Tintoretto: la bellezza della resurrezione nella croce
La Crocifissione, conservata nella Scuola Grande di San Rocco a Venezia, fece dire allo scrittore americano Henry James che "in questo dipinto c’è tutto, inclusa la più squisita bellezza". Solo un genio poteva suscitare la percezione del bello rappresentando il momento più drammatico della storia dell’umanità: la morte di Nostro Signore Gesù.
Chaput: "No, senza amor di patria non si può vivere"
Nel libro Things Worth Dying For, monsignor Chaput parla di una vita misera se manca un motivo per cui perderla. Infatti le «culture incapaci di ispirare il sacrificio ultimo per un bisogno o un codice non hanno futuro». Non c’è prosperità senza amore al Paese, mentre il globalismo è un’utopia che isola l’uomo. E, se il patriottismo non toglie «la fame di Paradiso», ci libera però dalla solitudine.
Piazzolla, l'artista del tango che compose l'Ave Maria
L’11 marzo 1921 nasceva il maggiore musicista dell’Argentina della seconda metà del secolo scorso: Astor Piazzolla, ideatore del nuevo tango. Battezzato, ma cattolico solo per tradizione, sposò poi la fede con fervore fino ad essere un grande devoto della Vergine Maria per cui compose una splendida musica.
Pandemia, si continua tragicamente a sbagliare
A un anno dalle prime, pesanti restrizioni della nostra libertà, sacrificata sull’altare dell’emergenza sanitaria, siamo al punto di partenza nella lotta contro il Covid 19. L’unica differenza è l’attesa messianica del vaccino. Ma per uscirne davvero occorre riflettere su dove si è sbagliato in questi dodici mesi, di chi sono le colpe, gli errori, soprattutto le leggerezze, i ritardi, le bugie. Il sociologo Luca Ricolfi analizza ciò che non è stato fatto in un saggio su "Come si malgoverna una pandemia".
Indagine su Giuseppe Flavio: divenne cristiano?
Il noto notabile ebreo scrisse di "Gesù risorto". Ad indagare sulla sua possibile conversione è stato Luciano Canfora, noto classicista, con "La conversione. Come Giuseppe Flavio fu cristianizzato": un’opera di taglio strettamente accademico ma interessante e utile in questo tempo di ricostruzioni alla Dan Brown.
“A scuola di Dottrina sociale, per veri politici cattolici”
Inizia il 19 marzo la Scuola Nazionale di Dottrina sociale della Chiesa dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân, con dieci video-lezioni e dialogo con il docente. Testo base dell’arcivescovo Crepaldi. Un corso controcorrente ma essenziale oggi, che si rivolge a tutti i cattolici, aspiranti politici e non. Perché, come spiega Stefano Fontana in questa intervista alla Bussola, serve formare a “un sapere e a un agire cattolico nella società e nella politica, senza truffe”.
Anonimus e il libro (sibillino) su “agente Q” e Covid
Un mega-complotto internazionale che sarebbe partito da lontanissimo e non più operante in seguito alla diffusione del Covid-19, che ha messo in crisi «la classe politica e scientifica di tutto il mondo». In modo intrigante, ma sibillino, ne parla il libro "Deus non irridetur. Luther Blisset, l’agente Q e il coronavirus", pubblicato da Edizioni Fiducia con una nota d’avvertenza per il lettore.
L’esilio di Dante che si riflette nella Divina Commedia
Nel canto centrale del Paradiso Dante incontra il trisavolo Cacciaguida al quale riferisce tutte le profezie avverse sentite nel viaggio e che lancia l’accusa nei confronti di papa Bonifacio VIII deciso a mandarlo in esilio a Roma: il poeta dovrà lasciare la casa e la famiglia con la speranza di ritornare a Firenze, ma ciò non avverrà.
Pio V e Scappi, ecco servita la gastronomia illustrata
San Pio V fu un pontefice notevole, che fece moltissimo per la difesa della fede. Sebbene si nutrisse in modo frugale, aveva il cuoco (ereditato dal suo predecessore) più raffinato del Rinascimento: Bartolomeo Scappi. Il quale pubblicò, grazie a papa Ghislieri, “Opera dell’arte del cucinare”, il primo libro illustrato di gastronomia. E a maggio uscirà un film, “Il Cuoco del Papa”, incentrato su questa storica pubblicazione.
LA RICETTA: PASTICCIO DI TONNO IN SFOGLIA
Il pittore che volle vivere la via crucis per dipingerla
La Via Crucis di Gaetano Previati, composta da 14 tele e conservata nella Collezione di Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, fu dipinta dopo una meditazione di dieci mesi, seguita all'acquisto dei telai e di una grande croce di legno che l'artista caricava su di sé ogni qualvolta gli capitava di perdere l’ispirazione.