Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Apollinare a cura di Ermes Dovico

Esteri


Dichiariamo guerra all'Isis
E non lo combattiamo
TERRORISMO

Dichiariamo guerra all'Isis E non lo combattiamo

Esteri 25_03_2016

Uno dei paradossi più stridenti dell'ultima ondata di terrorismo è che: noi europei abbiamo dichiarato guerra all'Isis due anni fa, vi abbiamo partecipato con il minimo indispensabile di forze aeree e non abbiamo preso contromisure efficaci per difenderci dalle inevitabili rappresaglie. E' il caso del Belgio che partecipa alla Coalizione e pare non essersene neppure accorto.


Troppo ambigue quelle condanne islamiche al jihad
TERRORISMO

Troppo ambigue quelle condanne islamiche al jihad

Esteri 24_03_2016

Dopo gli attentati di Bruxelles, ennesima tragedia sul suolo europeo, arrivano immancabili anche le condanne della galassia di organizzazioni che fanno capo ai Fratelli Musulmani. Sono condanne limitate e opportunistiche, però. Le stesse organizzazioni si sono infatti espresse anche a favore della lotta armata in altre circostanze. Manca una condanna al jihad in sé.


Bruxelles e non solo: due attentati alla settimana
JIHAD

Bruxelles e non solo: due attentati alla settimana

Esteri 24_03_2016 Anna Bono

Dall'inizio del 2016, i gruppi armati jihadisti hanno compiuto, in media 2 attentati alla settimana. I riflettori dei media si accendono soltanto quando sono coinvolti cittadini occidentali, come nel caso degli attentati in Costa d'Avorio e Burkina Faso. Ma sarebbe un errore trascurare il fenomeno, perché il terrorismo in Africa è strettamente collegato a quello in Europa.


La guerra globale che il jihadismo ci ha dichiarato
DOPO BRUXELLES

La guerra globale che il jihadismo ci ha dichiarato

Esteri 24_03_2016 Anna Bono

Bruxelles è purtroppo solo l'ultimo di una serie di attentati e attacchi portati a termine dai gruppi jihadisti in tutto il mondo. Se ne contano 2 a settimana, solo dall'inizio di quest'anno. Ma dalle organizzazioni politiche islamiche non arriva alcuna condanna chiara, ma tanti troppi distinguo sulla legittimità della lotta armata jihadista.


Obama e l'assist ai dissidenti in casa di Castro
VISITA STORICA A CUBA

Obama e l'assist ai dissidenti in casa di Castro

Nell'ultimo giorno della sua visita a L'Avana il presidente Usa ha espresso parole chiare a favore degli oppositori: «Tutti devono avere lo stesso peso di fronte alla legge e il diritto di dire quello che pensano senza paura, di criticare i loro governi, organizzarsi senza essere arrestati, praticare la loro fede pubblicamente, oltre a scegliere il loro governo con elezioni democratiche».


Pillitteri: "Chi doveva prevenire ha scelto di non vedere"
L'INTERVISTA

Pillitteri: "Chi doveva prevenire ha scelto di non vedere"

Martino Pillitteri, corrispondente del sito Vita International da Bruxelles, spiega a La Nuova Bussola Quotidiana come la città ha vissuto il suo giorno nero degli attentati. E come la minaccia islamista si sia formata nel corso dei decenni, ignorata dalle autorità nel nome di un fallimentare progetto di integrazione a Molenbeek.


I fattori scatenanti del jihad in Belgio
TERRORISMO

I fattori scatenanti del jihad in Belgio

Esteri 23_03_2016

Che cosa spinge un giovane nato e cresciuto in Belgio a diventare un jihadista? La domanda diventa urgente dopo gli attentati all'aeroporto e alla metropolitana nella capitale d'Europa. I fattori scatenanti sono un'overdose religiosa, ma anche disagio, disoccupazione, ghettizzazione e schizofrenia identitaria.


Bruxelles alle prese con il jihad cresciuto in casa
ATTENTATI

Bruxelles alle prese con il jihad cresciuto in casa

Gli attentati a Bruxelles ci costringono a interrogarci sullo jihadismo cresciuto in casa. Due punti di vista differenti: per Martino Pillitteri, corrispondente del sito Vita International a Bruxelles, lo jihadismo è una scelta di vita ideologica e la colpa è attribuibile a chi ha lasciato crescere il fenomeno, per motivi di opportunità politica. Per Valentina Colombo, la ghettizzazione e l'alienazione sociale sono invece cause importanti del jihad in Europa.


Bruxelles, la nuova strategia dell'Isis
JIHAD

Bruxelles, la nuova strategia dell'Isis

Esteri 22_03_2016

Perché l’ISIS – che, dai primi commenti, sembra il responsabile dell’attentato – ha colpito a Bruxelles? Non basta la sola spiegazione della «vendetta» per l’arresto in Belgio del super-terrorista Salah. Occorre scavare nell’ideologia dei nuovi signori del terrorismo, consultando qualche oscura pubblicazione dell’estremismo ultra-fondamentalista islamico che ci dà però la chiave per capire che cosa sta succedendo.

LA CRONACA di Stefano Magni

I QUARTIERI-CALIFFATO NEL CUORE DELL'EUROPA di Gianandrea Gaiani


Bruxelles sotto attacco. Colpiti aeroporto e metro
JIHAD

Bruxelles sotto attacco. Colpiti aeroporto e metro

Bruxelles sotto attacco. A quattro giorni dall'arresto di Salah Abdeslam (implicato nell'attacco di Parigi), una bomba esplode alle otto di questa mattina nell'aeroporto internazionale Zaventem. Poco dopo, un secondo ordigno viene fatto detonare nella stazione della metropolitana di Maalbeek. La capitale europea è sotto assedio.

I QUARTIERI CALIFFATO NEL CUORE DELL'EUROPA di Gianandrea Gaiani


I dissidenti cubani denunciano:
"la repressione aumenta"
VISITA DI OBAMA

I dissidenti cubani denunciano: "la repressione aumenta"

La visita del presidente americano a Cuba è salutata da un coro di ottimisti. L'isola caraibica è pronta alla sua liberazione? Non ne sono convinti gli esuli, gli oppositori del regime di Castro. La NBQ ha intervistato Armando De Armas, Carlos Carralero e Joel Rodriguez de Riveron. Che ci spiegano come il regime, legittimato da Obama, sia diventato più repressivo.


I quartieri-Califfato nel cuore dell'Europa
TERRORISMO

I quartieri-Califfato nel cuore dell'Europa

Esteri 20_03_2016

La cattura di Salah Abdeslam, dopo quattro anni di caccia all'uomo, avviene nel suo quartiere, a Molenbeek, nella regione di Bruxelles. E' un'ulteriore dimostrazione che esistono, in Europa, dei veri e propri califfati in miniatura, in cui vige la shariah e cresce il terrorismo. Ecco come siamo arrivati fino a questo punto.