Benvenuti i politici al Family day. Ma non dovrebbero manifestare in Parlamento?
Ci saranno anche loro, parlamentari di destra, sinistra e centro, sabato al Circo Massimo per il Family day: una folta pattuglia di parlamentari cattolici di vari partiti. Bene e bravi, ma questi parlamentari si sono battuti anche in Parlamento?LA COMUNITA' DI DON BENZI: ANCHE NOI CI SAREMO di L. Bertocchi
La Costituzione e i tre inganni delle unioni civili
Cosa è il matrimonio? La domanda non è retorica o banale. Si impone dati i tempi che viviamo. Tenterò di argomentare in modo laico, cioè senza appellarmi a principi di autorità, ma alla ragione umana e ad alcuni dati, come la Costituzione della Repubblica, che dovrebbero essere pacificamente condivisi dai cittadini. I Padri costituenti avevano consapevolezza che matrimonio e famiglia sono realtà che preesistono allo Stato.
Un milione in piazza? Non fateci ridere
Non sono state neanche 50mila le persone che hanno partecipato il 23 gennaio alle manifestazioni Lgbt per la legge Cirinnà in 99 piazze italiane. Eppure tutti i media hanno rilanciato con toni trionfalistici la cifra mirabolante fornita dagli organizzatori. Una strategia ben studiata...
Inaccettabili sono le stesse unioni gay
C’è chi tra i cattolici, ecclesiastici e laici, sostiene che nella società di oggi c’è una pluralità di unioni e che lo Stato le deve normare, l’importante è che non le equipari tra loro e, soprattutto, non le identifichi con il matrimonio. Questo viene ripetuto da molti con il seguente concetto: sì alle unioni civili, no alle adozioni. Ma affermare tutto ciò non corrisponde a quel che la Chiesa insegna.
Unioni civili, no grazie. Neppure i gay le vogliono
Oltre a Monica Cirinnà & Co. c’è qualcun altro che vuole le unioni civili? A dar retta a quello che è accaduto a Bologna parrebbe che le stesse coppie omosessuali siano assolutamente indifferenti a questa legge. Nel capoluogo, il registro delle unioni civili ha raccolto meno di dieci coppie dal 2014.
30mila coppie in attesa di adozione. La Cirinnà non serve ai bambini
Piuttosto che lasciare un bambino dentro un orfanotrofio, meglio sia adottato anche da una coppia omosessuale. Con questo ragionamento si giustifica la stepchild adoption prevista dal ddl Cirinnà. Ma le cose non stanno così.
PD DIVISO, QUIRINALE CONTRO: VOTO A RISCHIO di Ruben Razzante
«Contro le unioni civili, inutili e dannose. Torniamo a Roma»
Il conto alla rovescia è partito. Mentre mancano pochi giorni alla discussione in Aula del ddl Cirinnà, fra dieci giorni a Roma (30 gennaio, dalle ore 12 al Circo Massimo) tornerà il popolo pro-family. E' Massimo Gandolfini che abbiamo incontrato per saperne di più.
Appello dei giuristi contro la legge Cirinnà. Nuove firme
Il 13 gennaio il Centro studi Livatino ha reso pubblico un appello di oltre 100 giuristi - magistrati, avvocati, docenti universitari di materie giuridiche, notai di differenti fori d’Italia - per esprimere preoccupazione e critiche al disegno di legge sulle unioni civili.
30 gennaio, anche Bagnasco spinge il Family Day
Il presidente della CEI scende in campo con decisione per sostenere la manifestazione annunciata per il 30 gennaio in difesa della famiglia naturale e contro il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Per il cardinale Bagnasco l'iniziativa è «condivisibile» e l'obiettivo «decisamente buono».
10mila ore di preghiera per difendere la famiglia
Un'ora di guardia: ciascuno è chiamato a farsi carico di un’ora in cui raccogliersi in preghiera per implorare a Dio di fermare il ddl Cirinnà e i soprusi che esso comporterebbe. A poco più di una settimana, sono state 10.000 le ore di preghiera promesse da 4500 persone. Ecco alcune testimonianze.
Così la Cirinnà legalizza nei fatti l'utero in affitto
Il portale per i professionisti del diritto di famiglia delle Edizioni Giuffré ilfamiliarista.it, in questi giorni molto citato da Repubblica e a suo modo autorevole, scrive che «fuori luogo – o frutto di palese ignoranza giuridica – sono le polemiche sull’utero in affitto». Ma non è così: questo argomento sembra piuttosto adatto al gioco delle tre carte.
Unioni civili, un governo da mettere alle corde. E il 30 gennaio tutti a Roma
La questione della famiglia non è un problema confessionale che riguarda i cattolici. È il tema centrale per il bene comune. Davanti a un attacco mortale come quello del ddl Cirinnà non si può accettare la logica del compromesso.
- LE UNIONI CIVILI CI COSTERANNO ALMENO 22 MILIONI, di T. Scandroglio