«Papato disastroso» e «Sinodo tossico»: il lascito-denuncia di Pell
Nel suo ultimo articolo per The Spectator, il cardinale Pell definiva senza mezzi termini il documento del Sinodo «incubo tossico», «uno dei documenti più incoerenti emessi da Roma» che non pone posizioni definitive su «aborto, contraccezione, ordinazione delle donne al sacerdozio, atti omosessuali». Anche il suo giudizio sul papato, definito «una catastrofe», è drastico, come emerge dopo la rivelazione che dietro il memorandum fatto avere ai cardinali sotto lo pseudonimo di Demos si celava proprio il porporato 81enne morto a Roma mercoledì.
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Un tedesco "poco ortodosso" sarà custode dell'ortodossia
Sta per scadere il mandato del cardinal Ladaria e alla guida del Dicastero per la Dottrina della Fede potrebbe succedergli l'attuale vescovo di Hildesheim, mons. Heiner Wilmer. Proviene dalla Germania ma è l'esatto contrario dei predecessori Ratzinger e Müller. La sua "agenda" è piuttosto quella del controverso Cammino Sinodale.
Ex anglicano: il Sinodo non ceda a gruppi di pressione
Mons. Nazir Ali, passato dalla Chiesa d'Inghilterra a quella di Roma lo scorso anno, precisa che la sinodalità non deve portare all'accettazione acritica di qualsiasi opinione e che si deve tener conto anche della voce dei credenti di ieri.
Vescovi tedeschi a Roma tra le tempeste sinodali
Insieme ai presuli della Germania giungono in Vaticano anche i venti del Synodaler Weg all'insegna della rivoluzione ecclesiale. "La Santa Sede fatica a comprenderci", dicono. "Attenti a non rompervi l'osso del collo", li ammonisce, a sorpresa, il cardinal Kasper.
Il Sinodo permanente, stortura che accresce i timori
La decisione di Francesco di prolungare al 2024 il Sinodo sulla sinodalità si fonda sull’idea che esso «non è un evento ma un processo». Ciò accresce i timori per la Chiesa. I sinodi non hanno mai avuto valore deliberativo, ma solo consultivo. La nuova concezione di sinodalità punta invece a collocarsi a fianco del Papa e non sotto il Papa.
I tre buchi neri del Sinodo che mettono in pericolo la Chiesa
Il percorso che culminerà nel 2023 con il Sinodo dei Vescovi presenta almeno tre buchi neri. Il primo è che la sua conduzione non ha niente di sinodale, confermando l’atteggiamento imperativo di Francesco. Il secondo buco nero riguarda l’ascolto, viziato dal fatto che si è già deciso cosa ascoltare e cosa no. Il terzo è l’idea di introdurre nella Chiesa la democrazia liberale. Ma così si snatura la stessa Chiesa.
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Vescovi tedeschi contro il card. Koch che "osa" criticare le derive sinodali
Il porporato svizzero punta il dito sulla Chiesa in Germania che insegue lo "spirito del tempo", rievocando l'errore di quei cristiani che negli anni Trenta pretendevano di mescolare Rivelazione e nazismo. Il presidente della conferenza episcopale replica risentito: "Lo dico al Papa!", ma non argomenta sui contenuti.
«Fedeli distanti dalle rivendicazioni del sinodo tedesco»
«I fedeli praticanti sono distanti dalle rivendicazioni avanzate nel corso del Cammino Sinodale tedesco». Intervista al vescovo di Ratisbona Voderholzer.
Lgbt accolti dal Papa, tra soliti noti e tifosi del Ddl Zan
Un altro segnale chiaro del grande pressing per portare al Sinodo il tema delle coppie omosessuali è l’obiettivo raggiunto di far incontrare con papa Francesco una delegazione di La Tenda di Gionata: 110 cristiani LGBT, i loro genitori e gli operatori pastorali che li accompagnano con "l’immancabile" don Gian Luca Carrega. Tra loro anche Francesca Malagnino, un'attivista lesbica che ha consegnato a Francesco una lettera di "cristiani" Lgbt. Ed è tra le firmatarie di un appello ai senatori per l'approvazione del Ddl Zan.
Il mito della sinodalità è un ritorno a Babele
Il documento di preparazione parla di un sinodo finalizzato a un nuovo umanesimo e a far nascere sogni e profezie, totalmente assente il richiamo alla conversione e alla missione. Il focus si sposta così dalla fede (e dalla ragione) alle riforme “democratiche”. È il crollo della cultura cattolica.
Chiesa tedesca, «Marx è il responsabile del fallimento»
Nel giorno delle clamorose dimissioni del cardinal Marx da arcivescovo di Monaco per lo scandalo abusi, la Bussola ospita il cardinal Müller: «Questo “cammino” cosiddetto sinodale è fallito perché sta andando contro la legge divina e Marx ne è il responsabile. Ora vuole addossare al Papa, che è suo amico, il compito di risolvere i problemi creati a causa della vicinanza con i protestanti». Il prefetto emerito della CDF a tutto campo su Chiesa, Papa e scisma: «La Chiesa non è un'istituzione politica, ma questi vescovi non vogliono uno scisma: si vogliono ergere a guida di una Chiesa nazionalista pensando di essere il futuro della Chiesa universale. Il Papa deve fare di più per l'unità della fede; clima e migranti sono temi importanti ma secondari». E sul Covid: «È stato un grave errore farsi dettare dagli Stati la linea su Sacramenti ed Eucarestia».
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Ma quale cammino? Con queste premesse è un calvario sinodale
Un nuovo lungo calvario sinodale ci attende. Tre anni sinodali: prima i sinodi nazionali, poi i sinodi continentali e infine il sinodo universale, il tutto da qui al 2023. Questa nuova Chiesa democratica c’è già: l'abbiamo vista all'opera negli ultimi sinodi. Ma è una democrazia imposta con la forza e l’inganno, una democrazia pilotata dal centro. Sarà una “democrazia totalitaria”.












