Stasera Di Caprio: dietrofront dei Salesiani sul film lesbo
L'intervento dell'ispettore salesiano, dopo l'articolo della Bussola sull'opportunità di proiettare il film Carol, con esplicite scene lesbo. Al Centro culturale di Roma ieri sera in onda un film di Laura Morante e subito dopo il premio Oscar con Revenant. Sul sito l'ammissione: "Capita a volte di incappare nel fango"
Contrordine figlioli: la programmazione in sala subirà una sostanziale variazione. Non è passato inosservato ai vertici salesiani l’articolo della Bussola sulla proiezione del film scandalo Carol che, bocciato dalla commissione di valutazione dei film della Cei per il suo contenuto scabroso, era stato comunque programmato per le serate di giovedì e venerdì al Centro Culturale Salesiano di Roma.
Per gli spettatori che si sono recati in sala ieri sera, il programma non prevedeva più il film con Cate Blanchett, che per le sue scene lesbo aveva destato più di un interrogativo presso alcuni salesiani.
Sullo schermo alle 18 Assolo, una commedia intimista di Laura Morante e alle 21 il premio Oscar Leonardo di Caprio con il campione di incassi The Revenant. Dopo le polemiche scaturite dalla decisione di mandare in onda un film bocciato dalla stessa commissione Cei, evidentemente qualcuno dai piani alti della congregazione fondata da San Giovanni Bosco deve aver ricondotto a più miti consigli i responsabili di programmazione con due titoli più “sicuri”.
Finisce così una vicenda sulla quale la Bussola aveva evidenziato, raccogliendo le perplessità di alcuni salesiani, chiedendosi se i criteri di scelta dei film non fossero forse un tantino discordanti con quello che è il carisma educativo del Santo dei giovani e degli educatori.
Sul caso c’è stato un interessamento dell’Ispettore provinciale dei Salesiani, che ha raccolto le lamentele di alcuni Padri che hanno letto l’articolo. Così senza dare troppe spiegazioni il dietrofront, come se nulla fosse accaduto. Anche se a lasciare qualche traccia sull’errore compiuto c’è una singolare nota che ieri compariva nella home page del centro culturale.
Nella nota, firmata dal centro culturale stesso, non ci sono riferimenti specifici al caso Carol, ma l’ammissione che quel titolo non era adatto ad una programmazione che si propone di interpretare la realta? con gli occhi della fede: “Nel voler prendere il largo e nell’uscire aumentano i rischi, e nella strada può talvolta prevalere il fango: importante è camminare, tendere la mano, percorrere insieme un tratto di strada, tenere aperta la porta e essere pronti a rispondere prima che interrogare”, si legge.
Non un’ammissione di colpa, ma almeno il riconoscere che a volte può capitare di prendere cantonate. Ne gioiranno i salesiani e forse anche il santo fondatore, il cui lascito spirituale ha ispirato una decisione decisamente più saggia in un’ottica educativa e volta al sano principio del non scandalizzare i piccoli.