Grillini senza Grillo. Conte caccia il fondatore dal Movimento 5 Stelle
L'assemblea costituente del M5S consacra Giuseppe Conte e cancella il ruolo di "garante" che finora era di Beppe Grillo. Fine dell'antipolitica grillina: senza più il vincolo dei due mandati, il M5S diventa un partito tradizionale.
Conte demolisce il campo largo, meglio le poltrone
L'ultima piroetta dell'"avvocato del popolo" per portare a casa posizioni di potere lo vede sganciarsi da Schlein e trattare direttamente col centrodestra. Gli è già riuscito benissimo in Rai. E conviene anche alla maggioranza.
Il campo largo è un'illusione. In realtà, nella sinistra si odiano
Mettendo assieme Pd, M5S, Avs, Italia Viva, Azione e cespugli di sinistra, forse si supera di poco la coalzione di centrodestra. Ma già le nomine Rai dimostrano che non è un gruppo coeso.
La retorica sul Pnrr che offende l’intelligenza degli italiani
Giuseppe Conte raccontava che il Pnrr era tutto merito suo. Il Pd e gli alleati di sinistra dicevano che se fosse caduto il governo Draghi non sarebbero più arrivati soldi. E invece arrivano regolarmente.
Bonus mania. Anche Meloni promette mancette elettorali
Anche Giorgia Meloni casca nella bonus-mania: promette sgravi e indennità per chi assume lavoratori svantaggiati. Cerca consensi facili, quando potrebbe farne a meno.
Reddito di cittadinanza, una protesta tardiva e strumentale
Fine del reddito di cittadinanza per 169mila famiglie. Una delle misure più controverse della storia recente, voluta da Conte, cancellata dal governo Meloni. Irregolarità e "furbetti" sono stati la norma. Chi paventa la bomba sociale lo fa per scopi elettorali
Il centrodestra tiene, la Schlein cannibalizza Conte
Le amministrative di domenica e lunedì non consegnano indicazioni rivoluzionarie. Si è votato in 596 comuni, dei quali soltanto 13 sono capoluoghi di provincia. Il centrodestra, restando unito, tiene bene, FdI gioca la parte del leone. Il Pd, a trazione Schlein, invece prende i voti che erano del M5S.
Schlein, il populismo che riempie il vuoto della sinistra
Più che nuova segretaria del Pd, la Schlein è la leader-ombra del Movimento 5 Stelle, considerando quanti grillini l'hanno votata nei gazebo. L'anomalia è quella di una segretaria di un partito di cui è tesserata da soli due mesi. Queste primarie mostrano quanto la sinistra si stia trasformando nel populismo che finora ha sempre criticato.
L’eredità dei bonus pesa sul prossimo governo
I governi Conte 2 e Draghi si sono distinti per la pioggia di aiuti (fino a 185 miliardi), che non è bastata però a mantenerli in sella. Per Meloni e alleati è un nodo decisivo. Gli sconti sulle bollette non si possono toccare, ma è possibile sfoltire la giungla dei sussidi generalizzati per restituire competitività al Paese.
Poltrona di cittadinanza: stipendi ai grillini non rieletti
I politici del Movimento 5 Stelle che non si sono ricandidati (per rispettare la regola dei due mandati) riceveranno comunque lauti stipendi. Soprattutto ex ministri, presidente e vicepresidente delle camere hanno un futuro di consulenti e docenti nella scuola di partito. E allora chi è "casta", adesso?
Democrazia, ma chi va in Parlamento lo decide il "capo"
Chi si candida vuole la certezza di essere eletto, altrimenti preferisce non fare brutte figure. L'ultimo caso della Morani mostra che democrazia vuol dire potere al popolo, ma il popolo in questo caso non ha potere. Non ci sono le preferenze, quindi basta essere nelle grazie del segretario di partito e il gioco è fatto. Ma il segretario è un padre padrone non eletto dal popolo ma votato da una nomenklatura di partito sempre più autoreferenziale. Pd e Letta, Cinque stelle e Conte, Terzo Polo e Calenda. Non c'è differenza a Sinistra.
Ritorno alle urne? L'occasione del centrodestra
Mercoledì, Draghi tornerà a parlare alle Camere. Potrebbe rinunciare all'incarico, nonostante abbia ottenuto la fiducia da Camera e Senato, perché non intende proseguire senza il M5S in maggioranza. Occasione per il centrodestra: chiedere, compatti, di tornare al voto in ottobre.