L’esame sulla fede con san Pietro
Prosegue il nostro viaggio nella terza cantica della Divina Commedia. Dante è sempre più vicino alla visione di Dio, ma prima deve superare tre prove, una per ogni virtù teologale.
Dante è sempre più vicino alla visione di Dio, ma deve prima superare tre prove di esame sulla fede, sulla speranza e sulla carità. Altrimenti, non può più procedere nel suo viaggio. Sarà interrogato sulle tre virtù teologali da tre apostoli (san Pietro, san Giacomo e san Giovanni evangelista) che sono stati molto vicini a Gesù, anche in momenti particolarmente significativi della sua vita terrena.
Le tre prove assomigliano agli esami di baccelliere che si sostenevano nel Medioevo a trentacinque anni per ottenere la facoltà di insegnare ovunque. È curioso che Dante abbia al momento del viaggio nell’aldilà proprio l’età che un baccelliere ha solitamente quando affronta la prova conclusiva.
In cosa consisteva la prova del baccalaureato? La commissione esaminatrice sottoponeva una quaestio (tema o argomento da trattare) all’esaminando che esponeva. Soltanto al termine della sua argomentazione l’insegnante interveniva per definire, ovvero per concludere e integrare eventualmente il discorso del baccelliere. Evidentemente tanto più brevi erano gli interventi finali quanto più valida era da considerarsi la prova sostenuta dal baccelliere.
Perché viene scelto san Pietro per esaminare Dante sulla fede? Come si svolge l’esame del poeta? Che domande gli vengono poste? Cosa risponde? In cosa consiste la fede? Lo vedremo in questa puntata.