30mila coppie in attesa di adozione. La Cirinnà non serve ai bambini
Piuttosto che lasciare un bambino dentro un orfanotrofio, meglio sia adottato anche da una coppia omosessuale. Con questo ragionamento si giustifica la stepchild adoption prevista dal ddl Cirinnà. Ma le cose non stanno così.
PD DIVISO, QUIRINALE CONTRO: VOTO A RISCHIO di Ruben Razzante
«Contro le unioni civili, inutili e dannose. Torniamo a Roma»
Il conto alla rovescia è partito. Mentre mancano pochi giorni alla discussione in Aula del ddl Cirinnà, fra dieci giorni a Roma (30 gennaio, dalle ore 12 al Circo Massimo) tornerà il popolo pro-family. E' Massimo Gandolfini che abbiamo incontrato per saperne di più.
Appello dei giuristi contro la legge Cirinnà. Nuove firme
Il 13 gennaio il Centro studi Livatino ha reso pubblico un appello di oltre 100 giuristi - magistrati, avvocati, docenti universitari di materie giuridiche, notai di differenti fori d’Italia - per esprimere preoccupazione e critiche al disegno di legge sulle unioni civili.
30 gennaio, anche Bagnasco spinge il Family Day
Il presidente della CEI scende in campo con decisione per sostenere la manifestazione annunciata per il 30 gennaio in difesa della famiglia naturale e contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Per il cardinale Bagnasco l'iniziativa è «condivisibile» e l'obiettivo «decisamente buono».
10mila ore di preghiera per difendere la famiglia
Un'ora di guardia: ciascuno è chiamato a farsi carico di un’ora in cui raccogliersi in preghiera per implorare a Dio di fermare il ddl Cirinnà e i soprusi che esso comporterebbe. A poco più di una settimana, sono state 10.000 le ore di preghiera promesse da 4500 persone. Ecco alcune testimonianze.
Così la Cirinnà legalizza nei fatti l'utero in affitto
Il portale per i professionisti del diritto di famiglia delle Edizioni Giuffré ilfamiliarista.it, in questi giorni molto citato da Repubblica e a suo modo autorevole, scrive che «fuori luogo – o frutto di palese ignoranza giuridica – sono le polemiche sull’utero in affitto». Ma non è così: questo argomento sembra piuttosto adatto al gioco delle tre carte.
Unioni civili, un governo da mettere alle corde. E il 30 gennaio tutti a Roma
La questione della famiglia non è un problema confessionale che riguarda i cattolici. È il tema centrale per il bene comune. Davanti a un attacco mortale come quello del ddl Cirinnà non si può accettare la logica del compromesso.
- LE UNIONI CIVILI CI COSTERANNO ALMENO 22 MILIONI, di T. Scandroglio
Contro la Cirinnà: l'appello e le firme dei giuristi
Il Centro studi Livatino ha avviato una raccolta di firme fra giuristi - magistrati, avvocati, docenti universitari di materie giuridiche, notai di differenti fori d’Italia - per esprimere preoccupazione e critiche al disegno di legge c.d. sulle unioni civili. Oltre 100 firme nelle prime 24 ore.
Una legge che ci costerà almeno 22 milioni di euro
Care unioni civili. Non è l’incipit di una lettera, né tantomeno un attestato di stima per il disegno di Cirinnà. Ma una constatazione di carattere meramente economico. Se passa la legge sulle Unioni civili sarà un bel salasso per le casse dello Stato. Lo dice la Ragioneria generale dello Stato.
No alla Cirinnà Le Sentinelle tornano in piazza
La famiglia ha in Italia una sua piccola legione composta da sentinelle che la presidiano per difenderla. Forse saranno poche queste sentinelle e con risicati mezzi materiali, ma sono forti delle loro armi culturali e spirituali. Tra queste ci sono le Sentinelle in Piedi che chiamano a raccolta tutti, per scendere in piazza nei prossimi giorni a difesa della famiglia e contro il disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili.
Unioni civili, mondo cattolico diviso e confuso
Sul ddl Cirinnà i politici cattolici, a parte qualche eccezione, hanno già scelto la strada del compromesso. L'approvazione di questa legge sarebbe un fatto gravissimo, e la discussione sull'adozione è solo un diversivo. Non richiedere con una sola voce il “no” a questa legge vorrebbe dire ritornare indietro alla “scelta religiosa”: sottomissione al potere politico.
LA BATTAGLIA NON SIA SOLO IN PARLAMENTO di P. Zola
«Famiglie scendano in piazza contro le unioni gay»
Parla Luisa Santolini, storica leader del Forum delle Famiglie dal 1994 al 2006: «Le manifestazioni in piazza sono un modo per dare voce a chi non ce l’ha e per mostrare che le famiglie sono una realtà concreta e viva, e vogliono contare per il bene di tutta la società».