Nuovo schiaffo ai danneggiati: Speranza non sarà indagato
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Mentre la Procura europea indaga sullo scandalo Pfizergate della von der Leyen, il Tribunale dei ministri archivia la denuncia presentata dal Comitato Ascoltami per indagare Speranza su gravissimi reati a seguito degli Aifa-leaks sui vaccini anti-Covid. Gli avvocati: «Così muore la giustizia».
Ovunque vada, viene contestato al grido di «assassino» come è successo mercoledì sera a Ostia, ma nelle aule di tribunale, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza non sarà processato. Così ha deciso il Tribunale dei ministri che ieri ha depositato la sentenza sulla denuncia presentata dal Comitato Ascoltami e da altre sigle.
Il procedimento contro Speranza è stato archiviato così come proposto dalla Procura di Roma che aveva inviato gli atti per competenza al Tribunale dei ministri.
Ora, della denuncia presentata da Ali (Avvocati liberi) per conto dei danneggiati e del sindacato di Polizia Osa e dell’ex senatrice Laura Granato, resta in piedi solo lo stralcio rimasto in Procura e che riguarda, per gli stessi reati, l’allora direttore generale di Aifa Nicola Magrini, che potrebbe essere dunque archiviato a sua volta, come probabile.
Eppure, i capi di imputazione a carico dei due erano tali e tanti che almeno un’indagine sul loro conto si sarebbe potuta aprire: falso ideologico, corruzione, omicidio colposo e lesioni, somministrazione di medicinali imperfetti.
Nella corposa denuncia degli avvocati Angelo Di Lorenzo e Antonietta Veneziano (QUI, QUI e QUI l’analisi effettuata dalla Bussola) comparivano tutti gli errori e le omissioni che Aifa e Ministero avevano introdotto per minimizzare i danni da vaccino che fin dall’inizio della campagna vaccinale erano emersi. Omissioni scovate da un’inchiesta di Fuori dal Coro, la trasmissione Mediaset di Mario Giordano e raccontate dalla giornalista Marianna Canè con dovizia di particolari.
È in quelle rivelazioni che la Procura di Roma avrebbe potuto trovare, se solo avesse ritenuto di indagare, la spia per molte altre omissioni a carico dell’ente statale deputato alla farmacovigilanza. Ma, evidentemente per il Tribunale dei ministri, su Speranza non si deve indagare perché indagare sul ministro che ha gestito la pandemia significa sporcare la narrazione che vede ancora oggi la campagna vaccinale come perfetta e priva di errori e omissioni.
A dare la notizia dell’archiviazione di Speranza è stata l’associazione Ali (Avvocali liberi) sulla sua pagina Telegram. «La Giustizia è amministrata in nome del popolo italiano? La Legge è uguale per tutti?», si chiede. «Non pare proprio sia così. Il Tribunale dei Ministri di Roma ha archiviato il procedimento nei confronti di Speranza, decidendo che le indagini, mai iniziate, nei suoi confronti non devono proseguire. Nell'attesa che ci consegnino le oltre 30 pagine di motivazione dell'archiviazione, prendiamo atto che gli organi giurisdizionali italiani non intendono cercare la verità, rinunciando persino all’accertamento dei gravissimi fatti denunciati da cittadini danneggiati e forze dell'ordine che hanno subito l’inoculazione di farmaci pericolosi e mortali».
Secondo Ali «la Giustizia italiana è morta insieme a quei danneggiati da vaccino che Speranza, da ministro della salute, ha imposto a tutti e che oggi continuano ad essere somministrati senza alcuna soluzione di continuità».
Stesso tono indignato e non poteva essere altrimenti, per il Comitato Ascoltami, promotore della denuncia e che in gennaio aveva manifestato proprio sotto le finestre della Procura per chiedere che il ministro venisse indagato. In un comunicato ha espresso tutta la sua contrarietà alla decisione di archiviare senza neanche far mai partire le indagini: «Nessuna indagine ci sarà, nessuna indagine è mai iniziata nonostante il cospicuo fascicolo depositato per i reati di commercio e somministrazione di medicinali imperfetti, somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica, falso ideologico ed omicidio plurimo».
