Associazioni, movimenti, famiglie: ecco chi ci sarà
Le sentinelle in piedi, Alleanza Cattolica, i Neocatecumenali, comitati aconfessionali e apartitici, Cielle, Scienza e Vita, Rinnovamento per lo Spirito, Tempi, le parrocchie, il Movimento per la Vita, il Forum delle Associazioni Familiari, gruppi cattolici e non. Ecco chik domani sarà al Circo Massimo per il Family day.
Così la Cirinnà causerà nuove discriminazioni
Il ddl Cirinnà dichiara a parole di tutelare nuove formazioni sociali in ragione della solidarietà e dell’amore che si vive in esse. Ma ne esclude esplicitamente alcune. Si producono così nuove forme di discriminazione, che penalizzano sempre i legami fondati sulla famiglia. Nuove discriminazioni che invece sembrano invitare alla autodichiarazione di condotta omosessuale davanti all’ufficiale di stato civile.
- Per san Tommaso è sodomia, di T. Scandroglio
San Tommaso e l'omosessualità
Oggi, 28 gennaio il ddl Cirinnà inizia il suo iter di approvazione in Senato. Ed oggi la Chiesa ricorda la figura di San Tommaso D’Aquino, Dottore della Chiesa. Che sarebbe senz'altro scandalizzato nel seguire il dibattito di questi giorni. Ecco infatti cosa scriveva il santo quasi 800 anni fa sulla "sodomia".
La comunità di don Benzi:«Anche noi ci saremo»
«Abbiamo aderito al Family day perché siamo in un momento storico importantissimo, oggi è necessario che la famiglia fondata sul matrimonio, così come indicato anche dalla nostra Costituzione, venga riaffermata». Lo dice Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Benvenuti i politici al Family day. Ma non dovrebbero manifestare in Parlamento?
Ci saranno anche loro, parlamentari di destra, sinistra e centro, sabato al Circo Massimo per il Family day: una folta pattuglia di parlamentari cattolici di vari partiti. Bene e bravi, ma questi parlamentari si sono battuti anche in Parlamento?LA COMUNITA' DI DON BENZI: ANCHE NOI CI SAREMO di L. Bertocchi
La Costituzione e i tre inganni delle unioni civili
Cosa è il matrimonio? La domanda non è retorica o banale. Si impone dati i tempi che viviamo. Tenterò di argomentare in modo laico, cioè senza appellarmi a principi di autorità, ma alla ragione umana e ad alcuni dati, come la Costituzione della Repubblica, che dovrebbero essere pacificamente condivisi dai cittadini. I Padri costituenti avevano consapevolezza che matrimonio e famiglia sono realtà che preesistono allo Stato.
Un milione in piazza? Non fateci ridere
Non sono state neanche 50mila le persone che hanno partecipato il 23 gennaio alle manifestazioni Lgbt per la legge Cirinnà in 99 piazze italiane. Eppure tutti i media hanno rilanciato con toni trionfalistici la cifra mirabolante fornita dagli organizzatori. Una strategia ben studiata...
Inaccettabili sono le stesse unioni gay
C’è chi tra i cattolici, ecclesiastici e laici, sostiene che nella società di oggi c’è una pluralità di unioni e che lo Stato le deve normare, l’importante è che non le equipari tra loro e, soprattutto, non le identifichi con il matrimonio. Questo viene ripetuto da molti con il seguente concetto: sì alle unioni civili, no alle adozioni. Ma affermare tutto ciò non corrisponde a quel che la Chiesa insegna.
Unioni civili, no grazie. Neppure i gay le vogliono
Oltre a Monica Cirinnà & Co. c’è qualcun altro che vuole le unioni civili? A dar retta a quello che è accaduto a Bologna parrebbe che le stesse coppie omosessuali siano assolutamente indifferenti a questa legge. Nel capoluogo, il registro delle unioni civili ha raccolto meno di dieci coppie dal 2014.
30mila coppie in attesa di adozione. La Cirinnà non serve ai bambini
Piuttosto che lasciare un bambino dentro un orfanotrofio, meglio sia adottato anche da una coppia omosessuale. Con questo ragionamento si giustifica la stepchild adoption prevista dal ddl Cirinnà. Ma le cose non stanno così.
PD DIVISO, QUIRINALE CONTRO: VOTO A RISCHIO di Ruben Razzante
«Contro le unioni civili, inutili e dannose. Torniamo a Roma»
Il conto alla rovescia è partito. Mentre mancano pochi giorni alla discussione in Aula del ddl Cirinnà, fra dieci giorni a Roma (30 gennaio, dalle ore 12 al Circo Massimo) tornerà il popolo pro-family. E' Massimo Gandolfini che abbiamo incontrato per saperne di più.
Appello dei giuristi contro la legge Cirinnà. Nuove firme
Il 13 gennaio il Centro studi Livatino ha reso pubblico un appello di oltre 100 giuristi - magistrati, avvocati, docenti universitari di materie giuridiche, notai di differenti fori d’Italia - per esprimere preoccupazione e critiche al disegno di legge sulle unioni civili.