Vietato il Gay pride. Ma succede in Uganda
Ogni anno, in Uganda, la comunità Lgbt celebra non un Gay Pride day, ma una Gay Pride Week, un’intera settimana di manifestazioni che si conclude con una sfilata. Ma non quest’anno. Il 4 agosto, due giorni dopo l’inizio della Gay Pride Week 2016, la polizia ha arrestato i partecipanti con l’accusa di raduno illegale.
Suor Maria, donna coraggio tra il martiri di Aleppo
Mentre l'Isis retrocede c'è chi nella città simbolo della guerra siriana è rimasta anche quando poteva scappare. La testimonianza di fede delle missionarie del Verbo Incarnato ci consegna in presa diretta il dramma di un popolo e la forza di chi «è pronto anche farsi tagliare la testa per Gesù».
-VIAGGIO NELLA PERSECUZIONE RELIGIOSA: UNA MOSTRA AL MEETING
Estate del terrore, perché è lecito aver paura
Un uomo in Svizzera ferisce sei persone. E la notizia conquista subito il primo piano di tutte le maggiori testate, anche se non sappiamo ancora se si tratti di terrorismo o di un semplice gesto folle. E' lecito aver paura? Sì. A Sirte, in Libia, sono state rinvenute le carte dell'Isis per l'attacco all'Europa. Il Copasir ribadisce: pericolo infiltrazione sui barconi. E Alfano espelle un altro imam.
Estate del terrore, bombe in Canada e Tailandia
In Canada la polizia uccide un aspirante attentatore che avrebbe potuto provocare una strage in un luogo pubblico ancora ignoto. Si trattava di un canadese convertito all'islam e simpatizzante dell'Isis già seguito dalla polizia. In Tailandia scoppiano due bombe nella località turistica di Hua Hin frequentata da occidentali. Tutti fatti separati? Tutte coincidenze?
Militari scelti a disinnescare mine, già in azione in Iraq
Il reportage pubblicato da Repubblica evidenzia il ruolo militare dell’Italia al fianco delle milizie di Misurata, fedeli al governo di Fayez al-Sarraj, impegnate a combattere lo Stato Islamico soprattutto a Sirte, roccaforte dei jihadisti in Tripolitania. Un ruolo militare che Roma ha finora sempre negato.
«Ho visto bimbi uccisi per strada, qui è un genocidio»
«Qui si tocca con mano come purtroppo la Siria sia divenuta un campo di battaglia per interessi geopolitici regionali e internazionali. Sempre di più è diventato evidente che è una guerra per procura». Lo denuncia il nunzio in Siria, monsignor Mario Zenari.
L'agonia della Siria: bimbi uccisi per strada
“I jihadisti risparmieranno i cristiani di Aleppo? Certamente no...”. É un titolo del quotidiano libanese l'Orient le Jour e dice più di ogni altra considerazione la tragedia che in queste ore sta vivendo la città martire di Aleppo.
Ribelli anti Assad, Isis, russi, Hezbollah: tutti contro tutti
Nella battaglia in atto ad Aleppo entrambi i contendenti si giocano molte delle carte a loro disposizione per aggiudicarsi la vittoria nel conflitto scoppiato cinque anni fa e che secondo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus) basato in Gran Bretagna ha provocato oltre 292mila morti.
Clandestini Europa in balia di Erdogan
Forte del sostegno popolare dopo il golpe, il premier turco tiene sotto scacco un'Europa zimbello del mondo. Erdogan può giocare sia la carta di nuovi invii di immigrati clandestini, sia far valere gli accordi sui visti di turchi in Ue. E i leader non sanno che pesci pigliare di fronte a un simile alleato.
Boko Haram è sconfitta, anzi no: si è solo divisa
Il presidente nigeriano annuncia la vittoria contro i feroci jihadisti di Boko Haram. Ma la guerra continua. In realtà l'organizzazione terroristica si è spaccata al suo interno. Ora una parte sostiene l'Isis, mentre i “ribelli” si sono riavvicinati ad Al Qaeda. Ma è comunque un segnale di debolezza.
I cristiani dell'Iraq ci chiedono ancora aiuto
Costretti a fuggire in poche ore e a rifugiarsi nel Kurdistan iracheno. A due anni sall'esodo di 125 mila cristiani iracheni il loro grido di aiuto ci interroga ancora. Le tende hanno lasciato il posto ai prefabbricati, ma sono ancora esuli.
IL PATRIARCA SAKO: 6 COSE DA FARE DOPO LA SCONFITTA DELL'ISIS di L. R. Sako
Aleppo, i ribelli alle corde. Il dramma dei civili
Macerie, devastazioni, ospedali colpiti, appelli delle ong in difesa della popolazione civile. Ci siamo talmente abituati ad ascoltare questo genere di notizie in arrivo da Aleppo da non accorgerci che la guerra in Siria è giunta in questi giorni a una svolta. L'ago della bilancia sembra pendere oggi dalla parte di Assad.