L'oro nero alimenta il conflitto fra sauditi e iraniani
L'Arabia Saudita ha innalzato bruscamente il livello di scontro con l'Iran. I motivi sono anche economici. Dopo aver tentato di strangolare economicamente il regime di Teheran, abbassando il prezzo del petrolio, Riyad vede la sua strategia andare in fumo dopo l'accordo sul nucleare iraniano.
L'Arabia Saudita riaccende il conflitto con gli sciiti
Il 2 gennaio 2016 è il giorno in cui l’Arabia Saudita ha riacceso il conflitto sunnita-sciita a livello globale. Sono state compiute 47 esecuzioni capitali di "terroristi", fra cui anche lo sceicco sciita Nimr Baqir al-Nimr. La notizia ha subito provocato la frattura del mondo islamico.
SE FOSSI UNO SCIITA IN ARABIA SAUDITA di Tarek Heggy
Follia gender A Madrid sfilano i Re Magi donna
A Madrid arrivano le Regine Maghe. Melchiorra e Gasparra sfileranno per le vie della capitale spagnola. Non è un anticipo di carnevale, bensì l’ultima trovata di Ahora Madrid, partito di area levantina che vuole introdurre le quote rosa anche nel famoso trio dei Re Magi. Ci sarà invece Baldassarre perché tradizione vuole che sia nero e quindi in regola con il politicamente corretto.
Boko Haram sconfitto? Tragiche bugie di regime
Cresce in Nigeria il bilancio delle vittime delle azioni terroristiche messe a segno dai jihadisti Boko Haram a partire dal giorno di Natale. Gli ultimi attacchi sono stati compiuti appena pochi giorni dopo che il presidente annunciava di aver mantenuto la promessa di eliminare il gruppo armato entro il 31 dicembre.
Ramadi, la vittoria sunnita contro l'Isis
L'esercito iracheno ha riconquistato la città di Ramadi, caduta nelle mani dell'Isis lo scorso maggio. Non si tratta tanto di una grande vittoria militare (1/3 della città è ancora nelle mani dei jihadisti), ma una svolta politica: sono truppe regolari sunnite che hanno sloggiato altri sunniti del Califfato.
Indonesia, la minoranza cristiana senza chiese
Vita grama per i cristiani nella più popolosa nazione musulmana del mondo. Cattolici e protestanti sono il 7% degli indonesiani e non hanno più chiese a sufficienza per celebrare la messa. Alcune non vengono autorizzate, altre sono demolite. E ai margini della legalità, gli jihadisti si preparano a far stragi.
Musulmani salvano cristiani: svolta nella lotta al jihad
Poteva essere una strage. I jihadisti somali al Shabaab hanno fermato in Kenya un pullman di linea, stavolta però i passeggeri musulmani hanno rifiutato di dividersi dai cristiani. «Uccideteci insieme a loro o lasciateci andare tutti», hanno detto sfidando i terroristi che alla fine hanno ceduto, se ne sono andati.
Offensiva talebana. E l'Isis apre una sua radio
Mentre Usa ed Europa discutono su come rallentare il ritiro degli ultimi 12 mila militari alleati presenti in Afghanistan i talebani allargano l’offensiva militare invernale al sud e dopo aver conquistato una trentina di distretti in tutto il Paese puntano a prendere il possesso della loro tradizionali roccaforti a Helmand.
Spagna frammentata, sintomo della malattia europea
Le elezioni in Spagna non hanno un vincitore chiaro, perché il Partito Popolare ha una maggioranza contesa da nuovi partiti anti-sistema, oltre che dai socialisti. E proprio per questo, le elezioni spagnole, nel loro piccolo, sono una sorta di riassunto di tutte le tendenze più diffuse nell'Europa occidentale.
Burundi, l'incubo del massacro tra Hutu e Tutsi
Il Burundi è a un passo dalla guerra, innescata dalla rielezione (contro la Costituzione) del presidente Nkurunziza. All’indomani della sua contestata vittoria elettorale si era detto certo di essere destinato a guidare il Burundi per volontà divina e di avere quindi il diritto di essere presidente fino alla morte. La guerra rischia di , diventare anche guerra tribale. Il Burundi è infatti il Paese degli Hutu e dei Tutsi, come il vicino Rwanda.
La strage comunista dimenticata dei monaci buddisti
É uscito il volume The Lama Question (La questione dei lama) dell’antropologo Christopher Kaplonski. Il volume è il primo studio accademico pubblicato in Occidente della repressione comunista, negli anni dello stalinismo, del buddhismo in Mongolia e sullo sterminio di 70mia monaci buddhisti mongoli, i lama.
Ted Cruz, l'anti-Trump che può sfidare la Clinton
E' conservatore, piace ai Tea Party, vuole abbassare le tasse ed è un duro sull'immigrazione clandestina. E non è Donald Trump, che farebbe perdere le elezioni ai Repubblicani. Stiamo parlando del senatore Ted Cruz, il candidato alle primarie che potrebbe essere il vero sfidante di Hillary Clinton.