Cosa insegna la musica ai funerali di Elisabetta
Tanti hanno espresso ammirazione per la solennità del rito e della musica ai funerali della regina Elisabetta. Le funzioni cattoliche di oggi non reggono il confronto, perché in pochi anni si è rasa al suolo una tradizione secolare di musica sacra, lasciando il posto alle canzonette. E la mancanza di formazione è alla radice di certe liturgie fai-da-te.
Anche Cristo fugge dalla "Messa fai da te"
A Mazara del Vallo l’ennesima celebrazione “a fantasia dello chef”. Ci siamo ormai assuefatti, ma non è una buona notizia. Se il clero inventa il rito a piacimento finisce per perdere di vista l’Eucaristia. Anche letteralmente: infatti, le ostie consacrate sono volate via col vento. «Gesù ha preso il volo», se la ride il prete. Ma forse Gesù voleva proprio scappare a gambe levate.
Le chiese e i muri di suono, la musica al momento sbagliato
Entrando in certe chiese capita di sentire in sottofondo registrazioni di musica, spesso canto gregoriano o polifonia. Questi “muri di suono” (Murray Schafer) ci danno la musica sacra quando sarebbe preferibile il silenzio. Musica sacra che paradossalmente si evita a Messa, quando invece ne avremmo davvero bisogno.
Una data di scadenza per la Messa in rito antico
A Chicago è confermata la sospensione delle celebrazioni pubbliche dell’ICRSS, cambia l'aria ad Arlington e laddove la "Messa in latino" prosegue è condizionata a un termine. Si tenta di accelerare le tappe verso l'estinzione di un rito che si voleva già sepolto 50 anni fa, ma è più vivo e ostinato dei suoi detrattori.
Messa in mare, sacrilegio evidente a tutti tranne che ai vescovi
Il parroco di San Luigi di Milano, don Bernasconi, è indagato dalla Procura di Crotone per "offese a una confessione religiosa" dopo la Messa celebrata in mare. Ma ciò che è evidente a tutti, il sacrilegio, è ignorato dai vescovi coinvolti, che tacciono su un grave vulnus inferto ai credenti e rinunciano a esigere riparazioni pubbliche e provvedimenti canonici nei confronti del prete che si limita a chiedere scusa per la sua ingenuità, ma continuando a giustificarsi. Il procuratore è intervenuto non per ingerenza, ma a difesa della religione perché l'articolo 404 tutela proprio gli oggetti di culto dalle offese alla fede. Solo che stavolta a compierle non è stato un miscredente, ma un sacerdote.
La liturgia annega nel mare di Crotone
La Messa celebrata in acqua, con il celebrante in costume e usando un materassino come altare, è il culmine di decenni di sperimentazioni in cui ciascuno si sente padre-padrone del culto, da manipolare a piacere, nell'indifferenza di una gerarchia che sanziona soltanto la Tradizione.
La musica sacra: la grande assente
Nella lettera apostolica Desiderio Desideravi l’attenzione alla musica sacra e al canto si riduce a una parentesi, limitandosi a dire che sono aspetti da curare. In realtà, servirebbero cure drastiche, ma è il Vaticano il primo a dover agire. Da decenni è proposta al popolo una musica non degna della liturgia, mentre il gregoriano è messo da parte.
Veni Sancte Spiritus, una sequenza da cantare
Negli ultimi anni il canto delle sequenze è purtroppo caduto in disuso. Tra le vittime la bellissima Veni Sancte Spiritus, sempre meno cantata a Pentecoste. Eppure, la melodia è certamente adatta all’assemblea.
«Messa in latino, contributo all'unità dei cristiani»
«La diffusione della Messa in forma straordinaria non può fermarsi: è il segno della rinascita del sacro nei cuori. Ed è un contributo all'unità dei cristiani, soprattutto gli Ortodossi». La Bussola intervista don Nicola Bux, mentre proseguono i rumors su una cancellazione del motu proprio Summorum pontificum: «Visto il target di chi frequenta la cosiddetta Messa in latino, giovani e convertiti, le parole del Papa sulla rigidità di chi è attaccato alle forme del passato sono una contraddizione».
- MESSA ANTICA, GRAZIE A MEDJUGORJE, di Guido Villa
L'occhiolino della pace
Da domenica 14 febbraio in Italia potremo di nuovo scambiare il saluto della pace a Messa, seppure solo con sguardo e inchino. Lo ha deciso la CEI che però ignora i problemi veri della liturgia al tempo del Covid, e soprattutto l'adorazione e riverenza che si deve all'Eucarestia.
Ultima follia a Milano: Cresima con cotton fioc biodegradabile
Una nota dell'Avvocatura dell'arcidiocesi di Milano detta le nuove regole per la celebrazione delle Cresime: oltre alle solite assurde misure per garantire il distanziamento sociale, per l'unzione si suggerisce - invece del solito batuffolo di cotone - l'uso del «bastoncino cotonato biodegradabile», mirabile esempio di Chiesa sanitariamente corretta e convertita ecologicamente. Intanto in provincia di Forlì un sindaco - pare con il consenso del parroco - impone i tamponi ai bambini come condizione per ricevere la Prima Comunione. Solo gli ultimi esempi di una Chiesa allo sbando e ormai completamente asservita allo Stato.
Il cardinal Schuster capì il rapporto fra liturgia e fede
Il beato Ildefonso cardinal Schuster dedicò allo studio le sue energie migliori: la sua opera "Liber Sacramentorum" fa capire quanto un'adeguata liturgia sia necessaria ad alimentare la fede del popolo. Essa è una scuola di preghiera in cui impariamo a rivolgerci a Dio in un modo che ci permette di incontrarlo.