Medio Oriente, tutti contro i nuovi insediamenti israeliani
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu boccia il piano di costruzione di diecimila nuove unità abitative in Cisgiordania voluto dal governo Netanyahu. Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Usa si sono opposti al progetto israeliano. Gli Usa mediano con l'Autorità Palestinese per moderarne la posizione. Scambi di critiche fra Usa e Israele.
Ecco perché si deve insistere sullo scandalo Rupnik
Non è il peccato del prete-artista che ci sconvolge, per quanto grave sia. Ci indigna invece il sistema e la trama di coperture che non solo ha permesso 30 anni di abusi, ma che continua nell'opera di protezione e copertura.
Anche gli anglicani hanno le loro grane Lgbt: via il primate
I 12 primati della Global South Fellowship of Anglican Churches hanno clamorosamente bocciato l'arcivescovo di Canterbury Justin Welby, colpevole di aver assecondato il sinodo generale della chiesa d'Inghilterra nel senso di benedire le unioni tra persone dello stesso sesso.
Chi, perché e come ha voluto mettere a morte Gesù
Con oggi, Mercoledì delle Ceneri, inizia il cammino quaresimale. Quest'anno lo vogliamo seguire attraverso i commenti di padre Cornelio a Lapide (1567-1637) alla Passione secondo il Vangelo di San Matteo. Iniziamo dalla decisione dei sacerdoti di mettere a morte Gesù.
Rupnik, i Gesuiti ammettono altri 15 casi. Ma la protezione continua
Sconcertanti ammissioni dei gesuiti sul caso Rupnik. Il padre Verschueren, delegato per la Compagnia di Gesù, ammette che sono arrivate altre 15 segnalazioni di abusi commessi dal gesuita "artistar", ma si rifiuta di ridurlo allo stato laicale perché comporterebbe rimuovere ogni controllo su di lui. Come se in questi 30 anni lo sloveno non avesse compiuto i crimini di cui è accusato proprio abusando della sua autorità sacerdotale.
- ECCO PERCHÈ INSISTERE SULLO SCANDALO RUPNIK, di Riccardo Cascioli
La guerra alla Messa antica svela il bluff della sinodalità
Dalla Santa Sede arriva un nuovo sottile colpo al rito tradizionale depotenziando ulteriormente i vescovi (liberi di negare ma non di concedere). Nella Chiesa del sinodo permanente solo di fronte alla tradizione liturgica si rialzano i muri che altrove si dice di voler abbattere.
Stanislaw Grygiel, il volo dell'aquila ha raggiunto la meta
È morto a 88 anni il filosofo grande amico e stretto collaboratore di san Giovanni Paolo II, che lo chiamò a Roma dove fu tra i fondatori dell'Istituto per gli Studi su Matrimonio e Famiglia. Nell'insegnamento testimoniava che la verità non è una formula ma una Persona da venerare. Il ricordo di un suo discepolo e amico.
- DOSSIER: STANISLAW GRYGIEL PER LA BUSSOLA
Il vescovo ucciso a Los Angeles aveva un'arma segreta: Maria
Mons. David O'Connell è stato trovato morto con un colpo d'arma da fuoco a Los Angeles, città dove il presule irlandese era vescovo ausiliare. Affidava alla protezione della Madonna di Guadalupe il suo impegno per evangelizzare e strappare i giovani alla violenza e alle bande criminali.
Il volto di Gesù, la luce per il nostro millennio
Cade questo martedì la festa del Volto Santo, voluta da Gesù e ancora poco diffusa, ma con solide basi nelle Scritture e negli insegnamenti dei santi. Tra cui papa Giovanni Paolo II, che nella Novo millennio ineunte ha indicato nella «contemplazione del volto di Cristo» la via per la Chiesa e il mondo.
Riscrivere le fiabe per bambini per dire che tutto è normale
Riscrivere le fiabe per bambini. Ci avreste mai pensato? È quello che sta accadendo, come parte della rivoluzione culturale, chiamata anche rivoluzione “woke”, nel mondo anglosassone. L’ultima vittima, in ordine di tempo, è lo scrittore Roald Dahl, autore di favole celeberrime, ora riscritte per rispettare i criteri del politicamente corretto.
Superbonus, populismo a galla, ma anche l'Ue ha le sue colpe
I bonus a pioggia, rinnovati all’infinito e quasi mai ancorati a effettivi accertamenti circa la loro utilità, sono stati lo strumento elettorale di Conte e dei governi che avevano al loro interno esponenti grillini. Va detto, però, che l’Unione europea ha consentito per anni l’andazzo populista e ora mette dei paletti, lasciando che ogni Stato si regoli per conto suo.
Paura, censura e danneggiati: la pesante eredità del Covid
A tre anni dallo scoppio della pandemia - con l'isolamento del paziente 1 di Codogno - che cosa resta della stagione pandemica che ci sembra alle spalle? Una pesante eredità di 7 questioni irrisolte e una nuova idea di uomo più vulnerabile di fronte all’emergenzialismo. Dalla paura alla censura, passando per la discriminazione, la Chiesa di Stato, i danneggiati da vaccino e la povertà. Ecco perché sono una predisposizione a reagire allo stesso modo qualora un potere sempre più totalitario dovesse individuare un nuovo nemico col quale fare i conti.