Nagorno Karabakh, armeni costretti ad accettare la pace
La pace fra Armenia e Azerbaigian, negoziata dalla Russia, si conclude con una vittoria strategica dell'Azerbaigian. Pur non conquistando tutto il territorio del Nagorno Karabakh, la presa di Shusha e il controllo dei distretti al confine con l'Armenia pongono la regione sotto il controllo di Baku. Proteste della popolazione armena, il cui esercito è stato sfiancato dagli attacchi azeri
Se i Fratelli Musulmani gioiscono per Biden
Dopo che i media mainstream hanno annunciato la (presunta) vittoria di Joe Biden, i Fratelli Musulmani hanno esultato. L’organizzazione terroristica internazionale e gli organi di stampa ad essa legati vedono in un’eventuale presidenza Biden una nuova era Obama-Clinton, la stessa durante la quale furono fomentate le cosiddette “Primavere arabe”.
Luis Arce presidente, con i primi segni di autoritarismo
Domenica c’è stato l’insediamento del socialista Luis Alberto Arce Catacora a nuovo presidente della Bolivia. Il Mas continua a pesare, ma i numeri sono più risicati che ai tempi di Morales. Perciò la maggioranza ha cambiato le norme del parlamento per centralizzare il potere. La Nuova Bussola intervista il politologo Franklin Pareja.
Dopo la festa di Biden, le elezioni continuano e Trump può vincere
Il balletto delle dichiarazioni e delle celebrazioni per la vittoria di Biden continua ininterrotto da due giorni. Eppure le elezioni non sono ancora finite, Biden è ancora un candidato, per quanto molto avvantaggiato dai voti contati finora. Donald Trump è ancora il presidente degli Stati Uniti. E può ancora vincere le elezioni. Non è normale che altri governi riconoscano già un vincitore che non c'è ancora.
Dieci certezze nelle elezioni statunitensi
Nonostante la proclamazione mediatica della vittoria di Biden, non vi è ancora alcuna certezza su chi sarà il prossimo presidente degli Usa. Delle elezioni americane abbiamo però già dieci certezze, dal numero record di elettori (l'affluenza maggiore dal 1900) fino alla misconosciuta vittoria nel referendum pro life della Louisiana, che nessun broglio o riconteggio cancellerà
I media proclamano Joe Biden presidente degli Usa
Joe Biden ha vinto, è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Lo dicono le televisioni americane a reti unificate, lo ribadiscono i media di tutto il mondo, compresi quelli italiani. Arrivano le prime congratulazioni, ufficiali e non, da tutti i governi partner degli Usa. Ma Biden non ha ancora vinto. Lo spoglio non è ancora concluso e i ricorsi legali repubblicani sono appena iniziati
- DIECI CERTEZZE SUL VOTO USA di Marco Respinti
Biden presidente prima ancora della proclamazione
Il quarto giorno di spoglio dei voti delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti si conclude con un vantaggio risicato di Biden in gran parte degli Stati ancora contesi. Il candidato democratico ha ormai conquistato sicuramente 253 grandi elettori, gliene mancano appena 17 per vincere la Casa Bianca. Trump concederà la sconfitta? Intanto Ocasio Cortez chiede già le liste (di proscrizione) dei trumpiani
Brogli anti-Trump? Sospetti più che fondati
Michigan, Wisconsin, Pennsylvania, Georgia: in questi Stati decisivi per l'assegnazione della vittoria è stato misteriosamente bloccato il conteggio delle schede durante la notte mentre Trump era nettamente in vantaggio. Poi, dopo la sospensione, altrettanto misteriosamente Biden passa in vantaggio.....
Poste, giudici e morti votanti. Le peggiori elezioni
Le elezioni del 2020 saranno ricordate per i voti postali, per l'inaffidabilità delle regole del voto anticipato e per i morti che votano (il più anziano ha quasi 200 anni). Però guai a parlare di "brogli", perché scatta l'accusa di diffondere fake news e Twitter cancella i commenti. Alla fine saranno i giudici della Corte Suprema a sentenziare sulla regolarità del voto. E non è una bella notizia
Vince Joe Biden, chi ha dubbi sul voto è un "eversivo"
Elezioni Usa, secondo giorno. Non c'è ancora un presidente eletto ufficialmente, Biden proclama la sua vittoria "certa" alla mezzanotte (ora italiana), ma Trump non concede la sconfitta. La campagna repubblicana sospetta che vi siano stati brogli elettorali negli Stati chiave, ma chiunque ne parli viene censurato da Twitter per diffusione di fake news.
Vienna nelle mire dell'islamismo. Non da adesso, da sempre
L’attentato di Vienna non è stato una sorpresa né per gli austriaci né per gli analisti. Come in Francia anche in Austria l’islam sta vincendo avendo negli anni costruito enormi comunità musulmane. E Vienna è sempre stata nel cuore della propaganda jihadista, fin dal 1683. Questa è solo l'ultima variante di un conflitto antico
Un'America spaccata è ancora in attesa del presidente
Non è ancora possibile sapere chi sarà il prossimo presidente. Di sicuro Biden non ha ottenuto quella vittoria rapida che i sondaggi pronosticavano e si è infranta "l'onda blu" prevista da tutti i grandi media. Emerge ancor più chiaramente il quadro di un'America spaccata su più fronti: la differenza fra una popolazione urbana relativista e una rurale religiosa, le coste liberal e un entroterra repubblicano nel Sud e in parte del Midwest. E anche le minoranze etniche si stanno colorando di rosso, il colore repubblicano. In ogni caso Trump, dato per spacciato, porta invece a casa una vittoria morale, tenendo duro fino all'ultimo.
ABBY JOHNSON: "HA FATTO PIU' TRUMP PER IL NASCITURO DI TUTTI GLI ALTRI PRESIDENTI" di Valerio Pece