Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giovanni Eudes a cura di Ermes Dovico

Tutti gli articoli


Turchia, la parola alle minoranze non sunnite
ISLAM

Turchia, la parola alle minoranze non sunnite

La Turchia può ancora considerarsi uno Stato "laico"? O sta diventando uno Stato mono-confessionale musulmano sunnita? L'equivoco è nella definizione del laicismo: anche i nazionalisti turchi, che hanno dominato la politica in tutto il Novecento, hanno favorito la repressione delle minoranze religiose. E oggi si respira comunque un clima di completa intolleranza. La parola a due testimoni, esponenti di minoranze: una armena e una alevita.


Pakistan, altre due vittime cristiane della legge nera
PERSECUZIONE

Pakistan, altre due vittime cristiane della legge nera

Il 13 dicembre, in Pakistan, Qaisar e Amoon Ayub, due fratelli cristiani, sono stati giudicati colpevoli di blasfemia e condannati a morte. Si tratta di un nuovo caso simile a quello più celebre di Asia Bibi (la donna cristiana che, su accuse di colleghe ostili, è stata condannata, poi assolta in appello, ma ancora a rischio). L'accusa, nel caso dei fratelli Ayub è supportata da prove fragilissime e riguarda la pubblicazione online, nel 2011, di materiale "irriverente". Su un sito che Qaisar afferma di aver chiuso due anni prima del presunto reato. La Legge Nera sulla blasfemia continua a mietere vittime innocenti, usata come pretesto per schiacciare le minoranze religiose, quella cristiana in particolar modo.

TURCHIA: LA PAROLA ALLE MINORANZE di Stefano Magni

 


Anastasio, l'anticomunista maledetto dal "popolo"
IL RAPPER

Anastasio, l'anticomunista maledetto dal "popolo"

Uno dei tanti rapper italiani della nuova generazione, Anastasio, fino a questo momento popolarissimo, ha osato mettere dei like alle pagine di Salvini, di Trump e di Casapound. E contro di lui si è scatenata una bufera sul Web. Perché da un artista, da decenni ormai, ci si attendono solo parole e scelte di sinistra. 


La pillola abortiva arriva nel dispenser automatico
STATI UNITI

La pillola abortiva arriva nel dispenser automatico

Preservativi e pillole abortive in un distributore all'interno dell'Università a disposizione di tutti gli studenti. È ciò che accadrà a giorni all'Università di Yale su richiesta di alcune organizzazioni studentesche. La scusa è che una maggiore disponibilità della contraccezione diminuisce gli aborti, ma la realtà dice tutt'altro.


Tradizioni natalizie a scuola, il buon senso del ministro
LA POLEMICA

Tradizioni natalizie a scuola, il buon senso del ministro

Il presepe incomincia ad essere espulso dai luoghi pubblici e dalle scuole, con il pretesto del "dialogo". Oppure ad essere mutato con l'innesto di elementi politicamente corretti (con i gay, gli immigrati, ecc...). Il ministro dell'Istruzione Bussetti, ha difeso il presepe perché parte della nostra cultura. E l'attacco che ha subito è molto rivelatore 


Le Metamorfosi, quei miti che raccontano l'uomo di oggi
IL LATINO SERVE A TUTTI XXXVIII

Le Metamorfosi, quei miti che raccontano l'uomo di oggi

Nelle Metamorfosi, Ovidio racconta di personaggi mitologici che stanno ancora cercando se stessi, immaturi e inaffidabili, l’amore, il desiderio di soddisfazione fisica, l’hybris di uomini che osano sfidare le divinità e che, infine, viene punita, l’invidia e l’ira che si traducono spesso in duelli. Temi e storie poi riprese da tutta la letteratura e che ci parlano dell'uomo di oggi. 


