Leone XIII, un restauratore della musica liturgica
Leone XIII non fu solo il grande autore della Rerum Novarum, la nota enciclica che sta alla base dell’insegnamento cristiano in campo sociale. E non fu soltanto quell’ottimo pastore che forse pochi conoscono. Leone XIII fu un Papa «assai dilettante di musica» che difese la musica liturgica dagli abusi pubblicando un Regolamento per la musica sacra, in latino e in italiano.
«Manipolare il Sinodo sull’Amazzonia sarebbe un insulto a Dio»
«Sono scioccato e indignato per il fatto che il disagio spirituale dei poveri in Amazzonia venga usato come pretesto per sostenere progetti tipici del cristianesimo borghese e mondano», come l’abolizione del celibato e l’ordinazione delle donne. «Il declino della fede nella Presenza reale di Gesù Eucaristia è al centro dell’attuale crisi della Chiesa». «Alla radice di tutte le crisi, antropologiche, politiche, sociali, culturali, geopolitiche, c'è l’oblio del primato di Dio». Oggi siamo tutti vittime di un «ateismo liquido» che «consiste nell’ammettere, accanto alla fede, modi di pensare o di vivere radicalmente pagani e mondani». Proibire la Messa in rito antico «può essere ispirato solo dal demonio», il quale trema davanti a un uomo che prega. Da un’intervista al National Catholic Register del cardinale Robert Sarah.
- «LA FEDELTÀ AL PAPA CI IMPONE CHIAREZZA SULLA FEDE», di R. Burke e A. Schneider
Palestrina, quando la musica è culto di Dio
Celebriamo il 425° anniversario della morte di uno dei più grandi musicisti del Rinascimento, Giovanni Pierluigi da Palestrina, che ha avuto notevole influenza sulla scuola romana di musica sacra e in genere sulla musica occidentale. Con il suo genio ha dato lustro alla religione cattolica, componendo opere che aiutano il popolo ad addentrarsi nel mistero di Dio.
C'è un vescovo in Francia: in chiesa solo canti sacri
Brive-la-Gaillarde, diocesi di Tulle. Dei sacerdoti appartenenti alla Comunità di San Martino, ricca di vocazioni e promotrice del gregoriano nella liturgia, chiedono di eliminare i canti profani da un concerto di corali in chiesa. Monta la polemica e il vescovo che fa? Difende senza timore i sacerdoti ricordando che “le canzoni leggere non sono per nulla adatte al luogo sacro”, perché le chiese “non sono delle sale polivalenti” bensì “il luogo del Corpo di Cristo”.
Elogio del "rubricismo"
Il "rubricismo", cioè il rispetto puntiglioso delle norme liturgiche, è stato per decenni considerato un insulto, ma di fronte alllo sfacelo odierno del "faccio come mi pare" è importante recuperare la correttezza nella celebrazione, che deve essere come dice la Chiesa cattolica.
Padre nostro, come se il Catechismo non esistesse
Tante discussioni sul "Padre nostro" sarebbero state evitate se qualcuno si fosse preso la briga di leggere il Catechismo e la sua spiegazione di "non indurci in tentazione". Ma c'è un problema più ampio: inutile spendere anni sulla traduzione di una parola quando preti e vescovi regolarmente modificano a loro piacimento le parole della Liturgia.
- "NON CI INDURRE IN TENTAZIONE", ECCO COSA DICE IL CATECHISMO
Leone Magno: lotta contro le eresie, perdono e liturgia
Papa Leone Magono condannò le eresie nella Chiesa di chi parlava solo della divinità o solo dell'umanità di Cristo. Quanto ai colpevoli scrisse: «Può darsi che il Signore abbia permesso tale prova perché venissero smascherati. Ma mai procedere a cuor leggero nei loro confronti». E insegnò che la liturgia cristiana non è il ricordo di avvenimenti passati, ma l’attualizzazione di realtà invisibili che agiscono nella vita di ognuno.
I preti che non pagano bravi musicisti colpiscono la fede
Spesso i preti dicono che i professionisti costano troppo ma se gli stessi venissero condotti in un ambulatorio per curarsi un callo e gli venisse posta la scelta fra un professionista competente (a pagamento) e un dilettante di buona volontà (gratuito) chi sceglierebbe? Ma forse dietro a questa scusa c'è qualcosa di più.
«Basta pranzi in chiesa: serve il coraggio del sacro»
Dopo l'ultimo caso di profanazione, la Nuova BQ intervista per la campagna #salviamolechiese il teologo e liturgista don Nicola Bux: «Dietro la prassi di consumare i pasti in chiesa c'è una teologia della secolarizzazione in cui si ritiene che all'Eucaristia si possa accedere comunque a prescindere dalla conversione: è la dottrina della giustificazione luterana. Invece se si ama il povero, bisogna avere il coraggio del sacro per aiutare l’uomo ad andare all’eterno, cosa che si perde asservendo le chiese ad usi profani».
Sbando ecclesiale: chiesa-circo e parroco-pagliaccio
#salviamolechiese, ma anche i parroci. In provincia di Verona il veglionissimo di San Silvestro si svolge in chiesa e il parroco vestito da clown fa lo spettacolo (VIDEO). Effetti di una deriva che ferisce la fede dei fedeli, della cui sofferenza nessuno si interroga.
Padre Nostro, una traduzione, tanti significati
Sulla modifica della traduzione di "non ci indurre in tentazione" nel Padre Nostro, bisogna ricordare che la categoria di Dio che mette alla prova è ampiamente citata nella Scrittura. L'attuale traduzione, pur non correttissima, è più ricca di significati. Ma ciò che conta è che il linguaggio cristiano non può essere condizionato da quello corrente.
Liturgia e traduzioni, il rovesciamento delle gerarchie
Il dibattito innestatosi sul Motu Proprio Magnum Principium, che delega molti poteri alle Conferenze episcopali riguardo a traduzione e adattamento dei testi liturgici, sta mettendo in evidenza come la questione abbia conseguenze che vanno ben oltre la liturgia. Lo spiega monsignor Nicola Bux.