Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

Victor manuel fernández

"Tucho", Prefetto della Dottrina della Fede Fluida
vero ma non troppo

"Tucho", Prefetto della Dottrina della Fede Fluida

Nell'ampia intervista di padre Spadaro a mons. Fernández traspare una concezione evolutiva e storicistica del pensiero. Difficile che possa poi pronunciarsi su questioni di verità e di errore, di bene e di male.


Fernández e le virtù "a modo mio" che perdono di vista Dio
il custode della fede

Fernández e le virtù "a modo mio" che perdono di vista Dio

Il neo-prefetto della Dottrina della Fede cita san Tommaso e Familiaris Consortio per sostenere un malinteso primato della carità. In realtà, fraintende l'uno e l'altra minando le fondamenta dell'agire morale.
- LA QUESTIONE ABUSI SOLLEVA OMBRE SULLA NOMINA DI "TUCHO", di Nico Spuntoni


Fernández toglie ogni dubbio: la rivoluzione è alle porte
intervista programmatica

Fernández toglie ogni dubbio: la rivoluzione è alle porte

Il neo-prefetto della Dottrina della fede mescola rassicurazioni e anticipazioni del nuovo corso. Per ora l'unica sicurezza è che reinterpreterà la dottrina nel modo stesso in cui intende guidare il dicastero: «a modo mio».


"Tucho" all'ex Sant'Uffizio per sdoganare la "linea Paglia"
nomine "al bacio"

"Tucho" all'ex Sant'Uffizio per sdoganare la "linea Paglia"

È un rapporto simbiotico quello che lega il Papa al neo-prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, l'uomo giusto al posto giusto per infrangere ogni certezza a colpi di discernimento. 


Da Zanchetta a Fernandez: tutti gli uomini di Bergoglio
x-factor argentino

Da Zanchetta a Fernandez: tutti gli uomini di Bergoglio

Il fedelissimo e ghostwriter del Papa approda al Sant'Uffizio: è l'ultima di una lunga serie di nomine in cui appare determinante l'amicizia personale con il pontefice o l'appartenenza ai Gesuiti.


McElroy e Fernández: oggi l'eresia gode di impunità
nuovo paradigma

McElroy e Fernández: oggi l'eresia gode di impunità

Secondo il diritto canonico chi proclama dottrine eterodosse è automaticamente scomunicato. Attualmente abbiamo invece un vescovo e un cardinale - e forse non solo loro - fautori di una teologia eucaristica che sembra prescindere da pentimento e conversione. E restano tranquillamente ai loro posti.