Un brutto modo per dare seguito ai Family Day
La scelta di Amato e Adinolfi di dar vita a un nuovo partito ha creato divisione nel Comitato Difendiamo i Nostri Figli, preso alla sprovvista. È una scelta azzardata, che danneggerà il movimento nato con i Family Day.
Dai lettori: tanta voglia di partecipazione
Partito, movimento o altro: ecco le prime reazioni dei lettori al dibattito che La Nuova BQ ha lanciato sul futuro del popolo del Family Day. Tra critiche, proposte e analisi emerge soprattutto una grande voglia di contare.
«Il Family Day deve collegarsi ad altre esperienze europee»
Partito o movimento? Via al dibattito. L'ex parlamentare Volontè guarda alle esperienze europee per dire che il partito della famiglia non funziona. Bisogna fare lobby. Però adesso il comitato del Circo Massimo deve chiarirsi su che cosa fare da grande. Sapendo che Renzi adesso lo teme.
- Dai lettori: tanta voglia di partecipazione
- Pio IX docet: anche la scomunica è Misericordia, di Angela Pellicciari
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Il voto sulle unioni civili è uno "scandalo"
Dopo il voto favorevole al ddl sulle unioni civili da parte di diversi parlamentari cattolici, c'è chi minimizza la gravità del sostegno alla norma senza adozioni. Mentre chi è convinto che si sarebbe dovuto votare “no” all'intero ddl è accusato di astrazione o inesperienza politica. Proviamo a vederla da un altro punto di vista.
Cercasi strada per dare seguito ai Family Day
Le vicende degli ultimi anni hanno messo in evidenza un dato incontestabile. Quel popolo delle famiglie che nel giro di pochi mesi si è dato appuntamento due volte a Roma non ha un’adeguata rappresentanza politica. Come cambiare questo stato di cose?
- Il voto sulle unioni civili? Uno "scandalo", di Benedetta Frigerio
- Ci ricorderemo. E allora facciamo i nomi, di Stefano Fontana
I politici cattolici, la Chiesa e il grande lavoro da fare
Lo scempio compiuto dalla approvazione in Senato, della legge Cirinnà che regola le “unioni civili” pone tante questioni. Vorrei vederne alcune, a partire dall’imposizione del voto di fiducia da parte di Renzi. Fino al tradimento di alcuni parlamentari cattolici e il rifiuto di molti altri a votare la legge.
Gandolfini: «Il popolo delle famiglie non si ferma»
Il portavoce del Family Day attacca i senatori cattolici che hanno votato il ddl Cirinnà: «Hanno tradito l'anima cattolica, non c'è niente da dire». Alfano? «Nessun patto. Ci ha chiamato il giorno del Family Day per dire che condivideva la battaglia, poi si è visto come è andata». L'impegno diretto in politica del Comitato? «Ci sono molte proposte sul futuro, è una scelta che va ben ponderata. Decideremo tutti insieme». E per il referendum costituzionale...
- LA LETTERA: Caro Lupi, difendi l'indifendibile, di G. Amato
Chiara, moglie e madre nel nome di Cristo
Enrico Petrillo racconta la storia vissuta con sua moglie Chiara Corbella, morta di tumore quattro anni fa per portare avanti la gravidanza del suo figlio terzogenito, dopo che i primi due erano morti subito dopo la nascita. «Tante volte Dio ci fa doni che non capiamo, vanno accolti perché Dio è buono, ma lo capisci solo se hai una relazione con Lui».
Cirinnà disastrosa e non soltanto per le unioni gay
L’intera discussione sul disegno di legge Cirinnà, approvato al Senato, si è finora incentrata sui diritti delle coppie omosessuali e sull’eventuale possibilità di adottare (la cosiddetta stepchild adoption). Il disegno di legge, tuttavia, muove da assunzioni che vanno ben oltre i diritti delle coppie omosessuali. E le conseguenze della sua approvazione potrebbero essere ben più rilevanti del riconoscimento giuridico di queste ultime.
Unioni civili: Sì del Senato, ora tocca alla Camera
Con 173 voti favorevoli e 71 contrari è passato dunque il maxiemendamento sulle unioni civili imposto dal governo grazie all’accordo tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il segretario dell’NCD Angelino Alfano.
- Verdini, l'arma segreta di Renzi, di Massimo Introvigne
Stepchild, la Consulta non ha detto no
Sul caso di stepchild adoption proposto dal Tribunale di Bologna, la sentenza della Corte Costituzionale non ha dichiarato inammissibile l'adozione, come detto da alcuni organi di stampa, ma ha semplicemente rinviato ai giudici la questione, per un errore procedurale.
Unioni civili approvate dal Senato Renzi, Alfano, Verdini: ci ricorderemo
Il Senato ha approvato il maxiemendamento sulle unioni civili con 173 voti gavorevoli e 71 contrari. Decisivi i voti dei verdiniani. Cancellato l'obbligo di fedeltà, ma restano gli obblighi di mantenimento, la separazione lampo e il cognome unico. Esultanza di Ncd fuori luogo: resta intatta l'impalcatura del ddl Cirinnà e sulle adozioni decidono i giudici in attesa di un nuovo ddl ad hoc. Tradimento del popolo del Family Day.
di Riccardo Cascioli
- Stepchild: la Consulta non ha detto no, di Tommaso Scandroglio
- Raccolta firma, si muove il "Paese reale", di Andrea Lavelli