La relazione sulla 194 conferma: lo Stato predilige la morte
Aumentano gli aborti volontari (soprattutto farmacologici), il numero dei non obiettori e la “contraccezione d’emergenza”. E i punti Ivg sono, in proporzione agli interventi, oltre 5 volte in più dei punti nascita. Segni di un Paese che ha abbracciato la cultura di morte.
Natalità, il peso di una parola assente dal Piano di Draghi
Nel suo report sul futuro dell'Europa, come pensa Draghi di compensare la perdita annua di 2 milioni di lavoratori entro il 2040? Con una maggiore produttività. Un'utopia, che ignora del tutto una politica strutturale di inversione della curva demografica sganciata dai vincoli di stabilità.
Natalità, le contestazioni oscurano l'inutile passerella dei politici
Il bavaglio imposto al ministro Roccella oscura la visibilità degli Stati Generali della Famiglia: un'inutile passerella di ex ministri ed esponenti di Governo, che non affronta le vere cause della denatalità e tace su risorse insufficienti, divorzio, contraccezione e aborto.
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Era glaciale demografica, questione di cultura
Ancora un calo delle nascite nel 2023, e il tasso di fertilità si abbassa ulteriormente, vicino al minimo storico. È una chiusura alla vita che passa da tanti atteggiamenti quotidiani. Ecco qualche esempio.
Natalità, Governo sterile tra promesse e testimonial sbagliati
Mentre l'Istat certifica l'ennesimo de profundis demografico italiano, il governo sbandiera l'appello pro natalità di Elon Musk, testimonial di figli in provetta. Invece servono risorse e coraggio. Mancano entrambi e così i proclami pro Famiglia rimangono sterili.
Denatalità: i dati mettono l'aborto tra gli imputati
Un sondaggio Noto commissionato da Pro Vita & Famiglia, smonta la narrazione sull'aborto: per il 70% degli italiani intervistati lo Stato deve riconoscere il valore sociale della maternità e aiutare le donne a non abortire. E tra denatalità e aborto, i dati Istat svelano uno strettissimo collegamento.
Denatalità: cure blande senza domande sulle cause
Gli Stati generali della Natalità inquadrano la malattia, la denatalità, ma le cure sono ancora insufficienti. E si ignorano le cause dell'inverno demografico che hanno a che fare anche con la promozione di aborto, divorzio e contraccezione. Inutile invogliare i giovani a fare figli se la prospettiva che hanno davanti è quella della povertà cui vanno incontro le famiglie numerose.
«Superare l'Isee, seguiamo il modello francese»
Dopo l'aumento strutturale dell'Assegno Unico, il ministro di Famiglia e Natalità Eugenia Roccella spiega alla Bussola che «mai fino ad ora un governo aveva stanziato per la famiglia 1 miliardo e mezzo». «Dobbiamo sganciare l'assegno dall'Isee, che va riformato, ma non da subito perché l'emergenza ora sono le bollette»; Risorse e sostegno alla maternità: «Ci ispiriamo al modello francese».
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L'emergenza non è il riscaldamento globale, ma l'inverno demografico
Secondo i dati Eurostat, per il secondo anno di fila il numero dei morti supera quello dei vivi. Nel 2020 si era registrato per la prima volta un calo della popolazione, dovuto soprattutto alla pandemia di Covid-19. Nel 2021 il vecchio continente ha ridotto la sua popolazione di 1,2 milioni di cittadini. Le istituzioni dell'Ue sono completamente disinteressate a questa tragedia demografica. Eppure ormai l'unico trend demografico col segno positivo è quello dell'immigrazione. Ma l'unica emergenza di cui si parla è quella climatica.
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L'inverno demografico rende l'Europa un pezzo d'Africa
Daniel Pipes, giornalista e politologo statunitense, non è ottimista sul futuro dell'Europa. Immigrazione dall'Africa e islamizzazione stanno trasformando il Vecchio Continente. E non in meglio. Causa: l'inverno demografico. Complici: le "6P", cioè le sei classi intellettuali e politiche che costituiscono la nostra classe dirigente.
L’allarme del Nyt: avremo più funerali che compleanni
Anche il giornale progressista ha dedicato un lungo articolo a tre firme al calo delle nascite rilevandolo come un grosso problema e rimproverando anche l’Europa. Quello che manca è l’analisi dell’ideologia (dal New York Times sponsorizzata) che ha prodotto l’inverno demografico e una miopia grave sui possibili benefici di un pianeta spopolato.
Natalità, guardare a Est per trovare qualche risposta
Natalità, il ministro della Famiglia Bonetti dice di guardare alla Francia, ma i dati della decrescita demografica francese sono noti a tutti. Se proprio vogliamo guardare all'estero bisogna rivolgersi alle iniziative politiche dei paesi dell’Est, i più colpiti dalla decrescita demografica in passato, i cui governi di colore politico diverso stanno affrontando la gelata demografica con politiche family friendly efficaci e comuni: Romania, Slovacchia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Bulgaria.