La vita come vocazione, alla riscoperta di Elena Bono
Tra i tanti casi letterari del Novecento, tra i tanti poeti e romanzieri dimenticati spicca la figura di Elena Bono. La Nuova BQ ha intervistato lo studioso Emanuele Giraldo. «Elena non va difesa, ma va servita. L'unico modo di riprenderla è leggerla». La sua letteratura irrimediabilmente accade. È lei stessa che prende per la mano il lettore e lo porta in discesa dentro il suo cuore, dove non si può scappare.
Il «sugo della storia» dell’Asino d’oro
Nel Metamorphoseon libri XI (“Le Metamorfosi”) di Apuleio è profonda la somiglianza tra le vicissitudini di Psiche e quelle di Lucio. In entrambe le vicende è la divinità che offre la possibilità della salvezza.
Trinità, la teologia in forma di affresco
Per l'affresco della Trinità di Santa Maria Novella, Masaccio si avvalse della collaborazione di un teologo del convento. Affresco rivoluzionario, per iconografia e novità prospettica, al cui centro stanno il Padre Eterno, Gesù Cristo e lo Spirito Santo sotto forma di colomba, e nel quale è condensato il prezioso dogma della verità cristiana.
Polonia, un "luogo dell'anima" da conoscere
La storia travagliata che l'ha fatta rinascere più volte, la solida radice cristiana, fanno della Polonia soprattutto un'identità: fortemente "europea" e saldamente radicata nella fede cristiana. Il libro di Roberto Marchesini "Per la libertà vostra e nostra - La Polonia raccontata agli italiani" è un viaggio affascinante in un paese troppo poco conosciuto.
Non esistono vite "futili". Ce lo dice anche il Re Lear
Il Re Lear è una gemma attualissima, dalle mille sfaccettature. Parla di ingratitudine, tradimento e fedeltà, del dolore assurdo dell’innocente, di persecuzione e martirio, di inconsolabile disperazione. Quando tutto sembra buio, si scopre che Dio c'è e che si manifesta nella figlia buona di Lear e nel figlio buono del conte di Gloucester. A ricordarci che la vita è sempre un miracolo e sempre degna di essere vissuta.
Amore e Psiche, ovvero: l'anima innamorata dell'eterno
La celebre favola di Apuleio nasconde un profondo significato allegorico: come Lucio, anche Psiche è stata mossa da un’insana curiositas. Solo dopo un cammino difficile, costituito da prove che la portano alla purificazione, l’anima arriva a congiungersi con la divinità.
L'integrazione? Passa per un click
Una mostra fotografica a Milano testimonia un originale percorso di inclusione per gli immigrati, invitati a scoprire la città che li ospita attraverso la fotografia. Una iniziativa del progetto "Finestra d'amicizia" di Fondazione Monserrate
La cupola della Pentecoste, conferma della promessa di Gesù
Tra le cinque cupole che caratterizzano la basilica veneziana di San Marco c'è quella detta "della Pentecoste". Lo Spirito Santo ci appare sotto forma di colomba, assisa su un trono regale, e i cui raggi si irradiano realizzando la promessa che Nostro Signore aveva fatto agli apostoli prima di ascendere al Cielo. Fondata su un "per sempre".
Non separare fede e ragione politica. Del Noce docet
Per il grande pensatore cattolico Augusto Del Noce, di cui quest'anno ricorre il 30° della morte, la fede cristiana ha un'esigenza di razionalità metafisica. Non è sufficiente che la fede entri in relazione con la ragione, bensì serve che la ragione non si stacchi dalla fede, pena il suo snaturamento e la caduta nell'ateismo. L'errore del progressismo cattolico è proprio quello di pensare che la ragione politica possa fare a meno della fede.
Tienanmen: il regime nega la storia e rivendica il massacro
In Cina, il 4 giugno non esiste. Nei motori di ricerca della Internet cinese, filtrata dal regime, non c'è alcun evento storico avvenuto in quella data. E Tienanmen è solo la grande piazza centrale di Pechino. Per tutto il resto del mondo, oggi, 4 giugno, è il 30mo anniversario del massacro di Piazza Tienanmen. Ecco cosa avvenne allora.
Quando l’asino era simbolo di conoscenza… del male
Nel suo Metamorphoseon, l’unico romanzo antico latino giunto fino a noi in forma integrale, Apuleio descrive la trasformazione di un uomo in asino in modo grottesco-caricaturale. Nell’antichità, a partire almeno da Platone, l’asino era simbolo non tanto di ignoranza, come nella cultura attuale, bensì del male e di istinti bassi, animaleschi, libidinosi.
In un gioco di sguardi il mistero della Visitazione
Nella chiesa dei Santi Michele e Francesco, a Carmignano, si può ammirare un dipinto di Pontormo, al secolo Jacopo Carucci, raffigurante la Visitazione. Il primo piano è occupato da Maria ed Elisabetta. Colpiscono i loro sguardi che rivelano la certezza del compimento di quanto Dio aveva, a ciascuna, predetto e il conseguente totale abbandono alla Volontà che le ha, entrambe, prescelte.