Haley si ritira. Gli USA verso una nuova sfida Biden-Trump
Donald Trump vince 14 delle 15 elezioni del “Super Martedì” e la sua rivale Nikki Haley annuncia il ritiro della propria candidatura. Ma i Repubblicani devono ritrovare unità per vincere contro Biden, che è in affanno ma ha il sostegno delle lobby globaliste.
New Hampshire, scontata vittoria di Trump ma la corsa continua
In New Hampshire, nelle primarie repubblicane del 23 gennaio, ha vinto Donald Trump. La strada per la nomination è in discesa. Haley rimonta, ma non basta.
I donatori più ricchi puntano su Nikki Haley contro Trump
A poco meno di due mesi dall'inizio delle primarie repubblicane, Trump resta il candidato favorito. I donatori più ricchi però puntano su Nikki Haley. Scelta sorprendente, ma non troppo.
Polonia e Spagna: la sinistra pone condizioni anche se perde
La schizofrenia di tutto l'apparato politico, istituzionale e massmediatico gauchiste si manifesta ogni volta che partiti e coalizioni alternative "rischiano" di andare al governo. Chi si mette di traverso va eliminato.
Pelosi e non solo, il Corsera sembra l’house organ dei Dem USA
Un’intervista a Nancy Pelosi per rilanciare i suoi attacchi a Trump e agli elettori del magnate, bollati come “antisemiti”; e un articolo sulle accuse infamanti contro il giudice pro vita Clarence Thomas. È un Corriere sempre più a sinistra.
«Lgbt discriminati», il Canada sconsiglia i viaggi negli USA
Il Global Affairs Canada aggiorna le sue indicazioni per gli Lgbt diretti negli USA: alcune leggi di singoli Stati «possono discriminare le persone 2SLGBTQI+». Un giacobinismo paradossale, in coincidenza con la crescita di Trump nei sondaggi.
Trump a processo. Regalo Dem per la sua campagna
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump è comparso di fronte a un giudice, al tribunale di Manhattan, New York. Ha ascoltato i capi d’accusa, gli sono state prese le impronte. Paradossalmente la sua campagna elettorale prende quota, perché dimostra di essere vittima di persecuzione. I capi d'accusa sono molto deboli, in effetti.
May Day! I primi cento giorni (da paura) di Biden e Harris
Mayday (m’aidez) è il messaggio di aiuto lanciato da chi si trova in difficoltà estrema. Gli Usa si trovano ad un difficile momento di svolta. Un'amministrazione che promuove l'aborto guidata da un presidente che, apparentemente, sta perdendo il controllo e una vicepresidente, Kamala Harris, pronta a prendere il sopravvento.
BIDEN RICONOSCE IL GENOCIDIO ARMENO. MENTRE IN VATICANO... di Stefano Magni
Africa. Reazioni alla revoca Usa delle norme pro-life
Le ong che svolgono in Africa programmi di salute riproduttiva e praticano aborti potranno di nuovo ottenere finanziamenti Usa grazie alla revoca del bando decisa dal presidente Biden
Esce l'agenda del "paciere" Biden: priorità all'aborto
Pubblicate le priorità abortiste del candidato democratico: così, mentre certi cattolici si preoccupano di giustificare il voto ad un partito radicale, sostenendo che Biden è aperto al dialogo necessario per riportare la pace in un'America divisa, non comprendono che la guerra è nata con l'aborto e l'egoismo a norma (come spiegò Madre Teresa di Calcutta). Trump ha solo deciso di reagire all'attacco, motivo per cui il nemico ora mostra tutta la sua violenza.
- AVVENIRE ADULA BIDEN TRAVISANDO FEDE E LAICITÀ, di Stefano Fontana
Vince Joe Biden, chi ha dubbi sul voto è un "eversivo"
Elezioni Usa, secondo giorno. Non c'è ancora un presidente eletto ufficialmente, Biden proclama la sua vittoria "certa" alla mezzanotte (ora italiana), ma Trump non concede la sconfitta. La campagna repubblicana sospetta che vi siano stati brogli elettorali negli Stati chiave, ma chiunque ne parli viene censurato da Twitter per diffusione di fake news.
Pompeo a Roma, aria di Guerra Fredda Usa-Vaticano
Atteso oggi nella capitale il segretario di Stato americano. Oltre agli incontri con Conte e Di Maio, il braccio destro di Trump vedrà domani Parolin. Sul viaggio diplomatico pesa il “no” all’udienza con Francesco: la Santa Sede lega il rifiuto alle presidenziali in corso, ma molti lo interpretano come una risposta all’editoriale di Pompeo contro l’accordo sino-vaticano