La Bellezza, la via che porta l'uomo verso il Cielo
Dante sta facendo un’esperienza nuova, quella di «transumanar», ovvero di andare oltre la condizione umana, senza i vincoli e i limiti della corporeità. Inizia a vedere una luce intensa come se un Sole si fosse aggiunto ad un altro Sole e ode un’armonia musicale bellissima, mai udita in Terra. Ma i dubbi lo assalgono.
Il contadino e la Madonna della Guardia
Tra i vari titoli con cui la Chiesa venera Maria c’è anche quello di Nostra Signora della Guardia. L’origine è in un evento miracoloso verificatosi sulla cima del monte Figogna, sopra Genova, nel 1490 quando a un contadino di nome Benedetto Pareto, apparve la Vergine, indicandogli dove voleva sorgesse il santuario.
Se quel giorno a Caporetto. Ecco l'altra Grande guerra
La storia si fa infatti anche con i “se” e con i “ma”: scenari fantasmagorici o aberranti con cui l’immaginazione gioca, ma con cui anche la scienza storiografica si confronta verificando le ipotesi interpretative. È quello che fa Stefano Magni (nostro collaboratore) con Piazza Caporetto. Controstoria della Grande Guerra.
Ama davvero chi spalanca all’eterno. Come Beatrice
Una persona che davvero ama non trattiene l’altro su di sé, ma gli indica la strada buona, la verità, la bellezza, la bontà. Questa è la vera educazione. La Beatrice del Paradiso non si comporta come donna amata, ma come maestra che spalanca il cuore di Dante. Spalancare il cuore vuole dire indirizzare al desiderio dell’assoluto.
E l'ostia rubata dai francesi si librò nell'aria
Il 6 giugno 1453 a Torino avvenne un miracolo. Il mulo su cui era stata caricata la refurtiva sottratta ad Exilles da truppe francesi, che avevano saccheggiato anche la chiesetta locale trafugando il Santissimo, si fermò davanti alla parrocchia di San Silvestro rifiutandosi di proseguire. L’ostia non cadde a terra, ma si librò nell’aria.
Hudal, il vescovo che cercò di cristianizzare il nazismo
Nel suo romanzo storico L'anima del Fuhrer, il giornalista Dario Fertilio rievoca la figura controversa di Alois Hudal, il vescovo austriaco che fece fuggire molti criminali di guerra nazisti in America Latina. E' anche una storia sul senso del totalitarismo e della presenza del Male nella storia. Abbiamo intervistato l'autore.
La terza cantica scritta in latino? Inizierebbe così
La terza cantica della Commedia è dedicata a Cangrande della Scala. Nell’epistola in latino che invia al Signore di Verona, Dante ne indica il fine: «removere viventes in hac vita de statu miserie et perducere ad statum felicitatis» ovvero strappare gli uomini dalla condizione di infelicità e accompagnarli alla felicità.
Il santuario dove lacrimò il dipinto di Maria
Il 24 aprile del 1583 la Vergine di un affresco di inizio Cinquecento raffigurante la Pietà, allora posto in una piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve, fu vista piangere da alcuni popolani. A perenne memoria dell’evento prodigioso l’arcivescovo Carlo Borromeo pose la prima pietra del santuario dell’Addolorata.
Aleph, il Teatro come servizio alla Bellezza
«Vivere per il teatro significa capire dove ci porta questa ansia che abbiamo dentro. Questa domanda d’infinito che portiamo dentro, per cui nulla mai ci basta. Per cui non siamo mai tranquilli. Noi spendiamo tutta la nostra vita e la nostra arte, noi viviamo per rispondere a questo Mistero». Parla il regista Giovanni Moleri.
Stan Evans, il conservatore convertito in punto di morte
Medford Stanton "Stan" Evans è un eroe intellettuale del conservatorismo americano. Individuò nel Medio Evo cattolico una delle radici principali della civiltà nord-americana. A un mese e mezzo dalla sua morte apprendiamo anche che si convertì al cattolicesimo. Merito di un suo allievo.
Grande Guerra, la retorica sommerge il dibattito
Il centenario dell'entrata nella Grande Guerra dell'Italia, nel 1915, avrebbe potuto essere l'occasione per un serio dibattito sulle cause del confltto e sulle scelte del governo italiano di allora. Ma non c'è stato niente di tutto questo. Anche il presidente Mattarella ha patrocinato un anniversario retorico e acritico.
Il ribelle capitano Riley e quelli del San Patricio
Ho dedicato all’epopea dei San Patricios un corposo articolo sul mensile Il Timone qualche tempo fa e perciò mi ha incuriosito il romanzo che Pino Cacucci ha dedicato alla vicenda: Quelli del San Patricio (Feltrinelli). L’ho letto con interesse: è molto ben scritto e meglio documentato. Ma non solo.