L'Isis colpisce Parigi e interviene nelle elezioni
Terrorista spara sulla polizia sugli Champs Elysées, nel cuore di Parigi. Un agente muore, così come lo jihadista suicida. L'Isis rivendica l'attacco. Il gruppo terrorista entra così a gamba tesa anche nelle elezioni presidenziali francesi, che si terranno questa domenica. Colpiscono un paese dove per terrorismo sono già morte 238 persone in due anni.
Il grande bluff dell'Invincibile Armada di Trump
Trump dichiara che la portaerei Cal Vinson è pronta a intervenire contro la Corea del Nord. Poi si scopre che non è vero: la portaerei era a 5mila chilometri più a Sud, con grande imbarazzo per la Casa Bianca. Il bluff dell'amministrazione Trump mina la credibilità di deterrenza degli Usa, che invece è fondamentale.
Venezuela, Maduro manda l'esercito contro il popolo
Venezuela sempre più sull'orlo della guerra civile. Dopo aver privato il parlamento dell'immunità e dopo averlo di fatto esautorato, il presidente populista Maduro ha sguinzagliato l'esercito e le milizie bolivariane contro le manifestazioni dell'opposizione. I morti sono già otto. Proteste anche dall'Italia.
L'Isis attacca Santa Caterina per colpire il cristianesimo
Un'imboscata dell'Isis a un reparto dell'esercito egiziano nei pressi del monastero di Santa Caterina, nel Sinai, può sembrare uno dei tanti atti di guerriglia. Ma è molto peggio. E' il luogo che conta: il monastero del VI Secolo costruito sul luogo in cui Mosé ricevette le Tavole dell'Alleanza. Un attacco a Santa Caterina è un colpo inferto al cristianesimo, in Egitto e non solo.
Trump e l'attacco in Siria, i "dubia" degli esperti
Anche Trump, come papa Bergoglio, ha i suoi Dubia e i suoi cardinali. Che, nella fattispecie, assumono la veste di un gruppo di ex professionisti dei servizi di sicurezza USA e di diplomatici. Il gruppo, che si è battezzato VIPS, dubita che in Siria vi sia stato un attacco con armi chimiche e suggerisce una linea più prudente con la Russia.
Turchia: il Sultano vince, ma il paese è spaccato
Recep Tayyip Erdogan ha vinto il referendum sulla riforma costituzionale. Ora la Turchia, per la prima volta dal 1923 cambia sistema e diventa una repubblica presidenziale. Il capo di Stato sarà anche capo dell'esecutivo e avrà poteri molto più ampi dei suoi omologhi occidentali. Ma la vittoria è risicata e rivela la realtà di un paese spaccato.
Trump, una politica estera fragorosa ma indecisa
Un raid missilistico sulla Siria, una portaerei in Corea, lo sgancio di una super-bomba MOAB in Afghanistan. Tutto per ottenere un forte impatto mediatico, ma risultati militarmente irrilevanti. Dove vuole andare a parare Trump? Forse vuole mostrare i muscoli per coprire un preoccupante vuoto di strategia.
Corea del Nord, il costo umano di un intervento
Una portaerei americana è diretta in acque coreane. E l'attacco missilistico che Trump ha lanciato contro la Siria può essere letto come un avvertimento anche a Kim Jong-un, il dittatore nordcoreano, contro le sue numerose provocazioni. Ma quanto costerebbe, in termini umani, un eventuale intervento in Corea del Nord? A causa delle armi di distruzione di massa del regime comunista, il costo sarebbe inaccettabile.
Gorsuch, il custode conservatore della Costituzione
Nominato da Trump e confermato dopo una lunga battaglia al Senato, il giudice Neil Gorsuch è il nuovo giudice della Corte Suprema. Nella secolare battaglia fra giusnaturalisti (è legge ciò che è giusto) e positivisti (è legge ciò che viene ordinato), Gorsuch si annovera fra i primi. Eredita l'opera del cattolico Scalia.
Terrorismo a Stoccolma, nella Svezia pacifista
Ormai è una scena consueta, rischiamo l’assuefazione. Un altro camion contro la folla, questa volta a Stoccolma. Perché proprio la Svezia, dopo che sono state colpite la Russia e il Regno Unito? L'Europa è tutta un unico bersaglio, ma gli attentati riescono solo lì dove i terroristi nuotano in un mare di estremisti.
Trump, la Cina e la Siria: quale politica estera?
Quale effettivamente sarà la politica estera del presidente Trump? La domanda è urgente dopo quanto che è accaduto in questi giorni. Mentre infatti in politica interna Trump dà segno di voler attuare per filo e per segno ciò che aveva promesso in campagna elettorale, in politica estera sembra fare tutt’altro.
Raid in Siria prima di capire se Assad è colpevole
Alle 4.40 di stamane gli Stati Uniti hanno lanciato una pioggia di 59 missili Tomahawk contro una base militare siriana a Shayrat, vicino ad Homs. L’attacco – secondo le parole del presidente Donald Trump – è avvenuto in risposta al bombardamento con armi chimiche a Khan Sheikhun, vicino a Idlib tre giorni fa. Ma non c'è ancora alcuna certezza che sia stato Assad a lanciare l'attacco chimico. Il raid dimostra piuttosto la debolezza dell'amministrazione Trump.