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Asia

Attentato a un sacerdote cattolico in Myanmar

Due uomini a volto coperto hanno fatto irruzione nella chiesa di San Patrizio di Moe Nyin e hanno aperto il fuoco contro il sacerdote che stava celebrando la messa

 

La mattina del 12 aprile nel Myanmar, nello stato del Kachin, due uomini armati sono entrati nella chiesa cattolica di San Patrizio a Moe Nyin, nella diocesi di Myitkyina, mentre  padre Paul Khwi Aung stava celebrando la messa e hanno aperto il fuoco contro di lui, ferendolo gravemente. Dei testimoni hanno detto che gli uomini sono arrivati in motocicletta, che erano vestiti di nero e avevano il volto coperto. Anche una donna che stava assistendo alla messa è stata ferita. Padre Aung è stato subito ricoverato nel vicino ospedale di Mohnyin e quindi trasferito in quello della capitale del Kachin, Myitkyina. Per il momento si ignorano l’identità degli aggressori, che hanno fatto perdere le loro tracce, e le ragioni dell’attentato. Clero cattolico, pastori e istituzioni religiose sono sempre più spesso vittime di attacchi da parte del regime militare che li accusa di sostenere i gruppi antigovernativi in armi dal 2021, anno del colpo di stato che ha rovesciato il governo civile di Aung San Suu Kyi. A causa della guerra in molte regioni del paese la violenza comune è realtà quotidiana e non risparmia neanche i religiosi. Il Kachin ha 1,7 milioni di abitanti in gran parte cristiani. I cattolici sono circa 116mila. A combattere contro la giunta militare sono le milizie a base etnica del Kachin Independence Army, KIA. Con una offensiva lanciata il 3 marzo, il KIA ha conquistato diverse basi e avamposti chiave dell’esercito governativo, tra cui Lwalje, una importante città commerciale situata vicino al confine con la Cina.