroga. Si vuole interrompere la ventilazione perché medici e giudici hanno concordato che la vita di Charlie non è più di beneficio a Charlie. È una vita di bassa qualità.


Pray4charlie, il mondo che prega per Charlie
L'INTERVISTA

Pray4charlie, il mondo che prega per Charlie

Conosciamo l'ideatore del sito www.pray4charlie.com che in pochi giorni è riuscito a catalizzare attorno a sè l'attenzione e le preghiere di milioni di persone nel mondo per un piccolo Charlie. Un miracolo di preghiere e fede tutto italiano.


La mobilitazione ferma l'esecuzione di Charlie
Sulla sperimentazione decideranno ancora i giudici
LA SVOLTA

La mobilitazione ferma l'esecuzione di Charlie Sulla sperimentazione decideranno ancora i giudici

La notizia tanto attesa è arrivata e adesso si aprono nuovi scenari di speranza per il piccolo Charlie Gard. Il Great Ormond Street Hospital ha chiesto una nuova udienza all’Alta Corte, “alla luce delle affermazioni di nuove evidenze correlate a una potenziale terapia”. Decisivo l’intervento del Bambin Gesù che aveva inviato al Gosh il protocollo di cura predisposto da un gruppo di medici italiani, statunitensi e spagnoli. Lo spettro del distacco della ventilazione si allontana, ma sul piccolo decideranno ancora i giudici. 

LA VENTILAZIONE "DANNOSA" NON LO RIGUARDA di Renzo Puccetti

- L'ESERCITO DI PRAY4CHARLIE PARLA ITALIANO

- THE DECEPTION OF AGGRESSIVE MEDICAL TREATMENT,
by Tommaso Scandroglio


Charlie, il tranello in cui cadono alcuni medici
E' la malattia ad accanirsi, non la respirazione
IL CASO CHARLIE

Charlie, il tranello in cui cadono alcuni medici E' la malattia ad accanirsi, non la respirazione

E’ la malattia ad accanirsi su Charlie, non la ventilazione. Cerchiamo di spiegarlo anche a quei medici cattolici che sostengono il contrario, cioè che la ventilazione sia accanimento. Nel caso di Charlie non si sta parlando di terapie, ma di ventilazione assistita, che non è finalizzata a guarire Charlie, ma a farlo respirare e vivere. Se raggiunge la sua finalità – cioè l’ossigenazione – non è accanimento terapeutico. Togliere la ventilazione credendo che sia lei la colpevole della sofferenza di Charlie, che invece dipende dalla patologia, è eutanasia. 

 

-L'ANNUNCIO DEL DISTACCO: MA LA SPERIMENTAZIONE SI PUO' FARE IN LOCO


La terapia può funzionare anche in Inghilterra
IL BRACCIO DI FERRO

La terapia può funzionare anche in Inghilterra

L'annuncio dell'associazione Mitocon: "Stanno per staccare la spina a Charlie, ma noi abbiamo pronto un procollo sanitario. Chiediamo di fermare il conto alla rovescia". Poi il presidente alla Nuova BQ conferma: "L'equipe di scienziati al lavoro ha riconsiderato alcuni dati, la terapia può funzionare su Charlie anche in Inghilterra senza bisogno di trasferimento". 


Charlie a Roma, le motivazioni legali non reggono
LA PARTITA ORA E' POLITICA

Charlie a Roma, le motivazioni legali non reggono

Mentre il Bambin Gesù annuncia di aver trovato un protocollo sperimentale su cui lavorare e del caso di Charlie si stanno occupando il premier britannico May e il ministro degli Interni Alfano, tiene banco il rifiuto del Gosh di trasferire il piccolo a Roma per "problemi legali". Ma la sentenza autorizza e non ordina il nosocomio a staccare il ventilatore. 


