È stato un voto di sfiducia a Renzi
E così Renzi è servito. "#Renziciricorderemo" è lo slogan che sintetizza l'evento di sabato mettendo nel mirino del popolo delle famiglie la sicumera del leader fiorentino. Tira oggi, tira domani, la gente comune si è resa conto che la leadership del paese è tutto tranne che moderata.
Ma a Renzi chi glielo fa fare?
Come mai il Renzi cattolico, boy scout e ossequioso delle gerarchie che avevamo conosciuto, ora decide di andare fino in fondo su questa triste faccenda? Ecco alcune possibili risposte...
30 gennaio, da Roma un solo messaggio: NO AL DDL CIRINNA'
Famiglie di tutta Italia, con grandi sacrifici personali arrivano a Roma per dire un “no” forte e deciso al ddl Cirinnà sulle unioni civili. Questo è il messaggio inequivocabile che parte dal popolo radunato al Circo Massimo. Scontro? A volerlo è Matteo Renzi, che ha dichiarato guerra alle famiglie e al popolo italiano per imporre una legge per soddisfare i desideri di qualche centinaio di persone.
- E RENZI "PAGA" ALFANO IN POLTRONE, di Ruben Razzante
- MA A RENZI CHI GLIELO FA FARE?, di Simone Pillon
«L’utero in affitto? Il suo vero nome è schiavitù della donna»
«La maternità surrogata è una nuova forma di schiavitù della donna che viene considerata esclusivamente come uno strumento per produrre bambini». Lo dice la filosofa parigina Anne-Sixstine Pérardel, che usa parole durissime contro l’utero in affitto, pratica che il ddl Cirinnà renderebbe lecita. La Pérardel ha partecipato al Simposio Internazionale in Vaticano sulle nuove forme di schiavitù e ha dichiarato la sua adesione al Family day. L'intervista.
di Lorenzo Bertocchi
Il popolo vuole una piazza di lotta, di G. Rusconi
Associazioni, movimenti, famiglie: ecco chi c'è di E. Broli
Associazioni, movimenti, famiglie: ecco chi ci sarà
Le sentinelle in piedi, Alleanza Cattolica, i Neocatecumenali, comitati aconfessionali e apartitici, Cielle, Scienza e Vita, Rinnovamento per lo Spirito, Tempi, le parrocchie, il Movimento per la Vita, il Forum delle Associazioni Familiari, gruppi cattolici e non. Ecco chik domani sarà al Circo Massimo per il Family day.
Così la Cirinnà causerà nuove discriminazioni
Il ddl Cirinnà dichiara a parole di tutelare nuove formazioni sociali in ragione della solidarietà e dell’amore che si vive in esse. Ma ne esclude esplicitamente alcune. Si producono così nuove forme di discriminazione, che penalizzano sempre i legami fondati sulla famiglia. Nuove discriminazioni che invece sembrano invitare alla autodichiarazione di condotta omosessuale davanti all’ufficiale di stato civile.
- Per san Tommaso è sodomia, di T. Scandroglio
San Tommaso e l'omosessualità
Oggi, 28 gennaio il ddl Cirinnà inizia il suo iter di approvazione in Senato. Ed oggi la Chiesa ricorda la figura di San Tommaso D’Aquino, Dottore della Chiesa. Che sarebbe senz'altro scandalizzato nel seguire il dibattito di questi giorni. Ecco infatti cosa scriveva il santo quasi 800 anni fa sulla "sodomia".
La comunità di don Benzi:«Anche noi ci saremo»
«Abbiamo aderito al Family day perché siamo in un momento storico importantissimo, oggi è necessario che la famiglia fondata sul matrimonio, così come indicato anche dalla nostra Costituzione, venga riaffermata». Lo dice Giovanni Ramonda, responsabile generale della Comunità Papa Giovanni XXIII.
Benvenuti i politici al Family day. Ma non dovrebbero manifestare in Parlamento?
Ci saranno anche loro, parlamentari di destra, sinistra e centro, sabato al Circo Massimo per il Family day: una folta pattuglia di parlamentari cattolici di vari partiti. Bene e bravi, ma questi parlamentari si sono battuti anche in Parlamento?LA COMUNITA' DI DON BENZI: ANCHE NOI CI SAREMO di L. Bertocchi
La Costituzione e i tre inganni delle unioni civili
Cosa è il matrimonio? La domanda non è retorica o banale. Si impone dati i tempi che viviamo. Tenterò di argomentare in modo laico, cioè senza appellarmi a principi di autorità, ma alla ragione umana e ad alcuni dati, come la Costituzione della Repubblica, che dovrebbero essere pacificamente condivisi dai cittadini. I Padri costituenti avevano consapevolezza che matrimonio e famiglia sono realtà che preesistono allo Stato.
Un milione in piazza? Non fateci ridere
Non sono state neanche 50mila le persone che hanno partecipato il 23 gennaio alle manifestazioni Lgbt per la legge Cirinnà in 99 piazze italiane. Eppure tutti i media hanno rilanciato con toni trionfalistici la cifra mirabolante fornita dagli organizzatori. Una strategia ben studiata...
Inaccettabili sono le stesse unioni gay
C’è chi tra i cattolici, ecclesiastici e laici, sostiene che nella società di oggi c’è una pluralità di unioni e che lo Stato le deve normare, l’importante è che non le equipari tra loro e, soprattutto, non le identifichi con il matrimonio. Questo viene ripetuto da molti con il seguente concetto: sì alle unioni civili, no alle adozioni. Ma affermare tutto ciò non corrisponde a quel che la Chiesa insegna.