Che figura! Renzi imbucato al party cinese
Mai come con questo governo la politica estera italiana era caduta tanto in basso. Il presidente cinese Xi Jinping fa uno scalo tecnico in Sardegna e Renzi ne approfitta per "apparecchiare" un finto vertice da spacciare sui giornali amici. Una magra figura, che fa ridere le cancellerie internazionali e svilisce gli interessi del Paese.
-IL CAV E IL TRUMP CHE NON C'E' di R. Razzante
Il canto del cigno del Cav e il Trump che non c'è
Prigioniero dei suoi interessi personali e aziendali, Berlusconi oggi dovrebbe rendersi conto di non poter più sprigionare la forza carismatica. I veri statisti sono quelli capaci di uscire di scena, invece ora gioca due partite opposte in vista del referendum. E un Trump italiano oggi non è per nulla all'orizzonte.
Cronos mangia i suoi figli: lo Stato divorerà le Regioni
La riforma della Costituzione oggetto del referendum del 4 dicembre è ostile ai territori e alle autonomie poiché aumenta a dismisura gli ambiti dell’intervento legislativo statale. Il vero attacco ai popoli che abitano i diversi territori d’Italia è nella clausola di supremazia. Con la quale lo Stato deciderà anche se aprire un ospedale. Ricentralizzare indiscriminatamente provocherà allora inefficienza e costi.
Un revolver alla tempia per la sussidiarietà regionale
E' già carico il revolver da puntare alla tempia delle Regioni a Statuto Speciale per far digerire una revisione degli Statuti dettata dallo Stato. Chi ha a cuore le prerogative autonomistiche e il principio di sussidiarietà, dovrebbe essere cauto nel condividere la riforma costituzionale sottoposta a referendum.
-IL PASTICCIO DEL SENATO di Francesco Maria Agnoli
Il pasticcio che snatura l'idea di un Senato
Nella Costituente vi furono prese di posizione a favore del monocameralismo. Alla fine prevalse l'idea che un Senato collocato istituzionalmente sullo stesso piano della Camera dei deputati avrebbe assicurato una migliore qualità della legislazione e si sarebbe posto quale organo di garanzia democratica contro prevaricazioni parlamentari o di governo.
Cammilleri-Cyrano tocca il buonismo pauperista
Lo scrittore “kattolico” replica alle critiche dopo il suo ultimo articolo sulle premiaizoni di Matterella. «La bontà e l’accoglienza sono obbligatori per il cristiano. Ma vederseli ammannire tuti i giorni, anche fuori dai pasti, per anni e anni, e sentirsi ossessivamente accusare di esserne privi o di non averne abbastanza induce il rigetto»
No alla riforma, per salvare famiglia e lavoro
Il ciclone anti-sistema che ha investito gli Stati Uniti con la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali, spinge anche il fronte del No al referendum sulla riforma costutuzionale Renzi-Boschi. Il centro-destra si compatta, e a Roma il Comitato Difendiamo i nostri figli e il Movimento Cristiano Lavoratori hanno lanciato la loro sfida a difesa della famiglia e del lavoro.
Il "No" col vento in poppa grazie a Trump
La vittoria del presidente "anti-establishment" americano rafforza la campagna per il No al referendum costituzionale italiano. Cerca di approfittarne anche il centrodestra, benché sia spaccato in due, con Salvini-Meloni-Toti a Firenze e Parisi a Padova, fra loro non comunicanti.
Cattolici a convegno per il NO al referendum
Il Family Day e il Movimento cristiano lavoratori hanno serrato i ranghi e lanciato la sfida al premier in vista del voto del 4 dicembre, illustrando presso il The Church Village Hotel di Roma le ragioni di un No ben motivato contro la rottamazione della sussidiarietà, dei corpi intermedi e della partecipazione del popolo alle decisioni.
Una riforma contro famiglie e lavoratori
Dobbiamo prendere atto che le concezioni di persona, società, libertà, sussidiarietà e soprattutto bene comune, che sottendono la riforma costituzionale Renzi-Boschi, nascono da una visione della società totalmente subalterna al “pensiero unico” neoilluminista.
Il neo-isolazionismo di Trump farà bene all'Europa
Disimpegno militare all'estero, accordi bilaterali con gli amici, negoziati con i rivali, potenziamento delle forze armate, lotta al terrorismo islamico. La politica di difesa del nuovo presidente americano mira a sgonfiare la nuova guerra fredda e a difendere gli interessi americani. L'Europa, invece che lamentarsi, dovrebbe viverla come un'opportunità.
I giacobini italiani non digeriscono Trump
Renzi teme che la vittoria di Trump gli precluda l'appoggio americano e teme ricadute sulla politica italiana. Avanza un fenomeno che i progressisti italiani non comprendono e non accettano. Lo incasellano nelle categorie di "antipolitica" e "populismo", mentre è un risentimento politico contro i nuovi giacobini.
UN SALUTARE NEO-ISOLAZIONISMO di G. Gaiani