Sanzioni, la Russia accusa il colpo
Dopo averlo negato per mesi, il Cremlino, per bocca del ministro delle Finanze Anton Silouanov, ammette le sue perdite: 40 miliardi di dollari, 90-100 miliardi per il calo del prezzo del greggio. E il gigante del petrolio Rosnef ha bisogno di aiuti per altri 40 miliardi di dollari.
Hagel licenziato, ultimo bluff di Obama
Barack Obama licenzia il segretario alla Difesa Chuck Hagel, ritenuto responsabile dei mancati successi militari contro il Califfato. Ma la politica di Obama sembra celare un bluff: ritirarsi dal mondo e disinteressarsi della stabilità nelle aree strategiche, per conservare un vantaggio economico.
Ferguson, l'ira di una comunità mai integrata
Il poliziotto che uccise Michael Brown, un ragazzo nero disarmato, è stato assolto e subito scoppia la rivolta popolare degli afroamericani. Si riaccende la questione di questa comunità emarginata dal resto della popolazione statunitense. Nonostante abbia una folta rappresentanza al Congresso.
Pedofili a servizio di sua Maestà: da loro niente scuse
Agenti segreti a servizio di Sua Maestà, ma più spesso complici di orchi pedofili. Se due anni di martellante campagna avevano persuaso il mondo che la spectre dei pedofili fosse il Vaticano, quello che sta succedendo nella civilissima Inghilterra dovrebbe cambiare il corso della storia.
Kenya nel mirino dei fondamentalisti islamici
La strage avvenuta venerdì scorso a Mandera, nel nord del Kenya, quando gli jihadisti del fronte al Shabaab hanno diviso i passeggeri di un bus e massacrato i non musulmani, è l'ultimo episodio di una lunga catena di attentati di matrice jihadista. Gli attacchi si concentrano nel nord est del paese.
La Cina che verrà, crisi economica e persecuzione dei cristiani
Diminuzione della domanda e squilibrio demografico conseguenza della politica del figlio unico, stanno spingendo la Cina popolare verso una crisi economica che sarebbe devastante per tutto il mondo. Intanto però il governo di Pechino lancia campagne di distruzioni di chiese, come a Wenzhou la "Gerusalemme cinese".
Il Califfato è già in Africa alle nostre porte
L'Isis consolida le sue posizioni in Iraq e in Siria. Ma è ormai il minore dei problemi: altri gruppi jihadisti si uniscono alla causa e costruiscono succursali del Califfato lontano dal suo epicentro. Vere "province" del nascente impero jihadista si sono costituite nel Sinai (Egitto) e a Derna, in Libia. A due passi dall'Italia.
Una voce profetica in Terra Santa
Per padre David Neuhaus, vicario del Patriarcato Latino di Gerusalemme, il problema mediorientale nasce dall'interpretazione ideologica della religione. Una visione in cui "Dio combatte il mio nemico, al mio fianco". Serve scardinare questa logica, come ha cercato di fare Papa Francesco.
Identikit del perfetto jihadista europeo
Depresso, nato da famiglia atea, più raramente da genitori musulmani immigrati, solo, grande frequentatore di social network. È l'identikit del perfetto jihadista europeo, pronto a partire volontario per il Califfato dove trovare una nuova identità islamica fanatica. È questo il prodotto dello studio del francese Cpdsi.
All'origine della guerra fra l'islam e l'ebraismo
Il massacro compiuto da due palestinesi nella sinagoga di Har Nof, sobborgo di Gerusalemme, riporta la guerra alla sua antica origine. Gerusalemme è la sede del Tempio che gli ebrei hanno rinunciato a ricostruire. E la sede di Al Aqsa, sorta sulle rovine del Tempio, luogo santo dell'islam.
Nel solo 2013, quasi 18mila morti per atti di terrorismo
Nel 2013 il terrorismo ha ucciso 17.958 persone: 61% in più che nel 2012. È quanto emerge dall’Indice globale del terrorismo 2014, pubblicato dall’Institute for Economics and Peace. Lo studio, condotto su scala globale, non rintraccia alcuna correlazione fra terrorismo e povertà. L'islam è il maggior ispiratore.
Gerusalemme insanguinata un odio primordiale
Massacro palestinese in una sinagoga: quattro ebrei uccisi a sangue freddo all'arma bianca. Mai si era vista una violenza così gratuita e un odio primordiale, accanirsi soprattutto contro i simboli religiosi. È il frutto del tramonto della politica, ormai incapace di mediare.