La Russia non invaderà l'Ucraina. Ecco perché
Benché dal dicembre scorso l’Amministrazione Biden, le 17 agenzie d’intelligence americane e il Pentagono continuino a lanciare allarmi per l’imminente invasione russa dell’Ucraina, le ipotesi che Vladimir Putin ordini la conquista dell’ex repubblica sovietica restano remote se non addirittura fantapolitiche.
Ungheria al voto: l'ombra del complotto di Soros
Ungheria al voto il 3 aprile. Le ultime vicende svelano il complotto ai danni del Governo Orban da parte di media vicini alla Open Society di Soros. Evidenti i tentativi di screditare a livello internazionale il presidente ungherese e di gettare sospetti sulla democraticità del voto.
Per Biden, la guerra in Ucraina è imminente
In Ucraina “la guerra può scoppiare in ogni momento, da adesso”. È questo il messaggio tutt’altro che rassicurante lanciato ieri dalla Casa Bianca. E nell’intervista rilasciata alla Tv Nbc, il presidente Biden invita anche tutti i cittadini americani a lasciare il prima possibile l’Ucraina. Ma il governo di Kiev invita alla calma.
Ambiguità turca sul defunto leader dell'Isis
Il leader dello Stato Islamico, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, successore di Al Baghdadi dal 2019, si è suicidato, assieme alla famiglia, per non farsi catturare dalle forze speciali statunitensi, che avevano scoperto il suo nascondiglio. Si trovava in Siria, in un'area controllata dai turchi e a due passi dal confine con la Turchia. Possibile che Ankara non ne sapesse nulla?
Il caso Allison, il fenomeno del borghese jihadista
Allison Fluke-Ekren, arrestata dall'Fbi, era comandante di un battaglione dell'Isis. Prima di iniziare la sua carriera di terrorista, era insegnante delle superiori in Kansas, appassionata di Medio Oriente. La radicalizzazione non è sempre frutto di emarginazione, ma un processo ideologico che coinvolge "tranquilli" borghesi e brave insegnanti.
Africa e vaccini: quante fake news
Tra gli stati più generosi si contano gli Stati Uniti e quelli europei. Gli Usa hanno garantito un miliardo di dosi, l’Unione Europea si è impegnata per un miliardo di euro di contributi. Perché allora si continua a ripetere che i "paesi ricchi" hanno comprato tutto lasciando soli i "paesi poveri", Africa in testa?
America Latina sempre più rossa al potere
I rossi sono sempre uguali a se stessi, ‘mangiano i bambini’ e la democrazia. Tre esempi in America Latina - in Honduras, Perù e Cile - lo dimostrano. I nuovi caudilli della ‘revolucion’ hanno l'appoggio dei poteri forti, in primis dell'amministrazione di Biden...
Le dimissioni di Breyer e il giudice ideologico di Biden
Il giudice della Corte Suprema, Stephen Breyer, 83 anni, annuncia che si dimetterà. Il profilo del successore è già pronto: Biden promette che sarà una donna e di colore. Non importano le qualità, conta soddisfare le lobby Lgbt e abortiste. Ma i Repubblicani e i pochi Dem moderati protestano.
Burkina Faso: perché i militari hanno preso il potere
Il Burkina Faso è in festa. Il 25 gennaio migliaia di persone si sono riversate nelle vie della capitale Ouagadougou per manifestare il loro sostegno ai militari che il giorno precedente con un colpo di stato hanno destituito il presidente Roch Kabore. Povertà diffusa e violenza dei jihadisti hanno portato popolo ed esercito all'esasperazione.
Guerra fredda in Ucraina, Russia e Nato mobilitano
Quando si affronta la crisi in Ucraina, la vera domanda è: davvero sta per scoppiare la guerra o è “solo” una prova muscolare fra Russia e Usa? L’ambiguità della situazione è ciò che rende difficili le trattative e permette a Putin di alzare la posta in gioco, cercando di dettare condizioni a tutta la Nato e non solo all’Ucraina.
Dopo Milano, aggressioni di gruppo in Arabia Saudita
Assalti di gruppo a ragazze isolate sono avvenuti anche a Riad, capitale dell’Arabia Saudita, non solo a Milano. Ma, ancora peggio che in Italia, le vittime non ne possono neppure più parlare, rischiando fino a cinque anni di carcere se lo fanno. I cambiamenti messi in moto dal principe Mohammed bin Salman non sempre sono seguiti da un analogo progresso sociale.
Russia e Nato, nulla di fatto. Continua l'escalation
Il Regno Unito invia armi anti-carro all'Ucraina. La Russia non smobilita ai confini ucraini. È il segno tangibile del fallimento dei colloqui fra la Russia e la Nato. Non si può raggiungere l'accordo perché le richieste russe all'Alleanza implicherebbero una sconfitta strategica. Al tempo stesso, la Nato è divisa, sul gas russo e sulla risposta da dare.