Ordinati tre sacerdoti nel Myanmar
Il loro servizio per le comunità cattoliche in una delle regioni in cui la guerra civile è più cruenta comporterà rischi di cui sono consapevoli e che accettano di correre
I rifugiati rohingya nell'inferno di Cox's Bazar
Fuggiti in massa dalla persecuzione in Birmania (Myanmar), la minoranza dei rohingya, quasi interamente musulmana, si è rifugiata nel vicino Bangladesh, nel campo di Cox's Bazar. Vivono una vita di stenti. E per i convertiti al cristianesimo si aggiunge la persecuzione degli altri profughi.
Cristiani sotto le bombe nel Myanmar
La guerra civile continua senza tregua e i fedeli delle regioni coinvolte non possono neanche recarsi in chiesa e celebrare le festività cristiane
Una nuova parrocchia in Myanmar
È stata istituita nello stato del Kachin dove i militari governativi spesso prendono di mira sacerdoti e strutture religiose
Un’altra chiesa violata in Myanmar
Dei militari governativi hanno occupato una chiesa per alcuni giorni e non contenti di aver distrutto statue e arredi prima di andarsene hanno messo mine antiuomo dappertutto
Nel Myanmar la guerra civile non risparmia i cristiani
Decine di chiese e strutture religiose sono state attaccate e devastate da quando nel febbraio del 2021 i militari hanno preso il potere ed è nata la resistenza armata
La difficile condizione dei cristiani del campo profughi Cox’s Bazar
I pochi rifugiati Rohingya cristiani ospiti nel campo di Cox’s Bazar, in Bangladesh, subiscono minacce e discriminazioni che aggravano le difficoltà della vita nel campo
La guerra in Myanmar non risparmia le chiese
Negli stati in cui si combatte continuano gli attacchi dei militari golpisti a chiese e strutture religiose spesso usate come rifugio dalla popolazione
Il governo birmano golpista infierisce sui cristiani
Sempre più chiese e strutture cristiane sono prese di mira dall’esercito governativo nelle regioni in cui più forte è la resistenza delle Forze di difesa del popolo
Aung San Suu Kyi, la prigioniera birmana
Altri quattro anni di carcere per Aung San Suu Kyi, la leader della Lega Nazionale per la Democrazia del Myanmar. Le accuse sono bagatellari. La giunta militare la vuole estromettere del tutto dalla politica del Paese dopo che il suo partito ha stravinto le elezioni del 2020. È una storia che si ripete, tutto è come nel primo arresto del 1989.
Myanmar, i militari uccidono tutti i maschi nei villaggi
La televisione di Stato britannica, la Bbc, ha condotto un’inchiesta sui crimini di massa commessi nel Myanmar (ex Birmania, quando era colonia britannica) e ha confermato il sospetto che l’esercito stia compiendo massacri indiscriminati, per reprimere la rivolta democratica contro il golpe militare.
L’esercito danneggia e occupa un’altra chiesa in Myanmar
I militari hanno bruciato delle case e si sono accampati nella chiesa di un villaggio dello stato di Chin dove sono in corso combattimenti tra esercito e gruppi antigovernativi