La tregua non reggerà ma è già un passo avanti
Le diplomazie di Washington e Mosca lo interpretano in due modi diversi. E il presidente siriano Assad dichiara che la guerra continua. Ma l'accordo di Monaco per una tregua è già un passo avanti. Perché gli eserciti impegnati in Siria stanno realizzando che nessuno possa realmente vincere.
I belati di un ex rivoluzionario: il caso Tsipras
La Grecia è paralizzata. Oltre che dalla crisi economica, il Paese è da dieci giorni bloccato da una lunga sfilza di scioperi. Una protesta trasversale: incrociano le braccia gli agricoltori e gli allevatori (settore che in Grecia dà il 12% del Pil), i commercianti, i pescatori, gli autisti e perfino i giornalisti.
Turchi e sauditi sono pronti a invadere la Siria
Dopo la pausa forzata nei negoziati di Ginevra, la guerra in Siria può assistere a svolte improvvise. La Turchia chiede da due anni di occupare una zona cuscinetto, nella Siria settentrionale. Ora si preparerebbe a occuparla unilateralmente. L'Arabia Saudita, dal canto suo, ventila l'ipotesi di inviare truppe di terra, più contro Damasco che contro l'Isis. Russia, Siria e Iran protestano e preparano contromisure.
Diritti da “leccare”: francobolli gay firmati Onu
Sei francobolli distribuiti dalle Nazioni Unite. Fin qui niente di nuovo, capita che l’Onu lo faccia in particolari ricorrenze. Ma lo strano è che i sei francobolli celebrano – se qualcosa ci fosse da celebrare – la condizione omosessuale e la teoria del gender. L’iniziativa si inserisce nella Campagna “Lgbt Liberi ed Uguali”
Uccisione di Regeni, non ci sono risposte facili
Le circostanze della morte dello studente italiano sono tutte da chiarire. Ed è sospetto che in Europa si sia puntato subito il dito contro il "tiranno" El Sisi. Tutto è possibile ma certamente i servizi segreti non commetterebbero mai l'errore di uccidere uno straniero.
Sospesi i negoziati, infuria la battaglia di Aleppo
Ufficialmente “sospesi” fino al 25 febbraio i colloqui di pace per la Siria, la battaglia infuria alle porte di Aleppo dove le forze leali al regime di Assad, anche grazie ai raid russi, sono riuscite a rompere l’assedio di due villaggi sciiti che erano isolati da quasi quattro anni.
Il virus Zika è imbattibile per “trasmettere” l’aborto
É il virus del momento. Quest’anno niente presunte aviarie o suine, e nemmeno il flagello autentico di Ebola, per ora circoscritto e neutralizzato. É Zika, il virus venuto dal Brasile. In realtà, i suoi effetti sono meno nocivi di un'influenza. Ma l’Oms, così come altre organizzazioni che da anni cercano di introdurre l’aborto nella legislazione brasiliana, stanno utilizzando l’allarme Zika come grimaldello per far saltare, dove ancora c’è, il divieto all’aborto.
L'ULTIMA DEGLI ECO-ABORTISTI: L'EPIDEMIA COLPA DELLA CHIESA di Anna Bono
L’ultima degli eco-abortisti: l’epidemia colpa della Chiesa
L’Organizzazione mondiale della Sanità ancora non aveva dichiarato il virus Zika un’emergenza mondiale che già era scesa in campo la International Planned Parenthood Federation sostenendo che contraccezione e aborto devono essere inclusi nelle misure da intraprendere contro l’epidemia in atto in America Latina.
Fuga, emigrazione, integrazione: l'esempio di Mehereta
Fuga dal proprio paese, attraversata nel deserto, inserimento in una società del mondo industriale, una vita che ricomincia da capo. E' ciò che vivono milioni di emigranti. Qui raccogliamo la testimonianza di Mehereta Baruch Ron, vicesindaco di Tel Aviv, giunta in Israele dall'Etiopia a 10 anni: un esempio di come un'integrazione di successo sia possibile.
Messico, una frontiera fra violenza e fede vitale
Conto alla rovescia per il prossimo viaggio di Papa Francesco in Messico. La realtà locale è drammatica: violenza, traffico di droga, sacche di povertà in cui proliferano nuove Sette. Ma anche terra di una Chiesa giovane e vitale. Parla padre Armando Flores Navarro rettore del Pontificio Collegio Messicano a Roma
Iowa, primarie con grandi sorprese
Iowa, si è conclusa con grandi sorprese la prima tornata delle elezioni primarie statunitensi, tappa iniziale di un percorso che si concluderà con l'elezione del prossimo presidente. Sorprese, soprattutto, in campo repubblicano, dove si sgonfia il mito di Donald Trump e si afferma anche Rubio, mentre il vincitore è Ted Cruz.
E la zanzara egizia punge a favore dell’aborto
Gli abortisti hanno arruolato anche la zanzara “egizia” che induce lo Zika, malanno virale che nelle donne incinte può generare malformazioni fetali. ma per il direttore dell’Oms «non è ancora stabilito un rapporto causale tra infezione da virus Zika e malformazioni alla nascita». Nessuno gli dà ascolto.