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San Giorgio a cura di Ermes Dovico

Dante


Sant'Agostino e la salvezza per Dante e Petrarca
IL DUELLO/ 14

Sant'Agostino e la salvezza per Dante e Petrarca

Se in Dante si avverte il segno dell’opera di sant’Agostino, in Petrarca questo è maestro a cui guardare per uscire dal peccato e vivere una vita santa. Se in Dante la salvezza viene da Dio attraverso le creature, che sono segno di Lui, in Petrarca la salvezza è da raggiungere distaccandosi da queste e seguendo l'esempio del vescovo di Ippona.


Petrarca dedicò la vita a coltivare e curare l'amicizia
DUELLO/11

Petrarca dedicò la vita a coltivare e curare l'amicizia

La lettera Posteritati ci mostra un uomo desideroso di oneste amicizie, dimentico delle ingiurie patite, memore dei benefici ricevuti. Il poeta afferma che ama desinare con gli amici, anche se disdegna le gozzoviglie. Possiamo affermare che la sua cifra principale è proprio il desiderio di amare e di essere amato: amava i genitori, i fratelli, il genero e il nipote come un figlio.


L’esilio di Dante che si riflette nella Divina Commedia
IL DUELLO/9

L’esilio di Dante che si riflette nella Divina Commedia

Nel canto centrale del Paradiso Dante incontra il trisavolo Cacciaguida al quale riferisce tutte le profezie avverse sentite nel viaggio e che lancia l’accusa nei confronti di papa Bonifacio VIII deciso a mandarlo in esilio a Roma: il poeta dovrà lasciare la casa e la famiglia con la speranza di ritornare a Firenze, ma ciò non avverrà.


La moglie Gemma e Beatrice: in competizione per Dante?
IL DUELLO/7

La moglie Gemma e Beatrice: in competizione per Dante?

Come quasi tutti i poeti Dante non cantò la moglie in poesia. Non sappiamo se il suo fu un matrimonio felice, ma è certo che nel sonetto Tanto gentile e tanto onesta pare (capitolo XXVI) si parla di una donna che è tanto più bella quanto più ama. La donna è per lui miracolo, meraviglia, segno stesso del divino per elevare l'uomo verso il cielo.


Petrarca nega di invidiare Dante: sarà vero?
IL DUELLO/ 3

Petrarca nega di invidiare Dante: sarà vero?

Nelle sue opere Petrarca non adduce mai richiami espliciti a Dante, se non in rari casi e afferma addirittura di non possedere la Commedia ma di non odiare il poeta del volgare e di non esserne invidioso. Ma la realtà storica fa emergere che non tutto quanto sostenesse l’autore fosse la realtà.


Se Petrarca scrisse per l'élite, Dante fu per il popolo
IL DUELLO/2

Se Petrarca scrisse per l'élite, Dante fu per il popolo

Sia Dante sia Petrarca desideravano ottenere la fama dei contemporanei e dei posteri. Ma in modo differente. Petrarca non volle scrivere per tutti, ma per un pubblico colto. Al contrario Dante volle giovare al maggior numero di persone possibile. La missione culturale non nasceva, quindi, dalla presunzione di essere meglio degli altri, ma dal desiderio di beneficiare l’intera cristianità.


Dante e Petrarca: un duello fra due giganti
Il duello/1

Dante e Petrarca: un duello fra due giganti

Il Premio Nobel è il più famoso riconoscimento che riguarda il bisogno di lasciare un segno eterno nel mondo, come accadeva già nell'antichità. A desiderare un'approvazione pubblica furono anche Dante e Petrarca che la ricevettero entrambi, anche se in modi e tempi differenti.


La preghiera e l’inno alla Vergine nella storia letteraria
APPUNTI/Esercitazione 13

La preghiera e l’inno alla Vergine nella storia letteraria

Proponiamo un’esercitazione che può aiutare sia per la seconda parte che per la terza parte del colloquio orale.
Consigli per la prova d'esame


Esercitazione su Testori
APPUNTI PER LA MATURITÀ/12

Esercitazione su Testori

Un approfondimento sull’imparare il mestiere della vita con un maestro, prendendo spunto da un brano dell’autore milanese e da uno di Antoine de Saint-Exupéry.
Leggi la scheda su Pasolini e Testori


Esercitazione su Quasimodo
APPUNTI PER LA MATURITÀ/9

Esercitazione su Quasimodo

Un confronto tra l’esilio del poeta siciliano, cantato in “Vento a Tindari”, e quello di Dante, messo in versi nel canto XVII del Paradiso.
Leggi la scheda su Quasimodo


Dante-day: «Il cantore più eloquente del cristianesimo»
IN FESTA

Dante-day: «Il cantore più eloquente del cristianesimo»

Oggi si celebra il poeta Dante perché il 25 marzo è il momento in cui inizia la sua storia nella «selva oscura»: il 25 marzo è il Venerdì santo per eccellenza (quello in cui la morte di Cristo coincide con il concepimento). Il viaggio dall’Inferno al Paradiso dimostra che attraversando anche le circostanze malvagie si può incontrare quell’«amor che move il sole e l’altre stelle». Per questo i papi lo hanno sempre esaltato, fino a dedicargli un'enciclica. 


Via Omero e Virgilio, Oxford si unisce al suicidio culturale
UN NUOVO CASO

Via Omero e Virgilio, Oxford si unisce al suicidio culturale

L’Università di Oxford vuole che lo studio dei classici latini e greci sia solo opzionale. Aiuterebbe, dicono, «ad affrontare la disparità di genere». Omero e Virgilio sessisti? Alcuni studenti insorgono, e a ragione. L’iniziativa dell’ateneo inglese è figlia di quel pensiero moderno occidentale che odia le sue radici, e quindi la cultura greca, romana e cristiana.