All'Accademia per la Vita una "esperta" pericolosa
L'INCHIESTA

All'Accademia per la Vita una "esperta" pericolosa

Vita e bioetica 05_07_2017

Nominata recentemente alla Pontificia Accademia per la Vita, la professoressa Katarina Le Blanc ha partecipato ad uno studio sulle cellule fetali. Il "materiale" è stato fornito da un'azienda a contratto con la Planned Parenthood. In un articolo scientifico di cui il nuovo membro della Pav è coautrice le prove del coinvolgimento in ricerche condannate dalla Chiesa.


Bambin Gesù in azione. Ma non si parla di terapie
L'OSPEDALE VATICANO SI FA AVANTI PER CHARLIE

Bambin Gesù in azione. Ma non si parla di terapie

Dopo le parole del Papa e di Trump il Bambin Gesù chiede al Gosh di avere in cura Charlie. E studia la fattibilità per il trasferimento. Ma nel comunicato, a parte la volontà di "difendere la vita umana", non si fa cenno ad eventuali terapie, ma soltanto ad accompagnare il bimbo allo spegnimento naturale cercando di dare una risposta al quesito sul miglior interesse per lui. 


Il Papa e l'esercito di Charlie rompono il silenzio
ULTIME ORE

Il Papa e l'esercito di Charlie rompono il silenzio

La calma dopo e prima della tempesta. E’ calato il silenzio dopo i giorni frenetici seguiti all’ultima sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani e la decisione dei medici dell’ospedale Great Ormond Street Hospital (Gosh) di rinviare l’interruzione del sostegno alla vita del piccolo Charlie Gard. A rompere il silenzio, a favore del diritto alla vita, sono il Papa, la Cei (che invita i genitori nelle strutture ospedaliere cattoliche) e la macchina della solidarietà del popolo cattolico, con una manifestazione di piazza e una raccolta fondi straordinaria.


Solo il Vaticano si oppone al Kit abortivo dell'Onu
IL BRACCIO DI FERRO

Solo il Vaticano si oppone al Kit abortivo dell'Onu

Le agenzie dell’Onu non perdono occasione per tentare di imporre l'aborto a livello internazionale, scavalcando gli Stati. Il Consiglio economico e sociale include contraccettivi e abortivi nel kit destinato alle aree di crisi e ha incontrato la decisa opposizione solo dell'osservatore presso il Palazzo di vetro del Vaticano. Ma sotto accusa è anche un database che monitora l'attività degli Stati sugli aborti.  


Charlie Gard: è eutanasia e non "accanimento"
IL CARDINAL SGRECCIA

Charlie Gard: è eutanasia e non "accanimento"

Vita e bioetica 03_07_2017

"In queste ore drammatiche, assistiamo, dolenti ed impotenti, agli sviluppi ultimi e agli esiziali contorni che sta assumendo la vicenda del piccolo Charlie Gard". Il bambino inglese, 10 mesi di età, per la sua grave malattia dovrebbe essere accompagnato alla morte, proprio in queste ore, sulla base della sentenza poi confermata dalla Cedu. Elio Sgreccia, già presidente della Pontificia Accademia per la Vita, smonta le tesi a favore della morte.

di Elio Sgreccia*

IL PAPA E L'ESERCITO DI CHARLIE ROMPONO IL SILENZIO di Stefano Magni


Charlie, i medici sono benefattori? La trappola corre sui media cattolici
EUTANASIA

Charlie, i medici sono benefattori? La trappola corre sui media cattolici

Vita e bioetica 02_07_2017

Su alcuni media cattolica avanza l'idea di medici cattolici che i medici dell'ospedale inglese decisi a porre fine alla vita di Charlie siano dei benefattori interessati ad evitare l'accanimento terapeutico del povero bambino. Se la qualità della vita è il criterio, perché non concederla a chi sente di avere esaurito il proprio percorso esistenziale? Ma Dio non è un "tipino" formalista che si fa prendere per il naso da chi pensa di fare il furbacchione nascondendosi dietro ai sofismi.