Grandi esempi di santità al Giubileo del 1600
Il 31 dicembre 1599 papa Clemente VIII aprì la Porta Santa per il 12° Giubileo ordinario della storia cristiana e lui stesso fu un mirabile esempio per tutti. Per quell’Anno Santo brillò particolarmente la carità di san Camillo de Lellis e dei suoi Ministri degli Infermi.
Tasso e Borromeo al primo Giubileo dopo il Concilio di Trento
L'autore della Gerusalemme liberata era tra i pellegrini dell'Anno Santo 1575, che vide il santo arcivescovo di Milano incarnare in prima persona il cammino di rinnovamento e di purificazione intrapreso nella Chiesa post-tridentina.
1550, un Giubileo alla presenza di grandi santi e artisti
Paolo III, il Papa che indisse il Concilio di Trento, organizzò con ogni cura anche il Giubileo del 1550, a cui pure non poté partecipare perché nel frattempo deceduto. Presenti invece grandi artisti, in primis Michelangelo, e santi, come Filippo Neri e Ignazio di Loyola.
Il nono Anno Santo e il sacco di Roma del 1527
Indetto da Clemente VII, il nono Giubileo si svolse nel 1525, in una fase molto travagliata per la Chiesa e per Roma. Due anni più tardi nella Città Eterna giunsero i lanzichenecchi, in prevalenza protestanti, che portarono una tremenda devastazione.
Guicciardini e l’apertura della prima Porta Santa a San Pietro
L'autore della Storia d'Italia racconta i due anni santi del 1500 e del 1525. In particolare il primo, indetto dal discusso Papa Borgia, che portò grandi novità cerimoniali e urbanistiche.
I Giubilei di Machiavelli
Nel 1525, anno giubilare, Machiavelli si trovava a Roma. In quel periodo scrisse un’Esortazione alla Penitenza. Di diverso tenore le Storie fiorentine, dove c’è attenzione alla storia della Chiesa, ma manca uno sguardo diverso dalle logiche mondane.
Petrarca al Giubileo senza Papa
Fu un singolare Anno Santo quello del 1350, indetto da Clemente VI che però rimase ad Avignone. E fu singolare anche per il poeta che, diviso interiormente, vi sperimentò un profondo cambiamento interiore.
Il cardinale Stefaneschi, il Giubileo e la buona confessione
Testimone del primo Giubileo della storia cristiana, il cardinale Jacopo Stefaneschi si soffermò nei suoi scritti sulla dottrina alla base del perdono giubilare, ricordando i tre passi per una confessione efficace.
Il racconto di un reporter d'eccezione: Giovanni Villani
Durante il Giubileo del 1300, il primo della storia, erano presenti a Roma quotidianamente duecentomila persone in più oltre agli abitanti. Ad attestarlo Giovanni Villani, la cui vocazione di storico sorse proprio durante quell’evento.
Dante racconta il primo Giubileo
L’evento del Giubileo del 1300 segna indelebilmente la memoria del poeta per esperienza diretta o attraverso i racconti e le immagini di quella folla immensa, mai vista in quell’epoca, che discendeva verso Roma lungo le vie del pellegrinaggio.
Alle origini del Giubileo
Risale al 1300, sotto Bonifacio VIII, l’istituzione del primo Giubileo cristiano, con la concessione dell’indulgenza plenaria a quanti si fossero recati alle basiliche di San Pietro e San Paolo. Fu poi Paolo II a fissare il Giubileo ogni 25 anni.