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MEDIO ORIENTE

L'incontro di Beirut che lancia il nuovo asse Hamas-Iran

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A Beirut si sono incontrati i leader di Hezbollah, Hamas e Jihad Islamica palestinese. Non è la prima volta. L'incontro avviene in un contesto di piena collaborazione fra il partito armato sciita di Hezbollah e i partiti islamisti sunniti. Con la benedizione (e non solo) dell'Iran.

Esteri 26_10_2023
L'incontro di Beirut che lancia il nuovo asse Hamas-Hezbollah

A Beirut si sono incontrati i leader di Hezbollah, Hamas e Jihad Islamica palestinese. Non sappiamo quando, perché l’incontro era “segreto”. Ma sono stati gli Hezbollah stessi, ieri pomeriggio, a diffondere la notizia e le foto dell’incontro, una volta che i partecipanti erano già al sicuro. Lo scopo dell’incontro era quello di “ottenere una vittoria piena della resistenza” a Gaza. Si tratta di un evento inconsueto, soprattutto per la pubblicità che gli è stata data. Ma non è il primo, né è un incontro isolato. Avviene infatti in un contesto di piena collaborazione fra il partito armato sciita di Hezbollah e i due maggiori partiti islamisti sunniti palestinesi. E alle spalle dell’alleanza c’è il lavoro dell’Iran, ormai sempre più palese, anche se ufficialmente defilato.

L’incontro di Beirut secondo il comunicato di Hezbollah ha coinvolto il leader del partito sciita Hassan Nasrallah, il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri e il capo della Jihad islamica Ziad al-Nakhala. “È stata fatta una valutazione delle posizioni internazionali assunte e di ciò che le parti dell'Asse della Resistenza devono fare per ottenere una vittoria piena della resistenza a Gaza e in Palestina e per fermare la brutale aggressione”, ha dichiarato Hezbollah. “C'è stato un accordo sul proseguimento del coordinamento” fra i tre gruppi.

Che Hezbollah si stia coordinando con Hamas è abbastanza evidente. Basti vedere che, dal giorno dell’attacco al Sud di Israele, il 7 ottobre, anche Hezbollah ha iniziato a condurre operazioni di guerriglia (per ora a bassa intensità) al confine fra Israele e Libano. La risposta dell’esercito israeliano è già costata alla formazione sciita la perdita di 40 uomini. Mentre 200mila civili israeliani sono stati evacuati dall’area vicina agli scontri.

Ma è il concetto di “Asse della Resistenza” che indica la nascita di un’alleanza più strutturata fra gli sciiti al Nord e i sunniti al Sud.

Nell’aprile 2023, Nasrallah ha ospitato anche il leader di Hamas Ismail Haniyeh insieme ad Arouri durante un periodo di escalation contro Israele. Trenta razzi sono stati lanciati contro Israele il 6 aprile, il primo giorno di Pasqua. Nasrallah ha anche incontrato i vertici della Jihad islamica palestinese e di Hamas a settembre e probabilmente anche il 2 ottobre, prima dell’attacco del 7 ottobre.

Il Wall Street Journal, citando fonti di Hamas e Hezbollah, ha riferito che la Forza Qods abbia direttamente contribuito a pianificare l’attacco e ha concordato la sua realizzazione durante l’incontro a Beirut il 2 ottobre con i leader di Hamas e Hezbollah.

Secondo funzionari occidentali ed egiziani, quando l'attacco è iniziato il 7 ottobre, Hamas ha contattato funzionari della Guardia Rivoluzionaria iraniana e di Hezbollah all’estero per informarli che l’assalto era iniziato. Da allora, la Guardia Rivoluzionaria, Hezbollah, Hamas e altre milizie della regione affermano di essere in stretto contatto per coordinare le loro attività. Il comandante della Forza Qods (la Guardia Rivoluzionaria che opera all’estero) Esmail Qaani si è recato nei giorni scorsi in Libano per consultarsi con funzionari di Hamas e Hezbollah, con leader militanti e con un consigliere iraniano.

I combattenti del gruppo militante islamico palestinese avrebbero ricevuto un addestramento specializzato al combattimento in Iran, sempre secondo fonti del Wall Street Journal vicine a Hamas. Circa 500 militanti di Hamas e della Jihad islamica palestinese, avrebbero partecipato alle esercitazioni di settembre, guidate da ufficiali della Forza Qods. Hanno partecipato anche alti funzionari palestinesi e il generale Esmail Qaani in persona.

L’intelligence statunitense non conferma questi fatti. Forse perché non ha sufficienti informazioni precise e affidabili. O forse perché teme un allargamento del conflitto se accusa l’Iran troppo duramente. È però Hamas stesso che sfoggia pubblicamente il sostegno che sta ricevendo dalla Repubblica Islamica: “Hezbollah e l’Iran ci hanno sostenuto con armi, consulenza e tecnologia”, ha dichiarato Khaled Meshaal, un alto funzionario di Hamas a Doha, in un'intervista ad Al Arabiya.