Dieci certezze nelle elezioni statunitensi
Nonostante la proclamazione mediatica della vittoria di Biden, non vi è ancora alcuna certezza su chi sarà il prossimo presidente degli Usa. Delle elezioni americane abbiamo però già dieci certezze, dal numero record di elettori (l'affluenza maggiore dal 1900) fino alla misconosciuta vittoria nel referendum pro life della Louisiana, che nessun broglio o riconteggio cancellerà
I media proclamano Joe Biden presidente degli Usa
Joe Biden ha vinto, è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Lo dicono le televisioni americane a reti unificate, lo ribadiscono i media di tutto il mondo, compresi quelli italiani. Arrivano le prime congratulazioni, ufficiali e non, da tutti i governi partner degli Usa. Ma Biden non ha ancora vinto. Lo spoglio non è ancora concluso e i ricorsi legali repubblicani sono appena iniziati
- DIECI CERTEZZE SUL VOTO USA di Marco Respinti
Biden presidente prima ancora della proclamazione
Il quarto giorno di spoglio dei voti delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti si conclude con un vantaggio risicato di Biden in gran parte degli Stati ancora contesi. Il candidato democratico ha ormai conquistato sicuramente 253 grandi elettori, gliene mancano appena 17 per vincere la Casa Bianca. Trump concederà la sconfitta? Intanto Ocasio Cortez chiede già le liste (di proscrizione) dei trumpiani
Brogli anti-Trump? Sospetti più che fondati
Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Georgia: in questi Stati decisivi per l'assegnazione della vittoria è stato misteriosamente bloccato il conteggio delle schede durante la notte mentre Trump era nettamente in vantaggio. Poi, dopo la sospensione, altrettanto misteriosamente Biden passa in vantaggio.....
Poste, giudici e morti votanti. Le peggiori elezioni
Le elezioni del 2020 saranno ricordate per i voti postali, per l'inaffidabilità delle regole del voto anticipato e per i morti che votano (il più anziano ha quasi 200 anni). Però guai a parlare di "brogli", perché scatta l'accusa di diffondere fake news e Twitter cancella i commenti. Alla fine saranno i giudici della Corte Suprema a sentenziare sulla regolarità del voto. E non è una bella notizia
Vince Joe Biden, chi ha dubbi sul voto è un "eversivo"
Elezioni Usa, secondo giorno. Non c'è ancora un presidente eletto ufficialmente, Biden proclama la sua vittoria "certa" alla mezzanotte (ora italiana), ma Trump non concede la sconfitta. La campagna repubblicana sospetta che vi siano stati brogli elettorali negli Stati chiave, ma chiunque ne parli viene censurato da Twitter per diffusione di fake news.
Vienna nelle mire dell'islamismo. Non da adesso, da sempre
L’attentato di Vienna non è stato una sorpresa né per gli austriaci né per gli analisti. Come in Francia anche in Austria l’islam sta vincendo avendo negli anni costruito enormi comunità musulmane. E Vienna è sempre stata nel cuore della propaganda jihadista, fin dal 1683. Questa è solo l'ultima variante di un conflitto antico
Un'America spaccata è ancora in attesa del presidente
Non è ancora possibile sapere chi sarà il prossimo presidente. Di sicuro Biden non ha ottenuto quella vittoria rapida che i sondaggi pronosticavano e si è infranta "l'onda blu" prevista da tutti i grandi media. Emerge ancor più chiaramente il quadro di un'America spaccata su più fronti: la differenza fra una popolazione urbana relativista e una rurale religiosa, le coste liberal e un entroterra repubblicano nel Sud e in parte del Midwest. E anche le minoranze etniche si stanno colorando di rosso, il colore repubblicano. In ogni caso Trump, dato per spacciato, porta invece a casa una vittoria morale, tenendo duro fino all'ultimo.
ABBY JOHNSON: "HA FATTO PIU' TRUMP PER IL NASCITURO DI TUTTI GLI ALTRI PRESIDENTI" di Valerio Pece
Il giorno più lungo. Negli Usa è giunto l'Election Day
La grande attesa è finita: oggi è l’Election Day negli Stati Uniti. Dopo la campagna elettorale più costosa di sempre, 14 miliardi di dollari spesi dalle due parti, domani si incomincerà a capire chi sarà il presidente degli Stati Uniti, che maggioranza avrà il Congresso e chi vincerà nelle elezioni di 11 Stati. Quasi certamente non lo sapremo domani.
Bolsonaro condanna l'aborto, Fernandez no...e la Chiesa?
Se il Brasile compie decisi passi avanti per la difesa della vita umana nascente, l’Argentina di Alberto Fernandez si impegnano invece a velocizzare l’approvazione della piena liberalizzazione dell’aborto nel paese. I vescovi locali si sono schierati a favore dei bambini indifesi, ma allora perché la Santa Sede condanna il primo leader mentre supporta il secondo?
Tutta la debolezza di Joe Biden nelle email del figlio
Tony Bobulinski è il testimone che, a Fox News, ha dichiarato di sapere tutto sui loschi affari, in Ucraina e in Cina, di Hunter Biden, figlio di Joe. La notizia vera è che… non fa notizia. Ma il dubbio indebolisce Biden, anche di fronte ai suoi rivali democratici.
Il jihad in Africa si espande verso il Sud del continente
Quasi la metà degli Stati africani sono in stato d'emergenza. Nella maggior parte dei casi la causa è il jihad, la guerra santa intrapresa da gruppi armati legati ad al Qaeda e all’Isis, che conquista territori sempre più vasti. Non solo operano nelle aree tradizionali del jihadismo, come il Sahel, il Nord Africa e il Corno d'Africa, ma si espandono nell'Africa centrale e meridionale