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LA RIFLESSIONE

La potenza di Dio è scesa su una donna

Il ponte dell’Immacolata quest’anno è lunghissimo e molti ne approfitteranno. Ma l’Immacolata cosa c’entra? Su una donna si è riversata la potenza creatrice di Dio. Ci interessa tutto questo? Ci interessa una strada sulla quale camminare lavati dalla misericordia e sostenuti da un Amore senza confini?

Editoriali 08_12_2016

Il ponte dell’Immacolata quest’anno è lunghissimo, da giovedì a domenica. I milanesi godono anche dell’anticipo di Sant’Ambrogio. Non sappiamo quante scuole o quanti uffici ne usufruiranno, né quante persone saliranno in montagna in cerca delle piste da sci o quante faranno il primo (o secondo?) viaggio all’estero dopo le vacanze estive. Certo le feste cristiane servono ancora, e il calendario liturgico è una buona pista di decollo. 

Ma l’Immacolata, cosa c’entra? Cosa c’entra questa strana questione di una Donna concepita e nata ‘senza macchia’, senza quel ‘peccato originale’ che ci portiamo addosso tutti? 

Il peccato originale è la cosa più riconoscibile. Anche se nessuna troupe televisiva era presente nel paradiso terrestre di Adamo ed Eva, noi tutti abbiamo visto innumerevoli volte il documentario del peccato originale. L’abbiamo individuato nei capricci dell’infante mai sazio del latte della mamma, nelle bizze del bimbetto che strappa i giocattoli, nelle furberie del ragazzino e nelle intemperanze dell’adolescente, nelle fantasie del giovane e nelle furbizie dell’adulto, e infine negli accomodamenti dell’anziano. Lasciamo perdere le questioni più  grosse che vanno a scoprire fin la coda del diavolo. 

E invece c’è questa Donna, nata e vissuta nel paesino di Nazaret tanti anni fa. Una donna dolcissima e decisa, bellissima e quieta, intelligentissima e graziosa. Anzi, piena di grazia.

Su di lei si è riversata la potenza creatrice di Dio. Lei è stata il prodotto più raffinato dell’opera di Dio. Come alla fine dei sei giorni della creazione, dopo aver modellato l’uomo e la donna Dio vide che aveva fatto una cosa ‘molto buona’, così, avendo concepito e creato Maria di Nazaret, Dio constatò di aver ricostruito la sua opera ‘in modo ancor più mirabile’. Dopo di lei e dentro di lei sarebbe stato concepito e sarebbe cresciuto come uomo Dio Figlio Unigenito, e il mondo avrebbe trovato per tutti i secoli una fresca sorgente di grazia e di vita alla quale abbeverarsi e rinnovarsi. Se una sola volta il mondo è stato creato, tante e infinite volte è ricreato e rinnovato a questa sorgente.  

Il grande protagonista è Gesù. Come sole che sorge, Egli è stato preceduto dagli albori dell’aurora; Maria, la Madre, ne ha ricevuto in anticipo il raggio di splendore. L’Immacolata Concezione è il riverbero anticipato della Persona del Verbo divino che si fa carne, vive tra noi, si offre nel sacrificio della Croce e risorge il terzo giorno.

Ci interessa tutto questo? Ci interessa una sorgente di vita, una fonte di speranza, una fiamma di carità? Ci interessa una strada aperta sulla quale camminare lavati dalla misericordia e sostenuti da un Amore senza confini? Una Madre pura vicino al suo Bambino e una Donna forte accanto a Lui sulla croce. Vivere la vita non rassegnati e non schiacciati dal serpente maligno e vigili nel buon combattimento che salva dal male, rinnova le energie e rilancia verso il compimento. 

E dunque, bella la festa di Maria Immacolata! Festa di preghiera e di vacanza, con la confessione e la compagnia, con la speranza e la carità.