Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Gregorio di Nissa a cura di Ermes Dovico

Esteri


Terroristi dalla Libia, il jihad dei nostri "alleati"
MANCHESTER

Terroristi dalla Libia, il jihad dei nostri "alleati"

Esteri 27_05_2017

Salman Abedi, l’autore della strage di Manchester non era un improvvisato, ma figlio di una famiglia legata al GMIL, il gruppo jihadista libico affiliato ad Al Qaeda. Il ritorno del GMIL, teoricamente sconfitto nel 1999, apre scenari inquietanti. Ed è una dura lezione per Londra, che si appoggiò anche a questi jihadisti per rovesciare Gheddafi.


La Chiesa accanto ai popoli perseguitati da Boko Haram
JIHAD IN AFRICA

La Chiesa accanto ai popoli perseguitati da Boko Haram

Boko Haram non lascia in pace i profughi fuggiti dalla Nigeria per riparare nel vicino Camerun. Il movimento armato jihadista Boko Haram si è spaccato al suo interno e ha dato inizio a una guerra nella guerra. La Chiesa è la prima a pagare la brutalità dei jihadisti, ma resta accanto alle popolazioni vessate.


Melania e Ivanka, semplicemente se stesse
TRA ARABIA E VATICANO

Melania e Ivanka, semplicemente se stesse

Esteri 25_05_2017 Anna Bono

La moglie e la figlia del Presidente Trump, in viaggio per conto e in nome degli Stati Uniti, in Arabia Saudita e in Vaticano sono state se stesse: senza velo e con il velo, persone appartenenti a una civiltà alla quale regole, istituzioni, cultura e società arabo islamiche sono estranee e che nel Papa riconoscono un’autorità suprema. 


Trump si mette in scia di papa Francesco
MEDIO ORIENTE

Trump si mette in scia di papa Francesco

Con l'incontro oggi in Vaticano si chiude il giro del presidente americano che punta alla collaborazione di islam sunnita, ebraismo e cristianesimo per  rimettere in piedi il processo di pace tra Israele e palestinesi. Ma sulle reali possibilità di tale progetto pesano molti interrogativi.


Combattere il terrorismo, ma con le mani legate
GRAN BRETAGNA

Combattere il terrorismo, ma con le mani legate

Esteri 24_05_2017

Dopo la strage all'arena di Manchester il premier Theresa May ha detto di voler sradicare l'ideologia jihadista. Ma chi diffonde il jihad, sono le stesse monarchie del Golfo che investono anche centinaia di miliardi nella City comprando armi, squadre di calcio, alberghi, aziende. E controlla molti quartieri delle città britanniche ed europee, dove già viene applicata la sharìa. 


Bomba a Manchester durante un concerto
Gli jihadisti festeggiano l'ennesima strage
TERRORISMO

Bomba a Manchester durante un concerto Gli jihadisti festeggiano l'ennesima strage

Manchester, alle 22,30 ora locale, secondo la prima ricostruzione della polizia, un uomo non ancora identificato si è fatto esplodere nel foyer dell’Arena di Manchester con un ordigno artigianale. Il luogo era affollatissimo, si era appena concluso il concerto della pop star Ariana Grande. E' strage, l'ennesima in Europa. Manca ancora una rivendicazione, ma i siti jihadisti festeggiano. La premier Theresa May, alle prese con il secondo attentato da quando è al governo, sospende la campagna elettorale.


L'anti-Obama: Trump fa una scelta di campo nel Golfo
RIAD

L'anti-Obama: Trump fa una scelta di campo nel Golfo

Tanti tabù violati nel discorso di Trump a Riad, di fronte ai capi di Stato di 55 paesi a maggioranza musulmana. Un discorso isolazionista ("non aspettate il potere americano") in cui invita gli interlocutori a "spazzar via" il terrorismo islamico, chiamato tale. E poi la dichiarazione di ostilità all'Iran, all'indomani delle elezioni vinte dal riformista Rouhani.


Rotherham,
vittime dello stupro e dell'antirazzismo
MULTICULTURALISMO

Rotherham, vittime dello stupro e dell'antirazzismo

Due volte vittime: prima dei loro stupratori, poi del silenzio delle autorità. Oltre 1400 vittime minorenni di abusi sessuali, ad opera di gang di predatori, quasi tutti pakistani. Proprio a causa della loro etnia, questi ultimi sono stati coperti da autorità che temevano l'accusa di razzismo. Ora che i carnefici, 18 in tutto, sono stati condannati, le vittime iniziano a parlare.


Russiagate: legale, legittimo, ma inopportuno
TRUMP

Russiagate: legale, legittimo, ma inopportuno

Il Russiagate della Casa Bianca è un caso montato e gonfiato. Trump può legalmente de-secretare informazioni e passarle a un governo straniero, quale quello russo, che collabora alla lotta al terrorismo. Facendolo, non ha compromesso la fonte, né la sicurezza americana. E ci vuole una certa dose di insinuazione e di fantasia, da parte dei giornalisti, per trovarci uno scandalo. Detto questo, resta un atto inopportuno di un presidente che parla troppo e twitta troppo.


Quegli aiuti all'Africa che alimentano la corruzione
CONTINENTE NERO

Quegli aiuti all'Africa che alimentano la corruzione

Esteri 18_05_2017 Anna Bono

Dove finiscono gli aiuti internazionali per l'Africa? Nelle tasche dei corrotti, anche in tempi di carestia. Quando va bene, i colpevoli vengono arrestati, come è successo in Nigeria il 5 maggio scorso (due funzionari sono stati scoperti). Ma il fenomeno è cronico ed endemico. E la palma d'oro spetta alla Somalia, paese in cui spariscono i due terzi dei fondi della cooperazione.


Corea del Nord, un missile contro il disgelo
ASIA

Corea del Nord, un missile contro il disgelo

Un giorno tende la mano, il giorno dopo lancia un missile, in un ennesimo test missilistico in violazione delle risoluzioni dell'Onu. Capire le mosse della Corea del Nord è sempre più difficile. Il regno eremita vuole trattare con gli Usa ed essere considerato una potenza, vuol parlare "a modo suo". Ma intanto ha rovinato quel poco di distensione che si era ottenuta negli ultimi giorni.


Afghanistan, 5000 uomini in più non cambiano nulla
LA GUERRA PIU' LUNGA

Afghanistan, 5000 uomini in più non cambiano nulla

Esteri 13_05_2017

Gli Usa in Afghanistan cambiano ancora rotta. Si ferma il piano di ritiro graduale deciso da Obama, altri 5mila uomini torneranno a combattere nel martoriato paese. Anche la Nato darà il suo contributo. Pessimismo nell'intelligence Usa sul futuro del conflitto, i rinforzi potrebbero non bastare a contenere i talebani.