"Misericordia", no "martirio". I cardinali di nuovo divisi
In Inghilterra durante il fine settimana due cardinali, Louis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila, e Raymon Burke, statunitense, patrono dell'Ordine di Malta, hanno tenuto due conferenze dai toni molti diversi. Uno, Burke, chiama al martirio per la difesa del matrimonio, l'altro, Tagle, dice di cambiare linguaggio.
Respingimenti Alfano li vuole ma non lo dice
Il governo italiano sembra finalmente aver compreso che bisogna scoraggiare le partenze dalla Libia e propone all'Unione Europea - in un documento presentato a porte chiuse - un blocco navale davanti alle coste della Libia e trasporto dei migranti clandestini in Tunisia, con la collaborazione di quel governo e delle agenzie Onu.
Segreteria del Sinodo, qualche segnale positivo
Il Papa ha nominato sabato dodici nuovi consultori della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Un passaggio importante, che vede l'inserimento di nomi chiaramente contrari alla linea Kasper: mons. Clavell (Università Santa Croce), José Granados (vice-preside dell'Istituto Giovanni Paolo II), padre François Xavier Dumortier, rettore della Gregoriana.
Ortis, la titanica solitudine dell'eroe romantico
Jacopo Ortis non può entrare in sintonia con i sentimenti del popolo. Può trarre soddisfazione solo in compagnia di menti alla sua altezza. Cerca l'assoluto, non attraverso la realtà (come i pellegrini medioevali) ma in contrasto con essa. E alla fine porta a compimento il suo isolamento con il suicidio.
Amici di Lazzaro, donare l'amicizia a chi non ha nulla
Amici di Lazzaro, associazione fondata da Paolo Botti, non fornisce assistenza materiale a vittime della tratta e senzatetto, ma dà loro calore umano e amicizia. Senza dimenticare l'annuncio e la preghiera. Il suo fondatore spiega questa realtà alla giornalista Patrizia Spagnolo.
"Nozze" gay, Sallusti risolve il dilemma liberale
Con un mini-editorale chiarificatore, il direttore de Il Giornale smonta la tesi secondo cui il matrimonio omosessuale è un diritto e per questo i liberali dovrebbero difenderlo. Non è un diritto, non è un matrimonio, ma una relazione privata. E come tale deve rimanere. Renderla pubblica è una forzatura.
Alla deriva verso la nuova guerra fredda
Un anno dopo il referendum in Crimea, con una clamorosa intervista alla Tv nazionale russa, Vladimir Putin ha ammesso di aver pianificato l'annessione della penisola con settimane di anticipo. E' un sintomo del ritorno alla guerra fredda fra Russia e Nato.
Israele al voto Panico in casa Netanyahu
Israele, si vota martedì: i sondaggi danno in vantaggio la coalizione a guida laburista che sfida il premier Netanyahu. Il leader likudista paga lo scotto delle defezioni nel suo schieramento: Livni e Khalon, soprattutto. Ma si è tirato contro anche i vertici militari, che temono una sua rottura con gli Usa di Obama.
I martiri di Nagasaki, una storia da conoscere
L'evangelizzazione del Giappone e il martirio di Paolo Miki e i suoi 25 compagni nel 1597 rappresentano l'inizio di una storia straordinaria. Paolo Miki disse dalla croce: «L'unica ragione per cui sono condannato è che ho insegnato il Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo. Sono felice di morire per esso e accetto la morte come un grande dono del mio signore».
Nozze gay e PD, qualche domanda ad Adinolfi
Sul voto di Strasburgo a favore di aborto e nozze gay, Adinolfi si inventa il coraggio di Patrizia Toia nel disobbedire al PD e l'esistenza di un'area consistente del PD contraria alle nozze gay. Ma le cose sono andate ben diversamente, come la Bussola ha documentato. E allora: a che pro questa mistificazione della realtà?
Direttore, mandi un cronista travestito nelle moschee
Il direttore del Quotidiano Nazionale, Andrea Cangini, non torna indietro, anzi. Difende la scelta di aver spedito una sua cronista a confessarsi nascondendosi sotto identità false per registrare e pubblicare i colloqui con i sacerdoti. Alla faccia della deontologia professionale. Perché non fa la stessa cosa con l’islam?
Ferguson: il problema è la polizia, non il razzismo
Due poliziotti feriti a Ferguson nel Missouri. E' l'ultimo episodio, di una protesta dei neri iniziata ad agosto. Come rileva il rapporto del dipartimento di Giustizia, il problema di Ferguson è la sua polizia, che è violenta e corrotta. Ma i media (e il presidente) preferiscono parlare di razzismo. E' opportuno?