Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

Guerra russia-ucraina

Soldati di Kim in Russia: l’Occidente e l’ipocrisia sull’escalation
La guerra

Soldati di Kim in Russia: l’Occidente e l’ipocrisia sull’escalation

Continua la guerra d’informazione sui presunti soldati nordcoreani nella regione russa di Kursk. Per l’Occidente, una «pericolosa espansione» del conflitto. Ma è difficile sostenere che il colossale sostegno militare-finanziario all’Ucraina non sia anch’esso un’escalation.


Istruttori Nato e Ue in Ucraina, non è una buona idea
La guerra con la Russia

Istruttori Nato e Ue in Ucraina, non è una buona idea

La Nato si avvia a varare una missione per addestrare sul suolo ucraino le reclute di Kiev. Lo stesso intende fare l’Ue, ma Borrell sta incontrando le resistenze di vari Paesi membri. Che hanno ragione a essere prudenti, come dimostra l’attacco russo a Poltava, con la morte di molti istruttori stranieri.


Pietà per i caduti: la prima via per la pace
il conflitto ucraino

Pietà per i caduti: la prima via per la pace

La ricerca della verità e della giustizia è un compito improbo, ma si può cominciare, se non dal perdono, almeno dalla pietà per quelle centinaia di nemici che, sui fronti contrapposti, muoiono ogni giorno. Potremmo diventare più umani se considerassimo le perdite del conflitto russo-ucraino.


Russia-Ucraina, una guerra da capire
I venerdì della Bussola

Russia-Ucraina, una guerra da capire

Le modifiche all’assetto geopolitico all’origine del conflitto russo-ucraino, la volontà di Kiev di entrare nell’UE, le figure di Putin e Kirill, l’obiettivo di Mosca e la possibilità della pace. Dal videoincontro di ieri tra il direttore Cascioli e lo storico Leoni.


Ucraina, i russi avanzano. E Macron soffia sul fuoco
Il punto sulla guerra

Ucraina, i russi avanzano. E Macron soffia sul fuoco

Mentre i soldati russi continuano ad avanzare in Ucraina, Macron rilancia l’idea di inviare truppe a sostegno di Kiev. Ma gli alleati della Nato sembrano non appoggiare l’idea. E anche nell’alta finanza emerge sfiducia verso una vittoria ucraina.


Zelensky cambia i vertici militari. Una scelta politica
UCRAINA

Zelensky cambia i vertici militari. Una scelta politica

Il presidente ucraino ha rimosso il capo di stato maggiore delle forze armate, Valery Zaluzhny, rimpiazzandolo con Oleksandr Syrsky. Una scelta che pare dettata da valutazioni più politiche che militari, vista la popolarità di Zaluzhny, che preoccupa Zelensky.


Ucraina verso il tracollo. Una sconfitta anche per l’Occidente
IL PUNTO SULLA GUERRA

Ucraina verso il tracollo. Una sconfitta anche per l’Occidente

USA e UE si stanno progressivamente smarcando dalla loro propaganda e dagli aiuti all’Ucraina che, dopo il fallimento della controffensiva, si avvicina alla sconfitta. Intanto la Russia torna sulla scena internazionale e va verso le elezioni.


Dietro la "guerra del grano" la nuova strategia della Germania
UCRAINA

Dietro la "guerra del grano" la nuova strategia della Germania

Da alleato riluttante la Germania si è trasformata nel principale sponsor dell'Ucraina. Ma il vero scopo è il controllo dell'Unione Europea e il cambio di governo in Polonia, che tra un mese va al voto. E Kiev sta al gioco.


Nato, doccia fredda per Zelensky. Erdogan trionfa, Europa vassalla
IL VERTICE

Nato, doccia fredda per Zelensky. Erdogan trionfa, Europa vassalla

Al summit di Vilnius rimandato sine die l’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Irritazione per le pretese di Kiev. Trionfa il presidente della Turchia, la cui adesione all’UE, sempre più vassalla degli USA, è voluta da Biden.


Ucraina, crepe tra gli alleati per le bombe a grappolo dagli USA
LA QUESTIONE

Ucraina, crepe tra gli alleati per le bombe a grappolo dagli USA

Oltre alla reazione di Mosca, che vi vede una nuova escalation, la decisione degli Stati Uniti di fornire armi a grappolo a Kiev crea tensioni tra gli alleati europei, a quanto pare nemmeno consultati da Washington.


Cari politici, la vostra strategia è guerrafondaia
LA LETTERA

Cari politici, la vostra strategia è guerrafondaia

In forza di motivazioni presentate come indiscutibili per le democrazie, non si considerano più le conseguenze catastrofiche della guerra e di un suo allargamento. È la naturale conseguenza di politici, anche cattolici, che guardano la Parola di Dio come un corpo estraneo; di un’Europa che disprezza le sue radici e i suoi grandi personaggi, come san Giovanni Paolo II, che hanno operato davvero per la pace. Un consiglio...