Torna Radcliffe, la Sinodalità è sempre più arcobaleno
A predicare gli esercizi spirituali ai padri sinodali il prossimo ottobre è stato chiamato padre Timothy Radcliffe, noto per le sue posizioni omosessualiste. È l'ennesimo tassello che spinge il Sinodo sulla Sinodalità verso la deriva LGBT.
Che il Sinodo sulla Sinodalità avesse come scopo la promozione dell’agenda LGBT ecc. nella Chiesa e il sovvertimento della morale sessuale lo avevamo intuito da molto tempo (vedi qui). Ma ogni giorno che passa la faccenda si fa più evidente. L’ultima notizia è stata data il 23 gennaio dal cardinale Jean-Claude Hollerich, relatore generale del Sinodo, nel corso di una conferenza stampa: il domenicano padre Timothy Radcliffe è stato chiamato a predicare gli esercizi spirituali ai padri sinodali dall’1 al 3 ottobre, nei giorni immediatamente precedenti la sessione sinodale.
Padre Radcliffe, ex maestro generale dell’Ordine dei Predicatori dal 1992 al 2001, è noto per le sue posizioni eterodosse e soprattutto per il suo attivismo a favore del riconoscimento dell’omosessualità nella Chiesa. Proprio le sue posizioni esibite pubblicamente avevano spinto la Santa Sede, nei due pontificati precedenti, a prenderne le distanze. Ad esempio nel 2011 intervenne papa Benedetto XVI per cancellarlo dall'elenco dei relatori all'assemblea di Caritas Internationalis. Ma con papa Francesco pian piano è ritornato in auge. È stato subito nominato consultore del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, e recentemente lo abbiamo trovato nel libro a firma di papa Francesco Secondo lo stile di Dio. Riflessioni sulla spiritualità del presbitero, in cui è stato chiamato a commentare l’intervento del pontefice sulla teologia del sacerdozio. Ora predicherà gli esercizi spirituali al Sinodo.
E vale la pena ricordare che anche il relatore generale del Sinodo, il cardinale Hollerich, recentemente si è fatto notare soprattutto per i suoi interventi a favore della benedizione delle coppie omosessuali e del cambiamento della dottrina cattolica in fatto di relazioni tra persone dello stesso sesso (qui e qui). E in chiave Sinodo non sono certamente solo questi i segnali, basta guardare al Documento di lavoro sulla sinodalità presentato lo scorso ottobre. La direzione del Sinodo è perciò ben chiara.
Ci manca solo qualcuno al Dicastero per la Dottrina della Fede che avalli questa indicazione che darà il Sinodo. Nel marzo 2021, infatti, il Dicastero aveva pubblicato un Responsum in cui rigettava chiaramente la possibilità di benedizione delle coppie omosessuali. Ma a questo sta evidentemente pensando papa Francesco con la probabile nomina di un altro “omosessualista”, monsignor Heiner Wilmer, alla guida del Dicastero per la Dottrina della Fede. E c’è da ritenere che anche se alla fine decidesse di soprassedere a questa nomina, a causa delle pressioni di tanti cardinali, il prescelto non sarà comunque qualcuno che metterà i bastoni tra le ruote.
Almeno nelle intenzioni, poi si sa che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi…