Lockdown, vaccini e vigile attesa: Schillaci ci prende per il Covid
Nella bozza del nuovo piano pandemico del Ministero della Salute, sono confermati come principali strumenti di contrasto di una futura pandemia: lockdown, libertà negate, vaccini sperimentali e vigile attesa di medici che non curano, ma monitorano. Tutti gli errori della pandemia da Covid 19 eretti a sistema.
Forse hanno trovato il paziente zero del Covid 19: uno scienziato di Wuhan
Alla fine, sapete chi era il “paziente zero” del Covid? Un ricercatore cinese dell’Istituto di Virologia di Wuhan. Fa parte di una rosa di tre nomi, tre studiosi che si sono infettati con il nuovo virus nel novembre del 2019, mentre lo stavano studiando e manipolando. Questo è quanto è trapelato dalle indagini della comunità dell'intelligence Usa. Si trattava ormai di un "segreto di Pulcinella" anche se la Cina continua a negare tutto. Scandalo nello scandalo: alcune delle ricerche sotto accusa erano finanziate dagli Usa. La storia della pandemia deve essere riscritta.
- CI HANNO PRESO PER IL COVID, di Riccardo Cascioli
Il virus corre più del vaccino. Ma Speranza fa finta di nulla
Sale la curva dei contagi. Rispetto all’estate 2020, quando non c’erano i vaccini anti-Covid, il numero medio dei decessi giornalieri è dieci volte tanto. Molte persone non ricevono le cure adeguate. Il governo, con il ministro Speranza, punta ancora tutto solo sui vaccini, annunciando per l’autunno l’uso di “nuovi” sieri: in realtà saranno già superati. Le varianti di Omicron sono innumerevoli. Già nel 2020 alcuni scienziati avvertivano che vaccinare contro un virus a Rna fosse una battaglia persa. E gli studi, come quello inglese sugli anziani con tre dosi, confermano questa tesi.
Covid e fuga da laboratorio, l'ipotesi insabbiata
L'origine della pandemia di Covid-19 è Wuhan dove si trova uno dei più importanti istituti di virologia, in cui si studiano i coronavirus. Ma guai a ipotizzare che l'origine del nuovo virus sia una fuga dal laboratorio. Eppure era un'ipotesi discussa fin dalle prime settimane. Ma gli scienziati si raccomandavano di non parlarne in pubblico.
Covid, scoperta la prima variante che sfugge ai vaccini
Mentre i virologi di regime scatenano la campagna d'odio contro i non vaccinati, la rivista Science pubblica un corposo studio che dimostra in modo inoppugnabile che la nuova variante Epsilon sfugge alla copertura vaccinale, eludendo gli anticorpi fatti produrre dal vaccino. È un dato atteso che dovrebbe far riconsiderare tutta la strategia con cui si sta affrontando la pandemia e che soprattutto smentisce il ministro Speranza e i suoi consulenti che insistono nel sostenere che il vaccino sia efficace contro qualsiasi variante.
Se il farmaco è targato Pfizer allora la cura funziona
Il mantra che continuano a ripeterci è che per il Covid non c'è cura. Ma ora che la Pfizer annuncia la sperimentazione di un farmaco dotato di proprietà antivirali ecco che parte il tam tam giornalistico sulla superpillola, che però è solo alla prima fase di sperimentazione. Ma la priorità è stata data ai vaccini mentre tutte le possibili terapie sono state scoraggiate.
L’illusorio Recovery Plan (che non elimina le restrizioni)
I circa 250 miliardi di fondi per l’Italia pagano in buona parte pegno all’ideologia verde e delle nuove tecnologie. Ma intanto milioni di italiani hanno perso o stanno perdendo il lavoro, e nel Recovery Plan non c’è traccia della revoca del coprifuoco e delle altre restrizioni che danneggiano l’economia reale. Ci sono pure eurotasse mascherate.
Stop a Johnson&Johnson, altra crepa nel messianismo vaccinale
La Food and Drug Administration, l’ente americano per i farmaci, ha deciso la sospensione del vaccino Johnson&Johnson. La causa: le reazioni gravi, legate a coaguli di sangue, manifestatesi entro due settimane dalla somministrazione in sei donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni. In Europa, l’Ema temporeggia sul nesso causale, come aveva inizialmente fatto con AstraZeneca. La realtà è che per i vaccini anti-Covid in commercio sono stati “bruciati” i tempi. Serve una migliore farmacovigilanza. E dall’Università del Queensland arriva un monito rispetto alla strategia vaccinocentrica.
Pure il British Medical Journal demolisce l’obbligo vaccinale
Malgrado la propaganda mediatica, le reazioni all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari sono moltissime. Il DL 44 contrasta con la Costituzione, una serie di dichiarazioni internazionali e la recente risoluzione del COE. Perfino il British Medical Journal evidenzia le contraddizioni degli attuali vaccini che impattano sulla salute del personale e «non forniscono immunità né prevengono la trasmissione». Perché, allora, l’obbligo?
Esplode la protesta contro l’ideologia del lockdown
Ambulanti e ristoratori protestano a Montecitorio contro la linea delle chiusure che sta impoverendo il Paese. Scontri con la polizia. Manifestazioni anche a Milano, e aria esplosiva al Sud. Un vento di protesta che soffia dal basso, insofferente a una politica sempre più sorda, che ha fatto traboccare il vaso con la seconda Pasqua in lockdown.
“La Dad è un rischio. Per i ricoveri di adolescenti è boom"
“Il disagio degli adolescenti è diventato una patologia psichiatrica conclamata, con un accesso al pronto soccorso e ai reparti che è aumentato in maniera molto evidente, quasi esplosiva”. La Bussola intervista il professor Renato Borgatti, direttore dell’unità di Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza dell’Istituto Mondino di Pavia, che spiega come la situazione si sia aggravata con il secondo lockdown. Tra i problemi: tentati suicidi, atti di autolesionismo, disturbi del pensiero. “L’isolamento sociale interrompe il processo evolutivo”, soprattutto degli adolescenti. E l’uso eccessivo delle tecnologie, come nella didattica a distanza, “comporta un impoverimento neuronale”.
- NON VOGLIONO CURARE, di Andrea Zambrano
- OBBLIGO DI VACCINO PER I SANITARI, DRAGHI PEGGIO DI CONTE, di Riccardo Cascioli
Covid, il successo della vitamina che non è una vitamina
La vitamina D è una sorta di ormone, la cui assunzione stimola la risposta immunitaria e la modula. Per questo nella prevenzione e nella cura del Covid è importante assumerne abbondantemente. E le statistiche lo dimostrano. Nella popolazione italiana c'è un forte problema di ipovitaminosi D, soprattutto al Nord, dove c'è meno sole, grazie al quale la sostanza è sintetizzata attraverso la pelle. Il Piemonte è l'unica regione ad aver inserito la vitamina D nel Protocollo Covid. Parla il professor Giancarlo Isaia, presidente dell'Accademia di Medicina di Torino.
- GIOVANI E PANDEMIA, LA RICETTA DI BORGNA, di Chiara Pajetta