Gerusalemme islamica? L'Italia evita la figuraccia
L'Unesco rivela la sua politicizzazione e avversione a Israele, negando ogni legame storico millenario fra Gerusalemme, l'ebraismo e la cristianità. L'Italia, nonostante la sua chiacchierata astensione, evita la figuraccia e corregge il tiro. Ma serve un dialogo più profondo: fra religioni, non solo fra governi.
Dopo Mosul l'Iraq rischia la spartizione
La battaglia di Mosul è entrata nel vivo, con l'ingresso delle truppe regolari irachene nel centro urbano. La leadership politica ha fretta e questo potrebbe aumentare le perdite, sia militari che civili. Ma quel che è peggio è la prospettiva di un dopoguerra in cui turchi, sunniti, curdi e sciiti avviano una lotta per la spartizione.
Quel sacerdote che incoraggia il coming out
All’incontro dell'Agedo (associazione di genitori, parenti e amici di Lgbt), tenutosi a Milano, c'è anche un prete, Don Dario. Ha ricordato ai suoi interlocutori che cosa dice la Sacra Scrittura? Al contrario, si è accodato alle critiche dei laicisti contro il Magistero.
Pensioni e stipendi pubblici si mangiano il bilancio
Pare che tutto lo scontro fra Renzi e l'Ue sulla spesa pubblica riguardi i costi relativamente "piccoli" per far fronte all'immigrazione e alla ricostruzione dopo i terremoti del 2016. Ma a ben guardare il problema è un altro: la spesa pubblica è già molto dilatata a causa di pensioni e stipendi pubblici.
Lutero precursore del nazismo. Parola del cardinale Koch
In una intervista alla vigilia del viaggio di Papa Francesco in Svezia, il presidente del Pontificio Consiglio per l'unità dei Cristiani non nasconde il lato oscuro di Martin Lutero, di cui aveva già parlato l'allora cardinale Ratzinger ma che, soprattutto, è confermato dagli storici.
«Renzi? Aspetto ancora l'invito per la sfida»
A un mese dal referendum la Nuova BQ intervista Massimo Gandolfini, leader del Comitato delle Famiglie per il No: «Renzi disse che avrebbe sfidato mister Family Day parrocchia per parrocchia. Sto ancora aspettando, nel frattempo ho toccato cento città e ho visto che la gente si convince al No quando sente parlare dei risparmi ridicoli». Il 26 a Verona in piazza per dire No alla Riforma e Sì alle politiche per la famiglia che questo governo non fa.
Il Papa cambia sui migranti: accoglienza sì, ma regolata. E sulle donne prete: non se ne parla
Nella tradizionale conferenza stampa sull'aereo di ritorno dalla Svezia, papa Francesco propone una significativa correzione di rotta sulla questione immigrati, riconoscendo la differenza tra migranti economici e rifugiati nonché il diritto dei Paesi ospitanti a decidere quanti poterne accogliere. Sul sacerdozio femminile nessuna ambiguità: «Giovanni Paolo II ha già chiuso la questione definitivamente».
- KOCH: LUTERO PRECURSORE DEL NAZISMO, di Francesco Agnoli
Ma i veri riformatori sono i santi
«I più grandi riformatori sono i santi», aveva detto lo scorso 13 ottobre papa Francesco parlando ai partecipanti al pellegrinaggio luterano ricevuti in Aula Nervi. È giusto ricordare questa affermazione oggi, festa di Tutti i Santi, e all’indomani dell’incontro del Papa con il mondo luterano, perché dice l’unica cosa che conta: essere santi.
Con la riforma sarà più facile cancellare i diritti naturali
In che misura la riforma costituzionale può avere ricadute sui temi eticamente sensibili? Finora il bicameralismo legislativo ha consentito una più ampia e approfondita ponderazione delle leggi che riguardano i temi etici. Se vincesse il Sì, una sola Camera potrebbe far passare tutti i desideri della maggioranza su famiglia e vita.
Renzi e le statuine del presepe
La polemica del premier con gli abitanti di Norcia: è meglio toglierseli di mezzo mandandoli al mare dove è bene che restino fino a quando i pianificatori “illuminati” avranno rimesso tutto a posto a modo loro. Renzi tratta gli sfollati non persone con legami in loco, ma statuine da rimettere in scena solo dopo che il presepe è stato risistemato.
Libia: gli Usa si ritirano e gli Emirati entrano in scena
La situazione in Libia, da cui continuano a partire emigranti per l'Italia, sta peggiorando. Il governo centrale di Serraj traballa, le milizie di Misurata non riescono ad aver ragione dello Stato Islamico a Sirte e gli americani ritirano la portaelicotteri Wasp. In compenso arrivano gli Emirati. Ma dalla parte di Haftar.
«La Provvidenza ha "invertito" le scosse»
«Le scosse di Ussita e Visso sono state un foreshock, un'anticipazione del sisma più potente di Norcia sul medesimo distretto sismico. Solo così si sono salvate vite, perché il terremoto di domenica è stato l'evento madre». Ne è convinto padre Martino Siciliani, benedettino, direttore dell'Osservatorio di Perugia. Che mette in guardia: «Energia accumulata impressionante, giusta l'allerta, il Signore ci ha risparmiato molte sofferenze».