Chiesa e burlesque, minacce alla Nuova BQ (con replica)
#SALVIAMOLECHIESE

Chiesa e burlesque, minacce alla Nuova BQ (con replica)

Ecclesia 16_12_2018

Il direttore del complesso monumentale di Santa Maria la Nova ci scrive sull'articolo tra burlesque e la tomba di Dracula minacciando azioni legali e smentendo la nostra ricostruzione. "Il chiostro è gestito dalla Provincia". Vero, infatti, come abbiamo scritto. Assieme a molte altre cose. In realtà non abbiamo tirato in ballo custodi nè gestori, ma soltanto denunciato l'uso di un luogo che fu sacro e ora, chiunque ne sia il responsabile, non lo è più. 


Il presepe in piazza? A patto di non essere omofobo
DIKTAT LGBT A TORINO

Il presepe in piazza? A patto di non essere omofobo

Fare pubblica dichiarazione di non essere omofobo è una delle condizioni vincolanti imposte dal Comune di Torino per chi chiede uno spazio pubblico per una manifestazione. E' successo anche ad un gruppo di cattolici che hanno dovuto dichiarare di non essere "fascisti, omofobi e di rispettare i valori costituzionali" per avere una piazza in cui svolgere un presepe vivente. Ma vale anche per chiunque voglia fare processioni o per le Sentinelle in piedi. Per quieto vivere c'è chi firma, ma è un'imposizione che, a proposito di Costituzione, rischia di violare due articoli della Carta, il 19 e il 21. Il tutto per un reato che non esiste. 


Quale diffamazione? E' stato un puro processo politico
PARLA SILVANA DE MARI

Quale diffamazione? E' stato un puro processo politico

Sono stata assolta da tutte le accuse riguardanti offese alle persone con un comportamento omoerotico. E condannata per due affermazioni sul movimento LGBT. Il mio è stato in tutto e per tutto un processo politico, non un banale processo di diffamazione. Un esempio? Durante il processo moltissime persone sono venute a sostenermi, ma il pubblico ministero li ha stigmatizzati in aula e ha dichiarato di trovarli disdicevoli.

IL LEGALE: «MA SULLA PEDOFILIA RICORREREMO», di Andrea Zambrano
-LA NOSTRA INTERVISTA FINITA SOTTO ACCUSA NON E' REATO


Dopo Strasburgo, continua la fabbrica dei "radicalizzati"
ISLAM

Dopo Strasburgo, continua la fabbrica dei "radicalizzati"

Cherif Chekatt, il terrorista ventinovenne magrebino, ucciso oltre 48 ore dopo l’attentato nel quartiere Neudorf, era già noto alle forze dell’ordine per una ventina di cosiddetti “reati minori” sulla fedina penale. Era un islamico "radicalizzato", un fenomeno che prima veniva associato solo all'Isis. Ma che continua anche dopo l'Isis la fabbrica dei radicalizzati, nelle moschee, continua a sfornarne


Cina, vescovi della Chiesa sostituiti da quelli di regime
ACCORDI PECHINO-VATICANO

Cina, vescovi della Chiesa sostituiti da quelli di regime

A tre mesi dalla firma dell’accordo Cina-Vaticano, mons. Vincenzo Guo Xijin, vescovo non ufficiale, lascerà il suo posto di ordinario e lo cederà a mons. Vincenzo Zhan Silu, riconosciuto dal regime, precedentemente scomunicato e riaccettato nella comunione da Papa Francesco. Pietro Zhuang Jianjian lascerà il posto al vescovo ufficiale Giuseppe Huang Bingzhang


Dignitas Personae: a chi parla di inclusione dimenticando l'aborto
LE VERITA' NEL CASSETTO

Dignitas Personae: a chi parla di inclusione dimenticando l'aborto

La Dignitas personae compie 10 anni: parlando di dignità ricorda perché la fecondazione in provetta e l'aborto sono vietati dalla Chiesa. Oggi si preferiscono i temi sociali come l'immigrazione, l'ambiente, la povertà. Ma se non discriminiamo l’africano, perché abortiamo il nascituro? Se la distruzione di un uovo d'aquila si paga, perché noi paghiamo quella di un uomo? Se rifiutiamo gli Ogm, perché accettiamo i bimbi in provetta? E chi è il povero dei poveri?