Parole che però non fermeranno l’attività del Comitato, che in questi giorni, ha raggiunto ormai la cifra di 5000 danneggiati iscritti e che attende dal Governo di essere ascoltato e studiato. «Non ci fermeremo. La nostra determinazione è più che mai forte. Abbiamo bisogno della forza di ogni cittadino che non si piega e non gira la testa altrove se altri cittadini non ottengono giustizia».
La notizia dell’archiviazione emerge proprio negli stessi giorni in cui la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è sotto indagine della Procura Europea per la gestione dei contratti con Pfizer. Quello che in Europa si può fare per la presidente in carica dell’Ue, non si può fare in Italia per un ex ministro della Salute: appurare se sono stati commessi reati nella gestione della campagna vaccinale anti-Covid e rendere conto delle migliaia di danneggiati da vaccino.
Proprio quei danneggiati che ancora oggi chiedono ascolto e cure da uno Stato che, negando un’inchiesta, ha dato loro un secondo schiaffo dopo quello ricevuto con il vaccino che ha rovinato loro la vita.
«Hanno taciuto su effetti avversi e efficacia»: tutte le accuse ad Aifa e Speranza
L’ex ministro Speranza è indagato con Aifa per svariati reati. L’accusa è aver omesso i dati su fallimenti vaccinali e reazioni avverse. La Bussola ha letto in esclusiva i pesanti capi di imputazione all’ex ministro che nascono dall'inchiesta di Fuori dal Coro. E su cui il Tribunale dei ministri dovrà pronunciarsi.
2- Così alteravano i dati sui decessi da vaccino
Speranza e Magrini indagati: hanno taciuto gli effetti avversi del vaccino
L'ex ministro della Salute Speranza e l'ex direttore Aifa Magrini sono indagati dalla Procura di Roma per aver taciuto gli effetti avversi da vaccino anti-Covid. Accuse pesanti: c'è anche l'omicidio plurimo. La svolta dopo l'inchiesta di Fuori dal Coro sugli Aifa leaks. Federica Angelini (del Comitato Ascoltami, tra i firmatari dell'esposto) alla Bussola: «Ora il Governo si faccia carico del nostro inferno».
Danneggiati contro Speranza sotto gli occhi della Procura
Oltre 300 (erano previsti in 100) al sit-in davanti alla Procura per chiedere di non archiviare l'inchiesta sui vaccini anti-Covid che vede accusati Speranza e l'ex Aifa Magrini. Sotto le finestre del procuratore sfila il dolore di invalidi e madri senza più figli che chiedono ascolto, cure e giustizia.
«Così Aifa e Speranza alteravano i dati sui decessi da vaccino»
Insabbiate le segnalazioni delle regioni sugli effetti avversi, manomessi i grafici sui danneggiati da vaccino. E i decessi "correlabili" diventano "indeterminati" perché generano «ansia». La 2^ puntata dell'inchiesta della Bussola con le accuse di falso ideologico a carico di Speranza e Magrini.
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
- L'ex ministro offende il danneggiato di Paolo Gulisano
«Corruzione e omicidio: Aifa trattava i prezzi a vantaggio di Big pharma»
Il controllore Aifa trattava i prezzi dei vaccini a vantaggio delle case farmaceutiche: «Fatto di una gravità inaudita, c'è anche la richiesta al Pm del caso Paternò di non sequestrare il farmaco». L'ultima puntata dell'inchiesta con le accuse a Speranza e Magrini di corruzione e omicidio.
