Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santo Stefano a cura di Ermes Dovico

Paradiso


Maria Baouardy, la santa che raccontò l'aldilà
La mistica

Maria Baouardy, la santa che raccontò l'aldilà

Paradiso, Purgatorio e Inferno nelle visioni avute da santa Maria di Gesù Crocifisso (Maria Baouardy) – celebrata oggi – e raccontate, per obbedienza, al suo confessore.


Il manuale del Diavolo, in un romanzo gli inganni usati dal Maligno
IL LIBRO

Il manuale del Diavolo, in un romanzo gli inganni usati dal Maligno

Nel suo ultimo romanzo, Rino Cammilleri dispiega «tutto l’armamentario che il diavolo usa per ammansire e conquistare un uomo o una donna qualsiasi del XXI secolo». Facendogli credere di renderli liberi...


L’Assunta, l’annuncio di come sarà in Paradiso
Il senso della solennità

L’Assunta, l’annuncio di come sarà in Paradiso

Celebrando l’Assunzione di Maria, viene spontaneo immaginarsi il Paradiso. Ma esso è del tutto diverso dalle realtà a cui siamo abituati, perché lì c’è Dio e la gioia senza fine. Eppure, c’è chi su questa terra lo può già pregustare. Da uno scritto di S. Massimiliano Kolbe.


L’esame sulla fede con san Pietro
In Paradiso con Dante / 22

L’esame sulla fede con san Pietro

Prosegue il nostro viaggio nella terza cantica della Divina Commedia. Dante è sempre più vicino alla visione di Dio, ma prima deve superare tre prove, una per ogni virtù teologale.


Nel sesto Cielo, tra gli spiriti giusti
In Paradiso con Dante / 20

Nel sesto Cielo, tra gli spiriti giusti

Il viaggio nella terza cantica della Divina Commedia prosegue con la salita di Dante al sesto Cielo, detto di Giove. Simbolo: l’aquila. Da questo Cielo deriva la giustizia umana, che il potere temporale ha il dovere di custodire.


L’incontro con Cacciaguida e la profezia dell’esilio
In Paradiso con Dante / 18

L’incontro con Cacciaguida e la profezia dell’esilio

Nel quinto Cielo, Dante incontra il trisavolo Cacciaguida, le cui parole rivelano la sua statura morale. E il poeta ottiene da lui anche delle risposte sul futuro che lo attende.


San Domenico e l’importanza del «dire»
IN PARADISO CON DANTE / 17

San Domenico e l’importanza del «dire»

Dopo averci presentato san Francesco, la terza cantica della Divina Commedia prosegue con la presentazione di san Domenico, fatta da san Bonaventura, che illustra con due verbi la differenza tra i due grandi ordini religiosi nati nel XIII secolo.


San Francesco e l’ardore di carità
In Paradiso con Dante / 15

San Francesco e l’ardore di carità

Il Poverello di Assisi è il santo che più ha lasciato il segno nell’epoca di Dante. È bene dunque riscoprirne la figura, per comprendere alcune scelte dell’autore della Divina Commedia.


«Vi racconto mio figlio Simone e le sue confidenze sul Paradiso»
INTERVISTA

«Vi racconto mio figlio Simone e le sue confidenze sul Paradiso»

La storia del piccolo Simone, morto dopo due anni di sofferenze a seguito di un tumore maligno al cervello. Il dolore della famiglia che trova senso nella fede e serenità del bambino, il quale racconta di parlare con Gesù e Maria e di aver ricevuto una promessa da Padre Pio… La Bussola intervista Paola Mariangeli, mamma di Simone e autrice del libro "In punta di piedi".


Piccarda Donati e la felicità dei santi
IN PARADISO CON DANTE / 8

Piccarda Donati e la felicità dei santi

Entrata nelle Clarisse, Piccarda venne costretta dal fratello a lasciare il convento per sposarsi. Nella Divina Commedia, Dante la incontra nel primo cielo e si fa delle domande su ciò che provano in Paradiso le anime come Piccarda.


Perché Dante non fu incoronato poeta per il Paradiso
IN PARADISO CON DANTE / 3

Perché Dante non fu incoronato poeta per il Paradiso

Nella terza cantica Dante esprime ripetutamente il desiderio della fama poetica, che confida all'antenato Cacciaguida. Auspica di tornare a Firenze ed essere incoronato poeta, non nel Campidoglio, ma in una chiesa, simbolo della città antica e dei suoi antichi valori.


Perché l’epoca contemporanea preferisce l’Inferno dantesco?
IN PARADISO CON DANTE / 1

Perché l’epoca contemporanea preferisce l’Inferno dantesco?

La distanza tra la concezione sottesa alla Divina Commedia e quella odierna, amante di idoli e passioni, è il primo grande ostacolo al godimento del Paradiso dantesco. In più, c’è la questione della lingua, che nella terza cantica è più bella ma anche più difficile.