Dante nel girone destra/sinistra a tempo scaduto
La schematizzazione della dicotomia destra/sinistra oggi non ha più alcun senso perché negli schieramenti politici si trovano posizioni antitetiche e ideologie contrapposte. Per questo Dante, che fu anzitutto medioevale e cristiano, non può essere sottratto all'umanità per relegarlo nel recinto di Fratelli d'Italia attraverso un'operazione di contro-egemonia post gramsciana.
Piccarda Donati e la felicità dei santi
Entrata nelle Clarisse, Piccarda venne costretta dal fratello a lasciare il convento per sposarsi. Nella Divina Commedia, Dante la incontra nel primo cielo e si fa delle domande su ciò che provano in Paradiso le anime come Piccarda.
La centralità del maestro nel Medioevo cristiano
Nel Medioevo si impara a scolpire, a dipingere, a scrivere andando a bottega, da qualcuno che conosce bene il mestiere. L’uomo cresce in un percorso guidato, in una compagnia. E ciò avviene in un’epoca in cui, soprattutto, si è più consapevoli che la propria salvezza dipende da un Altro.
Avvenire appoggia la carriera alias, tradendo Cristo
In una risposta per la pagina delle lettere del quotidiano della Cei, il direttore Marco Tarquinio avalla la «carriera alias», uno strumento che nasce dall’ideologia trans. Si nega così la legge naturale, espressione del Logos divino e a cui da anni fanno la guerra anche tanti cattolici.
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Nembrini, un educatore appassionato della vita
La Scuola di Cultura Cattolica di Bassano del Grappa ha conferito il Premio 2022 a Franco Nembrini, educatore che conduce per mano i ragazzi alla scuola di Dante e di don Giussani. Nel suo ultimo libro testimonia ai più giovani che "che da qualsiasi inferno si parta è sempre possibile uscire fuori a riveder le stelle".
Perché Dante non fu incoronato poeta per il Paradiso
Nella terza cantica Dante esprime ripetutamente il desiderio della fama poetica, che confida all'antenato Cacciaguida. Auspica di tornare a Firenze ed essere incoronato poeta, non nel Campidoglio, ma in una chiesa, simbolo della città antica e dei suoi antichi valori.
Il senso di un mestiere
Un tempo l’attività lavorativa aveva a che fare con la preparazione, l’appartenenza e la stabilità. Il mestiere appreso non era l’esito di un percorso individualistico per salire i gradini della scala sociale, ma un'autentica vocazione. Nella modernità “liquida” si cambiano innumerevoli posti, ruoli e mansioni, dimenticando però che il lavoro consiste nel realizzarsi mettendo a frutto i talenti donati da Dio.
A spasso per Verona con Dante e Shakespeare
Dalla basilica di San Zeno all’Arena, da Piazza delle Erbe alla casa di Romeo e Giulietta: la città scaligera è ricca di testimonianze storiche e artistiche che non sono sfuggite all’Unesco. Tra i grandi geni del passato che hanno immortalato la sua bellezza ne spiccano due: Shakespeare e Dante.
Enea e la profezia delle Arpie, mostri ricorrenti nei secoli
Enea riceve la profezia sul suo viaggio verso le coste italiane, dopo aver creduto che la sua destinazione fosse Creta. Nello Ionio, sulle isole Strofadi, viene scacciato dalle Arpie, mostri mezzi umani e mezzi uccelli, che poi saranno ricorrenti nella letteratura. Ne parla Dante nell'Inferno e poi ancora Ariosto nell'Orlando Furioso.
Trovate un modo di insegnare Dante nelle scuole
Ma come viene insegnato Dante nelle scuole? Che come dice Venditti «…non so se Dante era un uomo libero, un fallito o un servo di partito»? L'unica cosa che resta in testa agli adolescenti è l'episodio di Paolo e Francesca. L'unico che lo recita è Benigni. Ignorato dal cinema, il nostro sommo poeta non trova giustizia nelle aule scolastiche.
Nascita al Cielo di Beatrice e il dies natalis di Petrarca
Beatrice e Laura muoiono, rispettivamente nella Vita nova e nel Canzoniere: così come la Vita nova è la storia della vita del poeta rinnovata dall’incontro con l’amata, il capolavoro petrarchesco costituisce il romanzo d’amore di un uomo che ha visto deviare la propria condotta dalla via virtuosa dopo avere conosciuto Laura. Vi è una grande differenza: se il giorno in cui Beatrice va in Cielo costituisce il dies natalis della donna, la morte di Laura rappresenta il Natale di Petrarca.
Perché Dante e Petrarca furono pellegrini diversi
L’uomo medioevale ha una profonda consapevolezza di essere homo viator, dalla Terra verso la vera patria celeste: Dante contempla lo spettacolo della rosa dei beati, come chi giunga alla meta del santuario e trovi ristoro; l’iter circolare del Petrarca lo induce a ritornare negli stessi luoghi alla ricerca di quel volto che ha idolatrato.