1- Tutte le accuse a Speranza e Magrini
2- «Così alteravano i dati sui decessi»
Chi soffia per spegnere Aifa leaks e inchiesta Speranza
La grande stampa ignora del tutto l'indagine della magistratura su Speranza. Dal Colle ai media fino ai partiti di sinistra: tutti gli ostacoli di un'inchiesta che potrebbe aprire un capitolo nuovo nel giudicare gli errori e gli orrori della campagna vaccinale.
Aifa leaks, danneggiati sull'orlo di una crisi di nervi
La rabbia dei danneggiati da vaccino per le reazioni avverse taciute nei report Aifa. La storia di Rocco, 18 anni, affetto da pericardite da oltre un anno: «Non posso fare sforzi né sport, vivo a metà, con la paura di un infarto. Che ne è stato della segnalazione che ho fatto?». Per le vittime dell'inoculo arriva anche il conto delle ricadute psicologiche: «Traumi acuiti dal non sentirsi accettati socialmente. C'è anche chi valuta la morte assistita».
«Così Aifa classificava non gravi anche gli effetti gravi»
Il modulo di segnalazione degli effetti avversi da vaccino aveva delle falle e non contemplava la reazione "grave". Infatti, successivamente è stato modificato. Ecco spiegato perché durante il clou della campagna vaccinale nei report periodici di Aifa gli effetti gravi erano così bassi: erano classificati tra i non gravi. La denuncia di una danneggiata di Ascoltami, il comitato che domani torna in piazza con i banchetti per dare voce agli invisibili.
«Denunciamo Aifa e Speranza: hanno taciuto gli effetti avversi»
Svolta dopo la pubblicazione degli Aifa leaks: approda in Procura la battaglia del comitato Ascoltami. I danneggiati da vaccino, assieme ad altre sigle, tra cui sindacati di finanzieri e polizia, ha deciso di passare all'azione dopo la pubblicazione da parte di Fuori dal Coro dei documenti Aifa in cui si nascondevano i danni da vaccino. Denunciati Speranza e l'ex di Aifa Magrini. Molteplici i reati ipotizzati: dal falso ideologico alla corruzione. Indagherà la Procura di Roma.
Aifa ha nascosto anche gli effetti avversi sui lattanti
Dai nuovi dati pubblicati da Fuori dal Coro emerge che Aifa ha nascosto gli effetti avversi sui neonati in allattamento dopo il vaccino delle mamme. Come la storia raccontata alla Bussola da Laura, la cui figlia ancora oggi convive con dolori e spasmi inspiegabili. E a decidere sui prezzi dei vaccini l'Italia ha messo il direttore di Aifa, Magrini, che aveva invece il compito di controllarli.
«Aifa taroccava i grafici sui danneggiati da vaccino»
Aifa taroccava i grafici sulle reazioni avverse per minimizzarle. Ancora una volta è Fuori dal Coro a far emergere un dato sconcertante relativo al sistema di farmacovigilanza dell’ente governativo. Dalle carte dell'inchiesta Mediaset emerge che l'ente governativo del farmaco decise di minimizzare il corretto rapporto rischi/benefici come invece richiesto dall'Ema. E chi decideva il taroccamento oggi è il neo direttore generale. Con premesse di questo tipo si comprende perché la farmacovigilanza della campagna vaccinale sia stata un fallimento.
- LE CAPRIOLE DI PALU' SULL'EFFICACIA DEL SIERO, di Paolo Gulisano
Speranza bluffa: a contestarlo sono i vaccinati
Non sono i no vax a contestare l'ex ministro Speranza tanto da fargli rinunciare alla corsa per la Regione Basilicata. Ma i danneggiati da vaccino che in questi anni ha disprezzato e che gli presentano un conto fatto di dolore e tragedie.
Speranza insulta il danneggiato: leninismo disumano
Speranza, in nome di una tesi ideologica, peraltro già smentita dai fatti, e rigidamente applicata, ha mancato di rispetto ad una persona ammalata, ad un disabile, con una disumanità indegna di uno che per qualche anno si è occupato di salute pubblica.