Bannon, cosa pensa davvero l'ideologo "nero" di Trump
Martedì 5 aprile, Steve Bannon ha lasciato il suo incarico al Consiglio di Sicurezza Nazionale (Nsc). Per i nostri giornali è ancora lui, l'ideologo "nero" dell'amministrazione Trump. Cosa pensa veramente? Vi proponiamo il suo intervento alla conferenza dello Human Dignity Institute, in Vaticano, del 27 giugno 2014, dove espone per filo e per segno il suo pensiero.
Martedì 5 aprile, Steve Bannon ha lasciato il suo incarico al Consiglio di Sicurezza Nazionale (Nsc). Non compare più nella lista dei suoi membri, stando a fonti della Casa Bianca. A dire il vero, si tratta di una rimozione pressoché solo formale, così come puramente formale era stata la sua nomina. Bannon, infatti, non ha avuto accesso alle riunioni dell’Nsc. Sarebbe improprio anche affermare che sia stato “sostituito” dal generale McMaster, che è invece subentrato al dimissionario generale Flynn, colpito dallo scandalo delle telefonate segrete con l’ambasciatore russo di Washington. Steve Bannon, a capo del network di siti conservatori Breitbart, conserva il suo incarico principale: capo stratega alla Casa Bianca.
Questo piccolo rimpasto ha avuto una notevole eco sui media di tutto il mondo, inclusi quelli italiani. Perché Steve Bannon è diventato l’uomo nero di questa amministrazione. E il rimpasto che lo riguarda è servito come pretesto per scatenare di nuovo un coro di condanne nei suoi confronti. Su di lui si sono dette e si continuano a dire cose che, finora, erano riservate al curriculum dei più sanguinari dittatori. Nella stragrande maggioranza dei casi, gli articolisti che ne parlano si affannano a dimostrare il suo estremismo di destra con citazioni (volutamente o meno) fraintese. Al punto di ritenere che sia un allievo di Satana. La Nuova Bussola Quotidiana aveva già intervistato in merito Austin Ruse, cattolico, uno dei principali leader del movimento pro-life americano. Aveva smentito buona parte delle voci che circolavano sul conto di Bannon e ci aveva aiutato a capire meglio chi fosse realmente.
Nel bel mezzo di questa nuova tempesta di insulti, La Nuova Bussola Quotidiana vi ripropone la traduzione in italiano dell’intervento (in teleconferenza) di Steve Bannon alla conferenza tenuta in Vaticano dallo Human Dignity Institute il 27 giugno 2014. Da questo intervento e dalla sessione di domande e risposte sono state attinte quasi tutte le citazioni che dimostrerebbero la vicinanza di Bannon con l’estrema destra. A prescindere da quel che si possa pensare sul consigliere di Trump e sulle sue idee politiche, il transcript di questo intervento in Vaticano dimostra invece il contrario: non c’è alcuna filiazione con l’estrema destra europea o con filosofi di riferimento di quell’area come Julius Evola e Aleksandr Dugin. Né si nota alcuna particolare simpatia per la Russia di Putin. Ma neppure si trova un aperto sostegno ai partiti della cosiddetta “destra populista” europea, solo la constatazione delle cause che hanno portato alla loro ascesa. Lasciamo che il lettore si faccia un’idea personale sulla fonte diretta.
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