I veri problemi La Francia ha capito, noi No
Il progetto politico neo-liberale di Fillon ha molti punti di contatto con Trump. Segno di una vitalità del centrodestra transalpino che in Italia si stenta a vedere. Nessuno dei nostri problemi giunge mai al centro del dibattito. Colpa anche del pifferaio Renzi. Ma la vittoria del No sarebbe una presa di coscienza delle urgenze da risolvere.
-AFFLUENZA E FAIRPLAY di Ruben Razzante
Affluenza e fair play, la lezione francese
Oltre 4,3 milioni di cittadini per le primarie del centrodestra francese; Sarkozy che accetta la sconfitta e si "inchina" all'ex delfino Juppè. Quante lezioni per il centrodestra italiano, diviso e lacerato dove le sconfitte sono fatali non per i leader, ma per i loro delfini. E' tempo di voltare pagina: i leader politici non possono più essere scelti ad Arcore.
Gli ordini professionali e il rischio del liberismo
Le corporazioni, oggi gli ordini professionali, sono state la bestia nera del liberalismo di matrice illuminista: la loro struttura comunitaria, tesa a garantire professionalità e rispetto della morale connessa all’esercizio di uno specifico lavoro intellettuale, contrasta con il dogma che è il mercato l’arbitro esclusivo del prezzo di una prestazione. E questro sarà a rischio col Referendum.
Il Web trasforma la par condicio in una legge inutile
Agcom si spacca sull'applicazione della par condicio nella campagna referendaria. Ormai soprattutto le nuove generazioni navigano assiduamente in Rete e non sono più influenzabili attraverso giornali e mezzi radiotelevisivi. Chi crede di controllare il consenso irreggimentando questi ultimi, va incontro ad amare sorprese.
Che figura! Renzi imbucato al party cinese
Mai come con questo governo la politica estera italiana era caduta tanto in basso. Il presidente cinese Xi Jinping fa uno scalo tecnico in Sardegna e Renzi ne approfitta per "apparecchiare" un finto vertice da spacciare sui giornali amici. Una magra figura, che fa ridere le cancellerie internazionali e svilisce gli interessi del Paese.
-IL CAV E IL TRUMP CHE NON C'E' di R. Razzante
Il canto del cigno del Cav e il Trump che non c'è
Prigioniero dei suoi interessi personali e aziendali, Berlusconi oggi dovrebbe rendersi conto di non poter più sprigionare la forza carismatica. I veri statisti sono quelli capaci di uscire di scena, invece ora gioca due partite opposte in vista del referendum. E un Trump italiano oggi non è per nulla all'orizzonte.
Cronos mangia i suoi figli: lo Stato divorerà le Regioni
La riforma della Costituzione oggetto del referendum del 4 dicembre è ostile ai territori e alle autonomie poiché aumenta a dismisura gli ambiti dell’intervento legislativo statale. Il vero attacco ai popoli che abitano i diversi territori d’Italia è nella clausola di supremazia. Con la quale lo Stato deciderà anche se aprire un ospedale. Ricentralizzare indiscriminatamente provocherà allora inefficienza e costi.
Un revolver alla tempia per la sussidiarietà regionale
E' già carico il revolver da puntare alla tempia delle Regioni a Statuto Speciale per far digerire una revisione degli Statuti dettata dallo Stato. Chi ha a cuore le prerogative autonomistiche e il principio di sussidiarietà, dovrebbe essere cauto nel condividere la riforma costituzionale sottoposta a referendum.
-IL PASTICCIO DEL SENATO di Francesco Maria Agnoli
Il pasticcio che snatura l'idea di un Senato
Nella Costituente vi furono prese di posizione a favore del monocameralismo. Alla fine prevalse l'idea che un Senato collocato istituzionalmente sullo stesso piano della Camera dei deputati avrebbe assicurato una migliore qualità della legislazione e si sarebbe posto quale organo di garanzia democratica contro prevaricazioni parlamentari o di governo.
Cammilleri-Cyrano tocca il buonismo pauperista
Lo scrittore “kattolico” replica alle critiche dopo il suo ultimo articolo sulle premiaizoni di Matterella. «La bontà e l’accoglienza sono obbligatori per il cristiano. Ma vederseli ammannire tuti i giorni, anche fuori dai pasti, per anni e anni, e sentirsi ossessivamente accusare di esserne privi o di non averne abbastanza induce il rigetto»
No alla riforma, per salvare famiglia e lavoro
Il ciclone anti-sistema che ha investito gli Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali, spinge anche il fronte del No al referendum sulla riforma costutuzionale Renzi-Boschi. Il centro-destra si compatta, e a Roma il Comitato Difendiamo i nostri figli e il Movimento Cristiano Lavoratori hanno lanciato la loro sfida a difesa della famiglia e del lavoro.
Il "No" col vento in poppa grazie a Trump
La vittoria del presidente "anti-establishment" americano rafforza la campagna per il No al referendum costituzionale italiano. Cerca di approfittarne anche il centrodestra, benché sia spaccato in due, con Salvini-Meloni-Toti a Firenze e Parisi a Padova, fra loro non comunicanti.