Qualche libro per conoscere e capire meglio il genocidio
Il centenario del suo inizio (la notte tra il 23 e 24 aprile) è, dunque, oltre che il momento per la memoria doverosa e l’occasione perché i Paesi e le istituzioni che ancora non lo hanno fatto riconoscano ufficialmente la tragedia, una opportunità per approfondirne la realtà storica. Ecco qualche libro utile per saperne di più.
Le tombe, il sacro e il ricordo divino di chi non c'è più
Da quando esiste la civiltà, l’uomo ha sempre riservato un culto particolare alle tombe. La prima parte de I sepolcri vuole comunicare il valore profondamente umano delle tombe. Quella «corrispondenza di amorosi sensi» che si crea tra i vivi e i defunti e attraverso il ricordo, che è dote divina.
Nella chiesa di San Lorenzo, con la graticola del maritirio
Quella di San Lorenzo a Milano, è una delle basiliche più antiche del capoluogo lombardo anche se ancora risultano incerte la datazione. L’intitolazione al martire è documentata solo dal 590, epoca già longobarda e la basilica rappresenta ancora oggi una preziosa testimonianza della magnificenza della città imperiale.
Einstein, lo scienziato che diceva "fanatici" agli atei
A sessant’anni dalla morte di Albert Einstein è impossibile non ricordare l’opera di questo fisico ebreo tedesco che 110 anni fa, precisamente nel 1905, con 5 articoli inviati ad una rivista tedesca, pose “le basi della relatività. Che non è affatto la teoria del relativismo, semmai il contrario: un pensiero dell’assoluto.
Aprire le clausure per salvare ebrei. Lo volle Pio XII
La verità non ha prezzo. E Tv2000 mette a disposizione gratuitamente in rete il docufilm sul salvataggio di 5mila ebrei nella Roma occupata dai nazisti. Furono ospitati da 200 case religiose di suore di clausura. Lo volle Pio XII. E così il docufilm Lo vuole il Papa smonta l'ennesima leggenda nera sul "Papa di Hitler".
Armeni, "fu il primo genocidio del Novecento"
Nel saluto prima della Messa in San Pietro per i fedeli di rito armeno, Papa Francesco definisce apertamente "genocidio" quello subito dagli armeni nella Turchia del 1915. Il termine genocidio non è casuale e non è affatto scontato. L'avvocato polacco Lemkin lo coniò nel 1944 e venne applicato per la prima volta al caso della Shoah.
I Sepolcri, i cardini indiscutibili della nostra civiltà
Nel carme I sepolcri, scritto in poco più di un mese, Foscolo lancia un grido di allarme nei confronti della civiltà umana che si è costituita nel tempo sui tre pilastri della famiglia, della religiosità (e culto dei morti) e del diritto. Nessuno di questi pilastri può essere intaccato, a rischio è l’intera cattedrale della civiltà.
I quatto padri della Chiesa nelle cupole del monastero
San Salvatore in Santa Maria Teodote a Pavia è un antico monastero femminile longobardo la cui fondazione va fatta risalire alla fine del 600 d.C, Il re longobardo Cuniperto vi fece rinchiudere la nobildonna bizantina Teodote. In origine sorgeva nel luogo ove oggi si trova il seminario diocesano e fu soppresso nel XVIII secolo.
Leopardi "castrato" dai cattolici. E Martone da chi?
Giacomo Leopardi è «letto sì nelle nostre scuole», ma gli hanno tagliato «lo spirito ribelle». E ancora: «Per un Paese cattolico come il nostro riconoscere che il più grande poeta era un ateo non va bene». A straparlare così su Le Monde è il regista Mario Martone. Sciocchezze gigantesche: ma che scuole ha fatto Martone?
Vangeli e Sindone, una coincidenza straordinaria
Uno studio filologico sui Vangeli conferma la loro autenticità e attendibilità storica. E i racconti evangelici costituiscono la chiave di lettura capace di decodificare ed interpretare la Sindone. Parla Marco Fasol, co-autore di un volume che raccoglie due saggi su Sacro Lino e Vangeli.
Alla Sera, quell'inconsolabile anelito all’eternità
Il sonetto Alla sera apre l’edizione delle Poesie del 1803, ad indicare forse anche la particolare importanza che Foscolo gli assegna. In effetti, il componimento è una delle realizzazioni più compiute del poeta e riprende un tema a lui particolarmente caro. La sera con il cielo stellato comunica l’impressione dell’eterno.
Kamikaze islamici, ecco una storia lunga secoli
Il cristiano sacrifica la sua vita per salvarne il maggior numero, quello jihadista si immola per ammazzare quanta più gente può. Con buona pace di chi pensa che una religione valga l’altra. In Occidente il termine kamikaze è puramente mediatico, ma quella “martiri” islamici è davvero una lunga storia.