Sangue in Venezuela: dopo il golpe, Maduro reprime le proteste
Almeno sette morti, decine di feriti e settecento arresti in Venezuela ad opera del regime socialista. I manifestanti denunciano il colpo di Stato di Maduro e chiedono il rispetto dei risultati elettorali. Cina e Russia si congratulano con il dittatore, gli USA denunciano i brogli. Ambiguo Borrell per l’UE.
Rappresaglia: Israele uccide Shukr a Beirut e Haniyeh a Teheran
Dopo la strage di Majdal Shams del 27 luglio, ad opera di Hezbollah, Israele risponde con un raid mirato, a Beirut. Ucciso uno dei capi del Partito di Dio, Fuad Shukr. La mattina successiva, Ismail Haniyeh viene ucciso a Teheran.
"I soldi parlano": finanziatori e sondaggisti nelle elezioni Usa
Le caratteristiche più uniche che rare delle elezioni americane rendono fondamentali due figure: il sondaggista e il finanziatore. Si investe su chi vince e si sonda per vedere come procede il candidato.

Il Sudan alle Olimpiadi, impunito, nonostante la guerra e la carestia
Altro che tregua olimpica. Nel Sudan continua una delle guerre civili più feroci del mondo. Mentre la squadra olimpica del paese partecipa a Parigi 2024, come se nulla fosse. E gli organizzatori suonano l'inno del Sudan anche quando vince il Sud Sudan.
Nethanyahu negli Usa. E scoppia la crisi con il Libano
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è partito per gli Usa quando è cambiato il candidato democratico e torna in Israele a seguito del più sanguinoso attacco di Hezbollah contro i drusi del Golan.
Elezioni in Venezuela, Maduro tenta l'ennesimo golpe
Con l'80% dei voti scrutinati, la commissione elettorale dà il presidente socialista Maduro al 51,2%; ma era evidente la vittoria delle opposizioni, malgrado le operazioni di voto fossero pesantemente condizionate dall'apparato repressivo del governo.
Prigionieri politici in Polonia: Urszula come padre Olszewski
Maltrattata, denudata e colpita anche negli affetti familiari. Dal comunista Jaruzelski all'europeista Tusk il vecchio apparato repressivo torna a oliare gli ingranaggi e l'obiettivo sono sempre i cristiani.
L'Ucraina vuole negoziare, l'Ue no. L'ultimo paradosso di una guerra lunga
Molto sta cambiando sul fronte ucraino. Zelensky ha aperto per la prima volta al negoziato con la Russia. La missione di
Orbán non è stata vana e ora anche Trump, in caso di vittoria, promette di porre fine alla guerra. Paradossalmente l'unica che vorrebbe continuare il conflitto è l'Ue.
Nuovi equilibri mondiali cercasi
Il mondo sta cambiando in fretta, sotto i nostri occhi. In questo Venerdì della Bussola parliamo dei nuovi scenari internazionali con Eugenio Capozzi.
Olimpiadi ad alta tensione, atleti israeliani nel mirino
Bandiera e inno d'Israele «non sono i benvenuti» a Parigi, dichiara un deputato di estrema sinistra col silenzio complice dei colleghi di coalizione. Nel Paese in stato di allerta gira persino un video che minaccia «fiumi di sangue».
Kenya: rivolta contro la corruzione, il primo problema africano
La corruzione è alla base dei maggiori problemi africani. Il Kenya non fa eccezione. Ma almeno i giovani si stanno ribellando, con manifestazioni di massa a cui la polizia risponde con il pugno di ferro.
Medio Oriente, per la Palestina i nuovi accordi Made in China
Ruolo inedito per la Cina in Medio Oriente: mediatrice fra Hamas e Fatah, per spingere i palestinesi all'unità nazionale dopo la guerra a Gaza. Pechino dimostra un attivismo diplomatico sempre crescente.