Strage islamista nelle Ramblas di Barcellona
Quattordici morti e oltre cento feriti è il bilancio del grave attentato di ieri pomeriggio a Barcellona, dove un furgone ha percorso 600 metri a zig zag nella via affollata di turisti. Due arresti e almeno un attentatore in fuga. Nella notte bloccato un altro commando islamista a Cambrils: uccisi 5 terroristi. Un'offensiva attesa, per la difficoltà crescente a controllare le persone sospette.
«Ecco dove ci ha portato la rivoluzione chavista»
La regia del regime cubano, i legami con il narcotraffico e perfino con l'estremismo islamico. Così il popolo venezuelano muore sotto il regime del presidente Maduro, mentre anche l'opposizione si divide sulla partecipazione alle prossime elezioni regionali. È necessario che la comunità internazionale denunci ogni attività illegale del regime e vari sanzioni individuali. Parla Maria Corina Machado, leader dell'unica formazione di centrodestra.
Sahel, in armi contro l'islamismo. Paga la UE
Il grave attentato di domenica sera nella capitale del Burkina Faso ripropone il problema del terrorismo islamista in Africa. Entro l'anno dovrebbe diventare operativa la forza militare regionale per contrastare queste cellule. L'Europa finanzia la metà dei costi, così come già fa per la Nigeria e la Somalia. Anche questo significa "aiutarli a casa loro".
Charlottesville, si muore ancora per la Guerra Civile
Come è possibile che negli Usa si verifichi uno scontro letale fra fascisti e antifascisti, in quel di Charlottesville (Virginia) con una vittima e 19 feriti? Gli Usa non hanno mai vissuto il fascismo. Ma da anni è iniziata, da sinistra, un'opera di ideologizzazione della Guerra Civile (1861-1865). Ed è questo che incendia gli animi degli estremisti.
Trump il wrestler che minaccia ma poi tratta
Oggi che minaccia avrà lanciato Donald Trump contro la Corea del Nord? Ogni giorno ce n’è una nuova, con gran preoccupazione per diplomatici e governi stranieri. Ma la retorica di Trump non può essere presa completamente sul serio. E’ come un lottatore di wrestling. Urla, minaccia, fa spettacolo. Poi però nell’incontro non si fa male nessuno, perché è una messinscena. E in questo caso è la premessa alla sua "arte di fare affari".
Kenya, la democrazia africana fallisce ancora Odinga non concede la sconfitta e istiga violenze
L’8 agosto il Kenya è andato alle urne per il rinnovo delle cariche politiche e amministrative. I candidati alla presidenza erano otto, ma la sfida era tra due di essi: il presidente in carica, Uhuru Kenyatta e Raila Odinga. Ha vinto Kenyatta. Ma Odinga non accetta il voto. E il suo partito, Nasa, organizza manifestazioni che finiscono in tafferugli. Alla fine, l'opposizione denuncia 100 morti fra i manifestanti. Ma potrebbe essere una notizia falsa per istigare ulteriori violenze.
Afghanistan l'esercito va via I mercenari arrivano
Invece che mandare rinforzi nella lunga guerra in Afghanistan, l'amministrazione Trump sta pensando di assegnare la missione a un esercito privato. Ad aggiudicarsi l'appalto, dato per probabile, sarà Erik Prince, già fondatore di Blackwater e fratellastro di Betsy DeVos, ministro dell'Istruzione. La situazione sul campo è drammatica. Un esercito privato costerà certamente meno, ma non farà la differenza.
Guerra in Corea, l'impensabile è possibile
Una guerra di Corea, magari anche nucleare, è semplicemente impensabile. Non ci sono motivi razionali per pensare che Kim Jong-un, o ancor meno Donald Trump, la facciano scoppiare. Ma ci sono seri motivi per pensare che il regime nordcoreano sia tutto meno che razionale. E non ragioni secondo i nostri parametri.
Corea del Nord, battaglia di parole fra Kim e Trump
La soluzione della crisi coreana non sarà militare, ma dipenderà dal negoziato fra Usa e Cina. Intanto però stiamo assistendo a una vera escalation di minacce, dichiarazioni e anche esercitazioni sul campo. Benché il segretario di Stato Usa Tillerson cerchi di gettare acqua sul fuoco, Trump lancia avvertimenti pesanti, rispondendo a tono alle minacce di Kim Jong-un.
GUERRA IN COREA, L'IMPENSABILE E' POSSIBILE di Stefano Magni
A 72 anni da Nagasaki la paura frena il disarmo
A 72 anni dalla bomba atomica su Nagasaki, la seconda e ultima mai usata in guerra, tutti condannano moralmente l'"arma totale". Ma è facile predicare il disarmo quanto difficile praticarlo. Attualmente ci sono 9 potenze nucleari nel mondo e il loro numero è in crescita. Il pericolo di un conflitto atomico è ancora attuale. Specie a causa dell'incognita costituita da nuove potenze nucleari la cui dottrina è ignota. Per non parlare del possibile terrorismo nucleare.
I dannati della Nord Corea, vittime della paura nucleare
La paura per l'ennesima crisi nucleare, con le consuete minacce dagli Usa e risposte roboanti da Kim Jong-un, distrae dal vero problema della Corea del Nord. Il "regno eremita" calpesta sistematicamente tutte le libertà umane, a partire da quella religiosa. L'Onu ha investigato, condannato, ma è impotente. E i vicini, Cina soprattutto, ma anche Corea del Sud, rimpatriano i pochi che riescono a fuggire dall'inferno. Per paura della crisi nucleare.
Venezuela, Davide e la debolezza del Golia di regime
L'Operazione Davide non è stato un colpo di Stato militare in Venezuela. E' stato, piuttosto, il tentativo di rubare armi all'esercito fedele al regime, in una caserma di Valencia, terza città del paese. E in questo è perfettamente riuscito. Inoltre è stata dimostrata la debolezza del regime, che ora sta subendo anche un massiccio attacco hacker.