Nepal, il dramma di madri e bimbi “deportati”
Dalle rovine del Nepal emerge un altro dramma. È quello nascosto delle mamme surrogate, donne che hanno prestato il loro utero per fare nascere bambini che andranno a coppie dall’altra parta del mondo. L’esercito israeliano ha creato un ponte aereo per rimpatriare non solo turisti, ma anche un gruppo di madri surrogate nepalesi e i loro neonati. È la solidarietà "selettiva" dell'Occidente.
I figli dimenticati della guerra del Vietnam
Il triste destino dei "montanari", cristiani che combatterono al fianco degli americani e che intralciarono l'avanzata dei Viet Cong, frenandone a lungo l'offensiva: abbandonati al loro destino dagli americani in ritirata, sono ancora perseguitati, deportati e arrestati dal governo di Hanoi come "nemici del popolo".
Vietnam, paese di martiri nonostante la "liberazione"
Sono passati 40 anni dalla cosiddetta "liberazione" del Vietnam, avvenuta con la presa di Saigon il 30 aprile 1975. La lunga guerra è conosciuta solo a metà. Si dimentica lo sterminio di classe condotto dai comunisti: 1 milione e 670mila morti. I cattolici come il cardinale Van Thuan, vennero sistematicamente perseguitati.
Tumulti razziali, il volto oscuro dell'America
I disordini a Baltimora dimostrano che la questione razziale è tutt'altro che superata negli Stati Uniti. Ma la vera discriminazione non è contro gli afro-americani in generale bensì contro i poveri. La prima causa è demografica: in città come Baltimora i bianchi sono una minoranza e hanno paura. Poi c'è il problema del "razzismo al contrario"...
Burundi, torna l'incubo della guerra tra Tutsi e Hutu
Tutsi e Hutu di nuovo in guerra in Burundi dopo la decisione del presidente Hutu in carica, Pierre Nkurunziza, di candidarsi per un terzo mandato alle prossime elezioni generali di giugno. Migliaia di persone nella capitale Bujumbura sono scesi in piazza, le forze dell’ordine hanno sparato. Si contano già morti e feriti.
Libia, anche l'Onu lascia l'Italia da sola
L'Italia è sola nella lotta ai trafficanti di esseri umani nel Mediterraneo. Anche l'incontro del premier Matteo Renzi con Ban Ki-moon è finito con un nulla di fatto: il segretario generale dell'Onu auspica che gli emigranti siano accolti in Italia. A questo punto può essere presa in considerazione un'azione autonoma.
Libia, all'origine della crisi nel Mediterraneo
Il centro dei nostri pensieri è sempre occupato dalla gigantesca tratta degli esseri umani nel Mediterraneo. A volte, scorrendo le notizie, si dimentica quale sia la sua origine: la Libia lacerata da una nuova guerra civile. La Nuova Bussola Quotidiana ne ha parlato con Michela Mercuri.
Genocidio armeno, la memoria della diaspora
La caratteristica più importante delle celebrazioni della memoria del genocidio armeno, è la sua dimensione globale. Non è stata solo la giornata dei discorsi ufficiali (e delle nuove polemiche) a Erevan, è stato il momento della diaspora armena, che non ha affatto reciso le sue radici, ora chiede di ricordare il suo passato e di riconoscerlo per quello che fu: un genocidio.
Da pornodivo gay a testimone della fede
Napa, capoluogo dell’omonima valle della California, ha dato i natali, 45 anni fa, a Joseph C. Sciambra, uno dei più noti porno-attori della galassia omosessuale. Oggi però è un ex, pentito e attivissimo sul fronte opposto, un vero apostolo della fede da che, nel 1999 si è convertito, anzi riconvertito al cattolicesimo.
L'Armenia ricorda il genocidio, la Turchia la boicotta
La Chiesa Apostolica Armena ha canonizzato le vittime del genocidio del 1915. E oggi sono attesi a Erevan numerosi capi di Stato, fra cui Putin e Hollande, per la memoria del "Grande Male". Ma la Turchia ha adottato una raffinata strategia di boicottaggio, celebrando lo stesso giorno la sua vittoria a Gallipoli.
Volete aiutare l’Africa? Non cancellate il suo debito
«Urge la globalizzazione della solidarietà al posto della globalizzazione della discriminazione e dell’indifferenza». Lo ha detto tempo fa papa Francesco, ma è frequente il caso che gli aiuti internazionali continuino a essere erogati ai Paesi dove regnano malgoverno e corruzione. In Africa, soprattutto.
Emigrazione, gli africani contestano i loro leader
Emigranti africani due volte vittime: del malgoverno dei loro paesi d'origine e poi di scafisti senza scrupoli. L'Ue deve ricorrere a un piano d'emergenza. Ma l'Unione Africana resta indifferente alla tragedia. La stampa locale sta iniziando ad accorgersene, a giudicare da alcuni ultimi editoriali molto forti, come quello di Le Quotidien, del Senegal.